Articoli con tag rapinatore

In due evadono dal carcere di Arlon!

14 Aprile 2012
Arlon (Belgio) – Pochi giorni dopo la tentata evasione dalla prigione di Andenne, due prigionieri sono riusciti a fuggire da quella di Arlon. Finita l’ora d’aria, hanno tirato fuori lame autoprodotte e rasoi, minacciando due guardie e costringendole ad aprire tutti i cancelli. Ferite lievemente le due guardie. I due prigionieri sono fuggiti, la polizia ha cercato di riprenderli intimando ai conducenti di non far salire su autostoppisti. Uno dei prigionieri era già evaso una volta circa un anno fa, dalla prigione di Nivelles, prendendo in ostaggio una guardia. Era in prigione per una lunga serie di rapine a mano armata a negozi, banche, ristoranti…

Tratto da Culmine

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Ruba un auto e tenta di evadere dal carcere

10 aprile 2012
Andenne (Belgio) – Andenne – Domenica pomeriggio, una guardia è stata presa in ostaggio da un prigionieri. Altre tre sono state lievemente ferite nel cortile. Il prigioniero è riuscito a farsi aprire i cancelli e a rubare un veicolo fuori dalla prigione, fuggendo. Poco dopo è stato bloccato da una volante su un ponte. Arrestato un altro prigioniero complice della fuga. Entrambi erano stati condannati a 20 anni per rapina e furto con violenza. Quello che era riuscito temporaneamente a scappare, lo aveva fatto altre due volte.

Tratto da Culmine

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Evadono dal carcere ma restano senza benzina

25 marzo 2012
Palermo – La loro fuga è terminata sulla statale di Buonfornello, dopo che per un giorno hanno messo sotto scacco le forze dell’ordine. Avevano calcolato tutto, tranne che per scappare con un’auto avrebbero avuto bisogno della benzina. E’ durata quasi una giornata intera la fuga dei due ragazzi – uno di 17 anni, l’altro di 20 – evasi stamattina dal carcere minorile Malaspina. La polizia stradale li ha fermati a Buonfornello, tra Termini Imerese e Cefalù, mentre camminavano sulla statale dopo avere abbandonato l’auto rubata per allontanarsi dall’istituto di pena. Sembra che nella vettura fosse terminato il carburante. La polstrada li cercava da stamattina, ha visto la macchina parcheggiata e poco distante i ragazzi: un palermitano in carcere per rapina che sarebbe stato scarcerato l’anno prossimo e uno straniero che avrebbe dovuto scontare ancora 8 anni. A breve sarebbe stato trasferito nel carcere per adulti. I due erano riusciti ad evadere dal Malaspina grazie ad un foro praticato su una parete, dietro ad un termosifone. Avrebbero raggiunto un cortile interno al penitenziario, sarebbero saliti su un muro di cinta e da lì si sarebbero calati da una altezza di sei-sette metri. Poi erano saliti a bordo di una punto verde metallizzata, rubata vicino all’istituto di via Malaspina, e per l’intera giornata avevano cercato di aggirare i posti di blocco tra Palermo e Bagheria di polizia e carabinieri, oltre a sfuggire al controllo dall’alto di un elicottero della questura.

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Evade dal carcere scavalcando il muro

26 febbraio 2012
Brescia – Polizia e carabinieri gli stanno dando la caccia in tutta la provincia ma, al momento, non c’è nessuna traccia di F.G., 25 anni da compiere il prossimo 15 giugno, evaso dal carcere Canton Mombello di Brescia. Erano le 10.10 circa quando è scattato l’allarme. Una fuga che il giovane kosovaro, in carcere per rapina, ha tentato con altri due complici, bloccati dalla polizia penitenziaria prima di scavalcare il muro di cinta. L’uomo era ammesso ai lavori interni come addetto alle cucine il giovane è riuscito a raggiungere e quindi scavalcare il muro di cinta utilizzando una corda.

Alle 10 in punto il detenuto è uscito in cortile spingendo un carrello con i bidoni dell’immondizia. Li doveva svuotare e, regolamento alla mano, questa operazione richiedeva la presenza di un agente, invece lui era solo; o meglio: era in compagnia di due compagni di cella che poco più tardi sono stati trovati nascosti proprio dentro i bidoni.
Il kosovaro ha approfittato di un mucchio di mattoni e calcinacci appoggiati contro il muro, ha iniziato la scalata aiutato anche da un lampione e addio. Nessun agente era nelle torrette anche perché ieri c’erano da piantonare tre detenuti in ospedale e 7 uomini sono stati «sacrificati» a quel servizio. Tanto il sistema di videosorveglianza avrebbe provveduto a vigiliare. «Macché, anche quello risulta solo parzialmente in uso: ormai non ci sono più soldi né qui nè nel resto d’Italia» denuncia il direttore del carcere.

E dell’evaso nessuna traccia.

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Evasione da Regina Coeli

14 gennaio 2012
Roma – Due detenuti, uno romeno e l’altro albanese ristretti nelle 2/a sezione dell’istituto per rapina, sono evasi stamani dal carcere romano di Regina Coeli. Lo si apprende dalla polizia. I due, probabilmente dopo aver segato le sbarre, si sono calati unendo delle lenzuola. La fuga, a quanto si e’ appreso, sarebbe stata scoperta alle 8,30. Nella cella c’era anche un terzo detenuto che non e’ potuto fuggire perche’ era ”troppo grosso” per riuscire a passare nel buco realizzato dai tre segando le sbarre.
A Regina Coeli i detenuti superano del 25% la capienza massima raggiungibile (1.180 presenti per 724 posti). I due detenuti si sono potuti agganciare al muro di cinta per poi calarsi nelle vicinanze di una delle garitte prive di sentinelle da tempo, per la mancanza di addetti”.

Tratto da Informa-azione

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Il Re delle evasioni fugge per la quinta volta!

04 novembre 2011
Bolzano – «Non mi prenderanno vivo, piuttosto la faccio finita, di certo non tornerò in carcere». Max Leitner è detto il “re delle evasioni” e non per niente: è fuggito la settimana scorsa per la quinta volta dal carcere. Dopo un permesso ottenuto dal carcere di Asti dove sconta la sua pena è ormai uccel di bosco, probabilmente sui monti attorno al suo paesello natio, Elvas in quel di Bressanone. Da quelle parti ormai la sua figura rasenta la leggenda, tanto che sul web si contano già 700 supporter dalle pagine di Facebook. Gli affezionati gli dedicano interventi che vanno da «buona fortuna» a «non farti prendere», a «non mollare». Il latitante parla attraverso un intermediario: «Meglio morto che ritornare in cella. Le condizioni delle carceri italiane sono disumane», afferma. «Non ho mai fatto male a nessuno – dice Leitner – ho soltanto rapinato delle banche. Nessuno mi ha mai dato una seconda chanche, mentre c’è chi ha ucciso ed è già a piede libero». «Nessuno si è mai occupato di me, nemmeno un politico», aggiunge. Per la fuga del rapinatore è indagato il cappellano del carcere di Asti, don Giuseppe Bussolino. Sarebbe stato infatti il religioso ad accompagnare Leitner in auto a Bressanone per un omaggio alla tomba del padre, morto pochi mesi fa. Max Leitner, che oggi ha 52 anni, aveva cominciato a far parlare di sè per una serie di rapine in banca nel Nord Italia e in Alto Adige verso la fine degli anni ’80. Poi si spinse anche in Austria dove, nell’agosto del ’90, fu catturato dalla polizia austriaca durante un assalto ad un furgone portavalori. In Austria Leitner riuscì ad evadere da quello che definì un carcere «medievale». Dopo qualche giorno si consegnò, al confine con l’Austria a Prato alla Drava, alla polizia italiana: «Meglio stare in un carcere italiano che in uno austriaco», aveva detto. Rinchiuso poi a Bolzano, all’ apparenza detenuto modello, fu protagonista della più classica delle evasioni, calandosi da una finestra usando lenzuola annodate. Resta poi latitante per sei mesi e ritorna quindi in carcere a Padova dove ci fu la terza evasione. L’ultima volta Leitner era stato arrestato il 29 dicembre 2004 a Rabat in Marocco, due mesi dopo l’evasione dal carcere di Bergamo, dove avrebbe dovuto restare fino al 2012 per rapina e fabbricazione di armi e materiale esplodente.

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Evade dall’ospedale

30 agosto 2011
Torino – Era all’ospedale torinese Molinette per un visita medica e ha saputo approfittar di una distrazione delle guardie che lo sorvegliavano per far perdere le proprie tracce. Protagonista della vicenda G.S., 32 anni abitante a Nizza Monferrato (Asti) e noto pregiudicato per reati di rapina e furto. L’uomo era detenuto da qalche mese alle Vallette, dove doveva scontare otto anni di reclusione. Nei giorni scorsi aveva architettato la fuga. Denunciato un malore allo stomaco, tramite il medico della casa di pena, aveva ottenuto il permesso per un controllo ed esami medici presso l’ospedale.
I giornali sono stati informati solo oggi ma in realtà l’uomo è evaso il 13 luglio 2011.

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Chiudono la guardia nella cella e fuggono

3 luglio 2011
Porrentruy (Ch) – Tre detenuti sono evasi dal carcere a Porrentruy (JU) oggi poco dopo mezzogiorno: hanno rinchiuso il secondino in una cella e sono fuggiti. La polizia cantonale giurassiana, quella francese e le guardie di frontiera stanno dando la caccia ai tre fuggiaschi. I fatti sono avvenuti subito dopo il pranzo: al rientro in cella due detenuti hanno aggredito il secondino che li scortava e l’hanno rinchiuso. Poi hanno liberato una ltro prigioniero. Prima di allontanarsi dal carcere i tre si sono cambiati indossando abiti civili, ha indicato oggi la polizia in una nota. La guardia è riuscita a rompere la finestra della cella e a chiamare aiuto: l’uomo è stato liberato poco dopo da una pattuglia della polizia. È stato immediatamente dato l’allarme generale: alle operazioni di ricerca partecipano tre cani e un elicottero. I tre fuggiaschi erano in detenzione preventiva, uno per rapina e gli altri due per furto con scasso.

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Guardie fregate

12 Giugno 2011
Andenne (B) – Namur, Un prigioniero detenuto nella prigione di Andenne è scappato da un ospedale a Namur dove stava sostenendo accertamenti medici. Mentre una guardia stava fumando una sigaretta fuori, il 22enne ha simulato un dolore allo stomaco per farsi togliere le manette e ha fatto finta di andare in bagno. E’ successo tutto molto velocemente. E’ fuggito via, ha rubato una macchina che è stata trovata dopo a Bruxelles. Era stato condannato a 7 anni di prigione per 12 rapine a mano armata. Ha rubato oltre 100.000 euro in buoni pasto ad un impiegato Sodexo*. Il prigioniero aveva già cercato di scappare dal palazzo di giustizia di Namur. La polizia ha rinforzato i controlli ai confini e media e giustizia invocano una migliore protezione dei trasferimenti medici. Comunque “quando un prigioniero vuole scappare, troverà i modi per farlo” ha detto una guardia.

Tratto da Culmine

Per chi ancora non lo sapesse la Sodexo è la schifosa multinazionale che fornisce pasti ai Cie di Milano e Roma quindi.. ancor di più: Grande!! Buon viaggio!!!

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Evasione perfetta

27 Maggio 2011
Liegi – Stamattina, un prigioniero, il 28enne Mohamed El Jabbari è scappato dalla prigione di Latin, considerata una prigione di massima sicurezza. Quattro complici dell’ex prigioniero hanno messo una scala sul muro, vi sono saliti e hanno gettato giù una scala di corda. Hanno tenuto lontane le guardie sparando in aria con delle mitragliatrici. Mohamed ha raggiunto la scala di corda, vi è salito ed è scomparso con i suoi complici. Le macchine probabilmente usate per la fuga sono state trovate il giorno dopo, distrutte dal fuoco.
Mohamed era stato condannato ad alcuni anni di prigione per una serie di rapine a mano armata.

Tratto da Culmine

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Evade dai domiciliari e rapina un supermercato

23 maggio 2011
Roma – Un cittadino romano di 22 anni è evaso dagli arresti domiciliari per andare a rapinare un supermercato. E’successo l’altro pomeriggio intorno alle ore 14.00 in via Salvemini, nella zona di Torpignattara. Il giovane ha fatto irruzione insieme ad un coetaneo complice, nell’esercizio commerciale e, dopo aver minacciato la cassiera con un coltello, l’ha costretta a consegnargli il denaro contante presente nelle casse. I due sono fuggiti con il “bottino” a bordo di un’autovettura.
Gli agenti del Commissariato Torpignattara, dopo aver acquisito le descrizioni fornite da alcuni testimoni, si sono messi sulle loro tracce. In particolare, grazie ad un numero parziale della targa del veicolo utilizzato dai rapinatori, e dopo l’intreccio delle informazioni investigative, sono risaliti ad un familiare del complice della rapina che è stato rintracciato poco dopo presso l’abitazione dei genitori e ha ammesso le sue responsabilità. Ulteriori indagini, hanno consentito ai poliziotti di rintracciare anche l’evaso dagli arresti tornato nel frattempo nella sua abitazione in zona Tuscolana dove gli agenti hanno rinvenuto il coltello utilizzato per la rapina. Entrambi sono stati arrestati per rapina e uno dei due anche per evasione.

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In visita dalla mamma

18 maggio 2011
Ivrea (To) – Un detenuto del carcere di Ivrea che aveva ottenuto un permesso per visitare la mamma gravemente ammalata, è riuscito a evadere e a far perdere le tracce durante il trasferimento a Milano, dove si trova la donna. E’ successo martedì nel capoluogo lombardo dove l’uomo era stato accompagnato dalla Polizia Penitenziaria. Da quanto si è saputo l’uomo, in carcere per scontare una condanna definita per rapina in scadenza nel 2013, mentre saliva sul furgone, ha strattonato e spinto gli agenti che lo controllavano ed è riuscito a scappare.

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Evade dai domiciliari e rapina due negozi

3 maggio 2011
Pesaro – Evade dagli arresti domiciliari e mette a segno una rapina. E’ accaduto ieri sera a Pesaro, dove gli agenti della squadra volante hanno arrestato in flagranza di reato una pesarese di 20 anni, con l’accusa di rapina e tentata rapina aggravata, evasione e porto abusivo di arma. La ragazza, che era già ai domiciliari per rapina e con problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti, si era allontanata da casa calandosi da una finestra. Poi, aveva rapinato un negozio minacciando il titolare e facendosi consegnare circa 60 euro. Poco dopo, aveva tentato una nuova rapina ai danni di un supermarket ma, riconosciuta dal titolare, si era allontanata senza portar via nulla. La ragazza è stata alla fine rintracciata e arrestata. Nella sua borsa è stato trovato un coltello da cucina della lunghezza di circa 30 centimetri, oltre a una stecca di sigarette acquistata con i proventi della rapina compiuta.

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Piantonato, riesce ad evadere

23 marzo 2011
Roma – Un detenuto di 23 anni in attesa di giudizio per rapina aggravata è evaso questa notte verso le 3.00 dal Policlinico Umberto I di Roma. Il giovane si trovava nell’ospedale dove era ricoverato e piantonato da ieri pomeriggio (in corsia ordinaria destinata ai pazienti comuni) per un problema di vene varicose. Il detenuto (ristretto a Regina Coeli) ha approfittato della momentanea assenza di uno dei due agenti di sorveglianza, recatosi al bagno, per aggredire l’altro agente e guadagnare la fuga.

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Ladro e gigolò

03 febbraio 2011
Bologna – Alì B. ha infranto più volte il divieto di lasciare la sua abitazione
Ha lasciato diverse volte la sua abitazione e per questo ora è finito in carcere. 30 anni, serbo, era ai domiciliari perché accusato di aver commesso alcune rapine ai danni dei suoi clienti: l’uomo era infatti un gigolò-rapinatore, convinto che i malcapitati clienti non lo avrebbero denunciato per non svelare la frequentazione omosessuale. Invece nel 2008 uno di loro, per due volte rapinato dal serbo, decise di rivolgersi all’Arma consentendo di avviare le indagini che si erano concluse con l’arresto e la successiva condanna del rapinatore.

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