Scavalcato il muro e via!

13 ottobre 2010
Padova – Un detenuto marocchino è evaso questa mattina dal carcere “Due palazzi” di Padova.
Sono stati immediatamente predisposti posti di blocco in tutta la provincia da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Il detenuto era in attesa di giudizio per reati legati allo spaccio di droga e nella prima mattinata aveva avuto colloqui con i familiari. L’evaso poco prima delle 11 ha scavalcato il muretto dei passeggi e poi il muro di cinta aggrappandosi a un palo prospiciente. Quindi si è allontanato di corsa verso l’autostrada. Il muro di cinta, attualmente inagibile, era sguarnito di sorveglianza.

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Cie- Fuga dal Cie di Lamezia

12 agosto 2010
Lamezia – «Due extracomunitari ospiti del Centro identificazione ed espulsione di Pian del Duca, in attesa di essere rimpatriati nei loro Paesi, sono riusciti a fuggire. Hanno eluso la sorveglianza approfittando di un momento di confusione provocato dagli stessi immigrati che hanno inscenato una protesta ieri intorno alle 13. I due marocchini hanno superato il recinto facendo perdere le loro tracce nelle campagne circostanti. Immediatamente sono scattate le ricerche. Sul posto di rinforzo agli agenti della polizia e dell’esercito del servizio di sorveglianza del Cie sono arrivati i rinforzi per la ricerca degli evasi. Sul luogo anche carabinieri e Fiamme gialle che in coordinamento con le altre forze dell’ordine hanno predisposto all’esterno della struttura una vasta cintura di sicurezza per evitare la fuga di altri immigrati e di consentire agli addetti alla sorveglianza di reprimere la piccola rivolta durata un paio d’ore. Durante la sommossa, sono stati danneggiati alcuni servizi igienici. Per la ricerca degli evasi sono state allertate tutte le forze di polizia sul territorio. Le operazioni sono coordinate dal capo del commissariato lametino Pasquale Barreca, dell’attività investigativa si occupa il responsabile della squadra di polizia giudiziaria Saverio Mercurio. Quella di ieri è la settima evasione messa a segno dagli immigrati e la prima di quest’anno. Quattro sono state impedite dall’intervento delle forze di polizia, tre sono finite con la fuga degli extracomunitari. Complessivamente gli immigrati scappati dal centro sono 13, tre sono stati rintracciati.»

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Duplice evasione a Bollate

12 agosto 2010
Bollate – Erano le nove di ieri mattina quando Pasquale P., 35 anni, originario di Torre Annunziata, nel napoletano, condannato per rapina, e Pasquale R., anch’egli trentacinquenne, calabrese, in cella per tentato omicidio, hanno preso la fuga dal carcere di Bollate. Uno di loro ha lasciato un biglietto per la direttrice: “Mi scusi, ho problemi urgenti”. Nella struttura-modello i due avevano, assieme ad altri diciotto reclusi, un compito privilegiato: addetti alle pulizie nella caserma della polizia penitenziaria, che si trova all’interno del perimetro del penitenziario con la sala convegni e la palestra, ma al di fuori delle mura del carcere vero e proprio.
Istituto per il reinserimento dei condannati, al confine con Milano, Bollate ospita 1.100 detenuti. Tra questi, 20 godono della condizione di “sconsegnati”, cioè non sottoposti a vigilanza costante. Un gruppo ristretto di cui facevano parte anche gli evasi, da sei mesi impegnati a svolgere lavori al di fuori della cinta carceraria. Ieri, dopo l’assegnazione delle mansioni, distribuite lungo i dieci piani della torre che ospita gli alloggi del personale, i due uomini si sono dileguati. Un’assenza notata, pochi minuti più tardi, dall’unico agente di polizia penitenziaria impegnato nel controllo dei detenuti, che ha subito lanciato l’allarme.
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Tentata evasione

30 luglio 2010
Firenze – Oggi alle 14,30 circa un detenuto italiano dopo il colloquio con i familiari (al giardino degli Incontri) ha tentato di evadere dal carcere fiorentino di Sollicciano, camuffandosi tra circa 40 familiari in uscita; è arrivato fino al cancello di ingresso dell’istituto fiorentino dove è stato fermato da uno degli addetti al rilascio colloqui. A darne notizia è Eleuterio Grieco, Segretario Provinciale Uil Pa Penitenziari di Firenze che aggiunge il particolare che a sorvegliare detenuti e parenti vi era un solo agente per circa 90 persone. “Pur apprezzando l’iniziativa” del giardino degli Incontri, “il coordinamento Uil ha più volte denunciato le carenze di sistemi di sorveglianza e di comunicazioni, atteso che manca anche il telefono e la postazione di lavoro per la polizia penitenziaria – prosegue Grieco – Abbiamo suggerito l’istituzione di una sala regia che potesse monitorare tutta l’area, considerato che presso tale area tra detenuti e parenti è possibile anche il contatto fisico. In alternativa almeno la collocazione di un braccialetto elettronico ai detenuti cui è concesso l’accesso al giardino. Come al solito – conclude – è inutile parlare al sordo. E se non fosse stato per l’arguzia del collega ora conteremmo il quinto evaso in quindici giorni”.

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Cie- Rivolta ed evasione a Corelli

18 luglio 2010
Milano – Ennesima rivolta al C.i.e. di Via Corelli a Milano. Questa volta è cominciata con un’assemblea in cortile, per discutere delle notizie che arrivano da Gradisca. Due reclusi colgono l’occasione per tentare la fuga, ma vengono immediatamente catturati. Per rappresaglia la polizia ricaccia tutti nelle baracche, ma i reclusi si ribellano danneggiando i distributori automatici di bevande e gli oblò delle porte. La polizia attacca in forze i rivoltosi, e picchia con violenza. Due reclusi sono così malconci che vengono portati in ospedale (rispettivamente al san Raffaele e al Policlinico). Anche sei poliziotti e un militare sono costretti a fare ricorso a cure mediche. Durante gli scontri diversi reclusi riescono a uscire e prendersi il tetto, danneggiando il sistema di allarme e due telecamere di sorveglianza. Nella confusione in una decina tentano nuovamente di fuggire, e la polizia riesce a catturarne solo 7, mentre gli altri 3 riescono a far perdere le loro tracce.

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Dal circo allo zoo

2010, Zurigo – Sabu, un’elefantessa di 26 anni nel giugno 2010 è scappata per ben 2 volte dai recinti del circo Knie. La prima fuga è avvenuta a Zurigo, dove il pachiderma è fuggito per le vie del centro città seminando il panico tra i passanti. Più tranquilla la seconda evasione, avvenuta qualche giorno dopo a Wettingen: Sabu, uscita nottetempo dal suo recinto, si è fermata in un vicino ruscello per concedersi un bagno al chiaro di luna. Riacciuffata, è stata trasferita in uno zoo.

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Evaso dall’Opg di Aversa

16 giugno 2010
opg-aversaNapoli – Evaso dall’ospedale psichiatrico, catturato vicino casa. È accaduto nel napoletano, dove i carabinieri a Sant’Antimo, in via Solimene, hanno individuato e arrestato Massimo R., 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, residente in quella strada. L’uomo era detenuto nel reparto psichiatria di Aversa dopo un episodio autolesionistico, ed è ritenuto l’autore dell’omicidio di Vittorio Ronga, un affiliato 56enne al clan camorristico dei Puca ucciso il 10 agosto dello scorso anno. L’uomo era riuscito a eludere la vigilanza del personale della polizia penitenziaria evadendo dalla finestra del bagno. Durante la fuga, aveva rapinato una Ford Fiesta a una donna, una 26enne di Marano, e si era dileguato in direzione del capoluogo campano. Nelle concitate fasi dell’arresto, ha opposto resistenza sferrando calci, pugni e testate contro i militari dell’Arma, tanto che un maresciallo e un appuntato hanno riportato contusioni guaribili in 5 e 7 giorni. La vettura rapinata è stata trovata parcheggiata nelle vicinanze.

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Cura per la depressione: evadere!

08 giugno 2010
Roma – Un detenuto 26enne, ricoverato presso l’ospedale Gemelli di Roma, intorno alla 14.40 di ieri ha eluso la sorveglianza degli agenti penitenziari ed e’ evaso. Il detenuto era ricoverato al 10° piano del nosocomio romano per patologie riferibili ad uno stato depressivo. Il problema sembra sia sempre lo stesso: la mancanza di personale. Nel Lazio, operano circa 5000 unita’ di polizia penitenziaria, ma coloro che effettivamente svolgono servizi ‘interni’ o direttamente connessi alla sorveglianza, ai piantonamenti e alle traduzioni sono appena 3200.

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Evasi due ergastolani

15 aprile 2010
Roma – Sono in corso in queste ore le ricerche di due ergastolani a Rebibbia in permesso premio che non hanno fatto ritorno in carcere come previsto. I due, condannati all’ergastolo per omicidio, avevano già scontato gran parte della loro condanna e da circa due anni avevano iniziato a godere di permessi premio. L’ultimo era stato loro concesso per il periodo pasquale: dieci giorni di libertà con obbligo di rientro fissato per domenica scorsa, quattro giorni fa. Nessuno dei due, però, si è presentato al carcere romano di Rebibbia e, stando a quanto si è appreso in queste ultime ore, il piano di evasione era in preparazione da tempo. Durante una perquisizione nella cella che dividevano, gli agenti hanno trovato una lettera della compagna di uno dei due in cui si fa riferimento alla fuga. I due si erano comportati per anni in maniera impeccabile, lavorando insieme agli altri detenuti e partecipando a progetti per scuole. Ed era stato proprio questo comportamento modello e la loro apparente volontà di intraprendere un percorso di recupero a convincere il Tribunale di sorveglianza a conceder loro il permesso premio per le vacanze di Pasqua.

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Un ippopotamo in fuga

29 marzo 2010
Montenegro – Sembrerebbe la trama di un film Disney. Invece la vicenda di Nikica, la femmina d’ippopotamo (Hippopotamus amphibius)  è accaduta davvero. La furbacchiona dall’aria così tranquilla, è in realtà un tipetto intraprendente che un paio di mesi fa ha approfittato delle abbondanti piogge cadute su Plavnica – una cittadina del Montenegro – per fuggire dallo zoo. L’acqua alta presente all’interno del suo recinto le ha permesso di nuotare fino a oltre le sbarre e raggiungere a piedi il centro del villaggio. Per gli abitanti di Plavnica è stata una sorpresa solo a metà: l’ippopotamo, che dopo le piogge ha fatto ritorno allo zoo, non è nuovo a fughe di questo tipo.

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Meglio cambiar bar

25 marzo 2010
Milano – Era evaso dall’ospedale Sacco di Milano il 2 marzo scorso, dove si trovava ricoverato senza piantonamento dal 26 febbraio. L’uomo, libico di 52 anni, è stato catturato dagli uomini della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “San Vittore” di Milano mentre era intento a consumare un pasto in un bar del centro cittadino. Scontava una pena per la quale sarebbe stato scarcerato nell’agosto prossimo ed è stato catturato dal personale di San Vittore che ha individuato l’evaso all’interno del bar che era solito frequentare. Dopo averlo riconosciuto dalle foto segnaletiche, i poliziotti penitenziari si sono avvicinati e lo hanno tratto in arresto.

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Cie- 8 evasi dal Cie di Torino

12 Marzo 2010
Torino – Otto immigrati di origine magrebina sono fuggiti la notte scorsa dal Cie di Torino. Il gruppo avrebbe scavalcato le recinzioni dandosi alla fuga attraverso la vecchia area in disuso della struttura. La fuga e’ avvenuta intorno all’una e un quarto, ora in cui il personale di vigilanza ha sentito alcuni rumori e, andato a verificare, ha constatato che otto persone avevano abbandonato la struttura. Subito sono scattate le ricerche, che pero’ non hanno ancora dato esito.

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Un orango, artista della fuga

21 gennaio 2010
San Diego – “Amata scimmia, 29 anni, rinomato artista della fuga”. È questo il curioso epitaffio che ha accompagnato nel 2000 la

Ken Allen - 2010

morte di Ken Allen, un orangutan del Borneo nato nel 1971 allo zoo di San Diego. Il primate è diventato famoso in tutto il mondo per le decine di fughe messe in atto per tutti gli anni ‘80 e ‘90. Soprannominato “l’Houdini peloso”, sembra non essersi mai preoccupato più di tanto per il fatto di essere puntualmente riacciuffato dopo ogni evasione. Tanto ci avrebbe riprovato. Dotato di un’intelligenza fuori del comune, Ken Allen ha costretto per anni i dipendenti dello zoo a camuffarsi tra i visitatori per tenerlo d’occhio. Riusciva ad arrampicarsi praticamente dappertutto al punto che le pareti del suo recinto venivano periodicamente testate da free climber professionisti. «Probabilmente la fuga per lui era un gioco e una sfida» spiega a Focus Danilo Mainardi, etologo all’ Università Ca’ Foscari di Venezia. «Orangutan e scimpanzé sono bravissimi a costruire utensili con ciò che trovano e ad utilizzarli per uno scopo preciso».

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Si toglie le manette e scappa davanti alle telecamere

08 gennaio 2010
New York – Un tentativo di evasione degno di Houdini: lo ha messo in atto Naquan Thompson, 22enne detenuto a Staten Island (New York) con l’accusa di rapina a mano armata.
Mentre veniva trasferito verso il tribunale con altri carcerati in catene, il giovane è riuscito a liberarsi e a scappare, il tutto davanti agli obiettivi delle telecamere. La fuga è durata poco: Thompson è stato riacciuffato poco dopo: correndo si era rotto una caviglia

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Cie- Rivolta ed evasioni a Restinco

10 novembre 2009
Brindisi – Quattro arrestati e una decina di extracomunitari fuggiti: è il bilancio della sommossa scoppiata la notte scorsa nel Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, a Brindisi. Una cinquantina i nordafricani che vi ha preso parte, quasi tutti bloccati dalle forze di polizia. Il gruppo di ribelli ha aperto il cancello interno della struttura e, dopo essersi fatto strada con il lancio di sassi e di oggetti contundenti, tra cui un estintore, ha ingaggiato una lotta corpo a corpo con le forze dell’ordine. Una decina gli extracomunitari che è riuscita a fuggire, quattro quelli arrestati con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Si tratta di un marocchino di 30 anni e di tre tunisini di 37, 22 e 33 anni. Tre i militari lievemente feriti.

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