Un nodo alle lenzuola
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 13 Ottobre 2009
13 ottobre 2009
Napoli – Il suo “pentimento” non è durato nemmeno 24 ore. Si nasconde nelle campagne pugliesi C.R.. Il 19enne accusato, insieme ad altri tre indagati, di aver fatto parte del commando che ha ucciso il consigliere comunale Gino Tommasino lo scorso 3 febbraio è evaso. Dopo essersi convinto – nella notte tra venerdì e sabato – di collaborare con la giustizia, dopo nemmeno 24 ore da quella decisione si è dato alla macchia. Ha eluso il controllo degli agenti della Dia e della Polizia penitenziaria che lo tenevano sotto controllo e da sabato notte non si hanno sue notizie. R. ha trascorso tutta la notte tra venerdì e sabato negli uffici della questura di Napoli, a disposizione del capo della squadra mobile Vittorio Pisani.
Alle 6 del mattino – alla presenza anche del primo dirigente Luigi Petrillo – dopo un estenuante interrogatorio, il ragazzo aveva dato il suo assenso a formulare dei verbali in cui ammetteva i reati a lui contestati e di fornire ai pubblici ministero dell’antimafia fatti e circostanze di sua conoscenza: il ragazzo avrebbe ammesso di aver fatto parte del commando che giustiziò il consigliere Pd e in attesa di verificare l’attendibilità delle dichiarazioni era stato Immediatamente spedito in una località segreta.
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Lenzuola, un muro..e via!
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 9 Ottobre 2009
9 ottobre 2009
Terni – Rapinatore evaso dal carcere di Terni – Metodo classico per la fuga: lenzuola annodate per scavalcare il muro.
Intorno alle 14,30-15 durante l’ora d’aria, mentre gli altri detenuti giocavano a pallone, un albanese di circa 40 anni, in carcere per rapina, ha scavalcato un muro di cinta servendosi di lenzuoli annodati e si è calato verso la libertà lasciandosi alle spalle il carcere di Terni.
Alle ricerche partecipano unità cinofile ed elicotteri di polizia e carabinieri.
23 dicembre 2009
Terni – E’ finita dopo 74 giorni la latitanza dell’albanese di 25 anni evaso dal carcere di Terni il 9 ottobre scorso. Era in carcere per rapina, violazione della legge sulle armi, furto, lesioni ed altro, era riuscito a scappare in modo rocambolesco dal carcere umbro e aveva fatto perdere le proprie tracce. Gli uomini del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria però, attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche, sono riusciti ad arrivare ai personaggi che coprivano la sua latitanza, sui quali tra l’altro era in corso un’indagine da parte della polizia per una serie di rapine commesse nell’hinterland milanese.
Ieri, dopo una serie di pedinamenti, gli agenti lo hanno individuato nei pressi del residence e lo hanno bloccato assieme ad altre due persone: il cugino ed un amico. Quest’ultimo al momento del fermo aveva in tasca una pistola con matricola abrasa e mezzo chilo di cocaina. I tre sono stati portati nel carcere di San Vittore. All’interno dell’appartamento in cui si nascondevano i tre, sono state recuperate altre 4 pistole, munizioni, attrezzature in dotazione alle forze di polizia e un quantitativo ingente di refurtiva, probabile provento delle rapine. Sequestrate anche 4 auto di grossa cilindrata, probabilmente rubate.
Cie- “meno” 8 a Restinco
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 5 Ottobre 2009
5 ottobre 2009
Brindisi- A Brindisi otto reclusi se ne sono andati dal Centro di Restinco. È la seconda fuga (l’altra il 29agosto) da quando,
questa estate, il Cie di Restinco è stato riaperto per “accogliere” i reduci della sommossa di Milano. I prigionieri sono fuggiti alle cinque del mattino, ma le guardie si sono rese conto della loro assenza solo alle otto: auguriamo loro buon viaggio.
Detenuto modello con un piano perfetto
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 22 Settembre 2009
22 settembre 2009
Pescara – È difficile che si sia nascosto a Pescara, ma potrebbe anche non essere così lontano. La polizia sta provando a stringere il cerchio sul marocchino evaso due mattine fa dal San Donato con un colpo a sorpresa, approfittando dell’assenza di una sorveglianza e soprattutto dell’incondizionata fiducia guadagnata con lunghi mesi di buona condotta. Proprio facendo leva sul provvedimento che gli consentiva di uscire dal carcere alle 8 del mattino e di rientrare alle 20, il detenuto evaso ha dato vita a una fuga premeditata da chissà quanto tempo.
Non è un caso che appena un’ora e mezza prima il 29enne extracomunitario – che stava scontando una condanna per detenzione di droga – abbia ricevuto la visita di due persone, che si sono intrattenute a parlare con lui nella sala colloqui per un quarto d’ora senza neppure sfruttare appieno l’ora consentita dal regolamento penitenziario. Probabilmente, è l’ipotesi degli investigatori, un faccia a faccia per pianificare gli ultimi dettagli di una fuga già preparata. Sabato mattina, l’evaso era stato incaricato di pulire l’area tra la cinta muraria del San Donato e un’altra recinzione esterna, la cosiddetta intercinta.
Il salto verso la libertà non superava il metro e mezzo di altezza. Un gioco da ragazzi per il giovane marocchino scavalcare il muretto e allontanarsi senza dare nell’occhio, quasi certamente a bordo di una macchina che lo stava attendendo all’esterno. Prosegui la lettura »
Felice in bicicletta
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 31 Agosto 2009
31 Agosto 2009
Monza (Mi) – Catturato un uomo di 56 anni, di Cosenza, condannato per una serie di rapine e furti e per l’evasione del 21 agosto dal carcere di Monza.
Passeggiava in bicicletta, dopo essere evaso rocambolescamente dal penitenziario di Monza il 21 agosto scorso, quando è stato intercettato dagli uomini della Polizia Penitenziaria di Monza e del Nucleo Investigativo Centrale che erano sulle sue tracce dal momento dell’evasione.
Erano le 11, 40 circa del 30 agosto quando percorrendo una stradina tra le località di Callusco e Chignolo D’Isola, durante un operazione di pattugliamento congiunto tra la Polizia Penitenziaria di Monza e gli uomini del N.I.C. volta alla cattura del fuggiasco, gli agenti notavano un uomo passeggiare tranquillamente in bicicletta. Avuta prima la percezione e successivamente la certezza che si trattava dell’evaso, fermavano ed identificavano l’uomo traendolo in arresto e riportandolo in carcere.
L’uomo si trovava recluso per i reati di rapina ed altro per i quali sarebbe dovuto rimanere in carcere fino al 2012.
È il terzo evaso catturato in un mese nell’ambito delle attività di coordinamento delle indagini attuate da parte del N.I.C. della Polizia Penitenziaria.
Cie- Venti in libertà
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 29 Agosto 2009
29 agosto 2009
Brindisi – Buone notizie da Brindisi. Questa mattina, all’alba, venti reclusi nel Cie di Restinico sono fuggiti dal Centro. Solo uno è stato ripreso, e gli altri sono alla macchia. Vi ricordiamo che a Brindisi erano stati trasferiti il 14 agosto scorso una parte dei reduci della sommossa di Corelli. Al momento del loro arrivo, in realtà, la struttura di Restinico era ancora un Centro di Prima Accoglienza: solo tre giorni dopo, il 17, è diventato un Cie. Là dentro c’è spazio – stretti stretti – per 83 persone e a vigilare le gabbie ci sono 75 soldati e 30 poliziotti. La prima evasione, dunque, dodici giorni dopo l’inaugurazione: un buon auspicio, senza dubbio.
Tratto da Macerie
Una rete da scavalcare
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 22 Agosto 2009
22 agosto 2009
Monza (Mi) – Dopo le recentissime evasioni di Bologna e Voghera, si deve registrare l’ennesima beffa. Un altro detenuto, infatti, è evaso nella giornata di ieri dalla Casa Circondariale di Monza. “Tre evasioni in pochi giorni sono davvero troppe da digerire in silenzio” afferma Angelo Urso, componente della Segreteria Nazionale della Uil Pa, dando notizia anche dell’aggressione a un agente penitenziario da parte di un detenuto nel carcere di Como. “Il detenuto evaso – riferisce il sindacato – a Monza è un extracomunitario con fine pena 2012, condannato per rapina: lavorante addetto al trasporto dell’immondizia, l’uomo ha eluso la sorveglianza di un agente mentre si trovava nella zona dell’intercinta e dopo aver scavalcato la rete che delimita l’area si è dato alla fuga”.
Evade “collaboratore di giustizia”
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 20 Agosto 2009
20 agosto 2009
Voghera (Pv) – “È evaso un detenuto dalla Casa Circondariale di Voghera”, in provincia di Pavia. Lo riferisce, in una nota, la Uil Pa Penitenziari, specificando che si tratta di “un collaboratore di giustizia di 2° fascia, siciliano 54enne con fine pena 2015, detenuto per armi e altro, ammesso ai sensi dell’articolo 21 O.P. al lavoro esterno”.
“Da ciò che sappiamo – dichiara Angelo Urso componente della segreteria nazionale della Uil Pa Penitenziari – pare che il detenuto, ammesso al lavoro esterno nell’area demaniale dell’istituto non ha fatto rientro al termine dell’orario di lavoro. D’altro canto l’insufficienza degli organici della polizia penitenziaria costringe a determinare servizi sotto i livelli minimi di sicurezza”. Il sindacato, “nel rimettere agli Uffici competenti l’accertamento di eventuali responsabilità, non può non affermare come anche questo ennesimo evento critico tiene alta l’attenzione sul mondo penitenziario e sulle difficoltà che ne caratterizzano il periodo”.
“Ogni giorno – aggiunge Urso – il carcere assurge agli onori della cronaca a dimostrazione che gli allarmi lanciati dalla Uil negli ultimi tempi non erano infondati. Aggressioni, evasioni, proteste e rivolte – continua il sindacalista – sono la prova che la politica, senza bandiere e senza colori, deve interessarsi al sistema carcere. Occorre individuare soluzioni utili. L’attuale sovraffollamento con il trend in continua crescita determineranno a breve un grave problema di ordine pubblico e di garanzia della sicurezza sociale”.
Una partita di calcio e via!
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 18 Agosto 2009
18 agosto 2009
Bologna – Evasione dal Pratello. Due detenuti durante l’ora d’aria sono riusciti ad evadere domenica pomeriggio dopo aver aggredito un agente penitenziario. Sono un ragazzo ghanese di 20 anni, in carcere fino al 2017 per violenza sessuale (nel carcere minorile si può rimanere almeno fino a 21 anni) e uno slavo di 17 anni condannato per furto. La notizia è stata diffusa con una nota congiunta della Cgil e del sindacato autonomo Sappe e confermata dal comandante della polizia penitenziaria. Le due organizzazioni sindacali denunciano che l’evasione è stata possibile a causa dei lavori di ristrutturazione in corso da un paio d’anni.
Una fuga preordinata. Secondo la prima ricostruzione, i due detenuti erano in un campetto di calcio ricavato nel cortile e racchiuso da una alta gabbia di ferro, a grate e quindi scalabile con una certa facilità, soprattutto da parte di giovani agili come i due fuggitivi.
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Un’evasione spettacolare
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 24 Luglio 2009
24 lug 2009
Bruges – «E’ stato come in un film». Così ha raccontato la sua avvenuta, Ludwig Louwagie, il pilota di elicottero preso in ostaggio ieri e costretto ad atterrare con il suo velivolo nel carcere di massima sicurezza di Bruges per far evadere tre detenuti.
Tutto è iniziato quando una coppia ha chiesto di fare un giro turistico in elicottero. Una volta decollati, ha raccontato il pilota, «io stesso ho mostrato ai passeggeri il carcere di Bruges e a quel punto l’uomo seduto dietro di me ha estratto una pistola puntandomela alla tempia». «Ho provato a far atterrare l’elicottero accanto al carcere», ha spiegato Louwagie, «ma la pistola mi è stata premuta con ancor più forza contro la tempia». Una volta atterrati nel cortile e caricati a bordo tre detenuti il pilota ha avvisato di non poter decollare perché era stato superato il massimo peso consentito a bordo. A quel punto, pena il fallimento dell’intera operazione, uno dei complici è stato costretto a restare a terra ed è stato arrestato. L’elicottero si è quindi diretto verso Bruxelles ed è stato abbandonato insieme al pilota nei pressi di Aalter, vicino Gand. Adesso in Belgio è caccia all’uomo.
Nascosta dentro il carcere
Scritto da Uhuru in Tentativi di evasione il 15 Giugno 2009
15 giugno 2009
Holloway – Si pensava che fosse fuggita dal carcere, e per cinque giorni la polizia l’ha cercata in ogni dove. Ma in verità era molto più vicina di quanto si pensasse: nel carcere stesso. Aishatu Ishaku, una nigeriana di 35 anni nata in Russia, è stata trovata in una specie di soppalco, all’interno del centro educativo dell’istituto di pena. Subito dopo essersi accorti della sua assenza, venerdì scorso, i poliziotti hanno fatto partire una caccia all’uomo, con tanto di elicottero. La sua foto segnaletica è stata distribuita nei porti e negli aeroporti. Ma della donna, che doveva scontare una condanna per frode, non c’era nessuna traccia. Tra l’altro, la sua evasione era la prima dopo 12 anni, nel carcere di Holloway (a Londra). Alla fine, l’amara sorpresa, con tanto di comunicato stampa del ministero della Giustizia inglese: la prigioniera era stata trovata nell’istituto stesso. Nei cinque giorni, si era nutrita con acqua e cibo di cui aveva fatto ampia scorta. Il carcere, intanto, ha fatto partire un’indagine interna per capire come sia potuto accadere qualcosa del genere.
Evade dal minorile
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 15 Giugno 2009
15 giugno 2009
Firenze – Uno slavo di 20 anni, detenuto nell’Istituto penitenziario minorile di Firenze, è evaso intorno alle 18.30 di ieri dopo aver scavalcato il muro di cinta della struttura. Lo si è appreso oggi. Secondo quanto emerge, il giovane doveva finire di scontare una
condanna al cui termine mancavano alcune settimane; da poco era stato riportato nell’istituto, che si trova nel centro di Firenze vicino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, poiché era evaso dagli arresti domiciliari.
Una mamma in libertà
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 19 Maggio 2009
19 maggio 2009
Milano – L’ultimo suo appiglio è stato un davanzale. Dal cortile è salita sopra il davanzale e l’ha usato come base di (s)lancio per arrampicarsi in cima al muro. Ha scavalcato il muro, di quattro metri, si è lasciata cadere dall’altra parte, si è trovata in strada dove la aspettava un complice su un’auto. Questa è stata l’evasione di una cilena 29enne, domenica intorno alle 15.30, dall’Icam di via Macedonio Melloni. L’Icam (“collegato” a San Vittore, di fatto un suo braccio) è un carcere meno duro, negli spazi e nella gestione della quotidianità, per le detenute con figli piccolissimi. In cortile c’erano due agenti (una donna e un uomo). Sono entrambi
corsi a bloccare le altre detenute sia mai scattasse la voglia d’emulazione. Poche ore prima la sudamericana, che per una lunga scia
di furti stava scontando una pena di anni – sarebbe uscita ad andar bene tra sconti e premi nel 2016 e in caso contrario nel 2019 – aveva lasciato il figlio al marito. I bimbi vivono con le madri da lunedì a venerdì. Il fine settimana, appunto, possono uscire dalla struttura con il papà.
Un commando libera 54 detenuti
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 18 Maggio 2009
18 maggio 2009
Cieneguillas – Un commando armato assalta il Centro di riabilitazione sociale (Cereso) di Cieneguillas e libera 54 detenuti in Messico. I detenuti stavano tutti scontando condanne per reati connessi al crimine organizzato. Lo riferiscono fonti della polizia. Le fonti hanno precisato che intorno alle 5 locali (la mezzanotte di ieri in Italia) uomini armati di fucili mitragliatori e giunti a bordo di vari
fuoristrada hanno assaltato il Centro di riabilitazione sociale (Cereso) di Cieneguillas e hanno liberato i 54 detenuti, che stavano
tutti scontando condanne per reati connessi al crimine organizzato. Nella zona dell’evasione è da ore in corso una massiccia caccia
all’uomo per catturare i fuggiaschi: sono impegnati soldati e poliziotti, mentre sono state chiuse tutte le strade che collegano
Cieneguillas a Zacatecas, capitale dello stato, e ad altre città vicine.

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