Articoli con tag arresti domiciliari

112 evasioni dai domiciliari

9 giugno 2012 sanremo – Nuova fuga di un ‘professionista’ dell’evasione. Come scrive oggi il Secolo XiX, C.M, sanremese di 31 anni, ha colpito di nuovo, non rispettando il rientro in carcere da un permesso. Ma lui non è nuovo a questi ‘colpi’. In diversi anni ha collezionato situazioni identiche, soprattutto fuggendo dai domiciliari, raggiungendo il record di 112 evasioni in un anno. Nel 2010 il Giudice decise di mandarlo in carcere ma, appena ha potuto,  ha nuovamente deciso di ‘fuggire’.

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Vietato uscire

11 maggio 2012
Salerno – Nella serata di ieri i Carabinieri hanno arrestato un 29enne per evasione. Il ragazzo era stato arrestato per furto aggravato la notte dell’8 maggio scorso. Il giorno seguente si era svolto il processo con rito direttissimo ed era stato sottoposto agli arresti domiciliari. Nella tarda serata di ieri è stato sorpreso da una pattuglia di Carabinieri mentre rientrava nella propria abitazione dalla quale si era allontanato senza giustificato motivo in mattinata. Pertanto il 29enne è stato arrestato dai militari con l’accusa di evasione e risottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione, in attesa del processo con rito direttissimo che si svolgerà nella giornata odierna davanti al Tribunale di Salerno.

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Breve viaggio

8 maggio 2012
Forlì – Arrestato, dagli uomini del Posto Polfer di Forlì, per il reato di evasione. Si tratta di un cittadino marocchino 21enne, pluripregiudicato, residente a Sassuolo (MO), ove era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Domenica mattina scorsa, a Forlì, nel corso di un controllo di polizia effettuato a bordo di un treno regionale, è stato sorpreso mentre tranquillamente stava viaggiando come un normale passeggero. Lo straniero, non nuovo al reato di evasione, è stato pertanto arrestato e, processato, è stato condannato alla pena di anni 1, mesi 1 e giorni 20 di reclusione, da scontarsi in carcere.

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Evade dai domiciliari e va a rubare in ospedale

5 maggio 2012
Eboli – E’ evaso dal regime degli arresti domiciliari, che stava scontando ad Eboli (SA), per  rubare  all’interno dell’ospedale pediatrico Santobono ma, subito dopo il “colpo”, è stato arrestato dalla polizia. L’uomo, P. I., pregiudicato di 33anni, fingendosi parente di un piccolo degente, si è introdotto in una stanza dell’ospedale e, approfittando di un attimo di distrazione, si è impossessato del portafoglio di una mamma che stava assistendo il figlio dopo un delicatissimo intervento chirurgico. I poliziotti, intervenuti su richiesta delle guardie giurate in servizio all’interno della struttura ospedaliera, in quanto avevano fermato il 33enne mentre si aggirava nei pressi degli spogliatoi del personale medico, ove si erano registrati vari furti, hanno proceduto ad un controllo. Indosso al 33enne, sono stati rinvenuti documenti ed effetti personali dell’ignara vittima che, nel frattempo, si era accorta della sparizione del suo portafoglio, ma non si era resa conto che le era stato sottratto da quello che credeva fosse un parente di un piccolo ricoverato. Gli agenti hanno accertato che l’uomo era sottoposto, dal 24 aprile scorso, data in cui era stato arrestato perché responsabile dei reati di furto e furto aggravato,al regime degli arresti domiciliari in Eboli (SA). Il 33enne è stato arrestato dai poliziotti perché responsabile del reato di furto aggravato ed evasione.

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Partita di calcetto

5 maggio 2012
Napoli – Era agli arresti domiciliari per aver rapinato un Rolex ma non ha resistito alla tentazione di andare a giocare a calcetto: è successo a Napoli, nel quartiere San Carlo all’Arena, dove i carabinieri hanno arrestato per evasione C.S., detto “Carletto ‘a trasferta”, 24 anni. Il giovane è stato notato dai militari dell’Arma, in abiti civili e liberi dal servizio, in un campo sportivo di via Ponti Rossi mentre partecipava, con altri giovani, a un incontro di calcetto. L’uomo è stato subito bloccato e arrestato.
Lo scorso 16 febbraio fu fermato con l’accusa di rapina dagli stessi carabinieri che lo hanno arrestato ieri sera: era gravemente indiziato di aver scippato un Rolex del valore di 50mila euro a un imprenditore 44enne di Macerata. L’orologio – trovato dai militari sul polso del 24enne – fu recuperato e restituito al proprietario. Ora è in attesa del giudizio con rito direttissimo.

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Per un pacchetto di sigarette

05 maggio 2012
Foggia – E’ evaso dai domiciliari per acquistare un pacchetto di sigarette. M.N., 36 anni di Manfredonia è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di evasione. L’uomo era detenuto con l’accusa in concorso con un’altra persona di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Durante un servizio di controllo del territorio, in via Aldo Moro i carabinieri hanno notato il 36enne mentre passeggiava. Ai carabinieri che gli chiedevano spiegazioni si è giustificato dicendo che era uscito per poter acquistare un pacchetto di sigarette.

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Evaso boss detto«vancheddu»,«la mamma»

15 settembre 2011
Locri – E’ ritenuto uno degli esponenti di spicco della cosca Pelle-Vottari di San Luca e stava scontando una condanna a 10 anni di carcere per coltivazione di canapa indiana e a 13 anni per associazione per delinquere di stampo mafioso e favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta denominata Fahida. Antonio Pelle, 49enne conosciuto anche come “Vancheddu” o “la mamma“, dall’aprile scorso stava scontando la sua condanna ai domiciliari che gli erano stati concessi per motivi di salute. Cinque giorni fa, però, aveva avuto un malore ed era stato ricoverato nell’ospedale di Locri. Da lì, ieri pomeriggio, è riuscito ad evadere, approfittando del fatto che, per motivi ancora da accertare, non era piantonato dagli agenti.
Si è appreso, infatti, che Pelle, uno dei protagonisti della faida di San Luca, veniva controllato in ospedale solo in alcuni momenti della giornata. E lui, conoscendo l’orario di quei controlli, è riuscito a fuggire.
Immediato il commento della Commissione Antimafia, che ha comunicato quanto segue in una nota firmata dal vicesegretario dell’Udc Mario Tassone:
« L’evasione del boss Pelle dall’ospedale di Locri è un episodio gravissimo su cui va fatta immediata chiarezza. È inammissibile che per una leggerezza del genere si possa pregiudicare e mortificare lo straordinario lavoro compiuto in questi anni da magistrati e forze dell’ordine contro una delle faide più pericolose e sanguinarie del panorama criminale internazionale, come quella di San Luca. Chiediamo al governo di dare spiegazioni sull’accaduto al Parlamento e al Paese. »
Le ricerche sono già partite e la Dda di Reggio Calabria, insieme alla Procura di Locri, hanno già avviato un’inchiesta per cercare di capire se Pelle sia stato aiutato da qualcuno all’interno dell’ospedale lo abbia aiutato nel suo intento.

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In giro con l’auto del padre

30 giugno 2011
San Polo (Re) – Era agli arresti domiciliari, ma questo non gli impediva di andarsene tranquillamente a spasso con l’auto del padre. Lo hanno scoperto nella mattinata di ieri i carabinieri che, intorno alle 10.30, si sono recati a casa di T.D., un 30enne reggiano abitante a San Polo, trovandola vuota. I militari si sono appostati nei pressi dell’abitazione e, dopo circa un’ora, hanno visto arrivare l’uomo alla guida della macchina del padre. I carabinieri lo hanno immediatamente arrestato. Il 30enne era finito nei guai lo scorso aprile, quando i carabinieri sanpolesi hanno portato a termine una perquisizione nella sua abitazione, nella quale hanno rinvenuto due frigoriferi industriali e un’impastatrice, provento di un furto in un ristorante. L’uomo aveva tentato di sottrarsi maldestramente all’arresto nascondendosi nell’armadio.

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Evade dai domiciliari e rapina un supermercato

23 maggio 2011
Roma – Un cittadino romano di 22 anni è evaso dagli arresti domiciliari per andare a rapinare un supermercato. E’successo l’altro pomeriggio intorno alle ore 14.00 in via Salvemini, nella zona di Torpignattara. Il giovane ha fatto irruzione insieme ad un coetaneo complice, nell’esercizio commerciale e, dopo aver minacciato la cassiera con un coltello, l’ha costretta a consegnargli il denaro contante presente nelle casse. I due sono fuggiti con il “bottino” a bordo di un’autovettura.
Gli agenti del Commissariato Torpignattara, dopo aver acquisito le descrizioni fornite da alcuni testimoni, si sono messi sulle loro tracce. In particolare, grazie ad un numero parziale della targa del veicolo utilizzato dai rapinatori, e dopo l’intreccio delle informazioni investigative, sono risaliti ad un familiare del complice della rapina che è stato rintracciato poco dopo presso l’abitazione dei genitori e ha ammesso le sue responsabilità. Ulteriori indagini, hanno consentito ai poliziotti di rintracciare anche l’evaso dagli arresti tornato nel frattempo nella sua abitazione in zona Tuscolana dove gli agenti hanno rinvenuto il coltello utilizzato per la rapina. Entrambi sono stati arrestati per rapina e uno dei due anche per evasione.

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Evade dai domiciliari e rapina due negozi

3 maggio 2011
Pesaro – Evade dagli arresti domiciliari e mette a segno una rapina. E’ accaduto ieri sera a Pesaro, dove gli agenti della squadra volante hanno arrestato in flagranza di reato una pesarese di 20 anni, con l’accusa di rapina e tentata rapina aggravata, evasione e porto abusivo di arma. La ragazza, che era già ai domiciliari per rapina e con problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti, si era allontanata da casa calandosi da una finestra. Poi, aveva rapinato un negozio minacciando il titolare e facendosi consegnare circa 60 euro. Poco dopo, aveva tentato una nuova rapina ai danni di un supermarket ma, riconosciuta dal titolare, si era allontanata senza portar via nulla. La ragazza è stata alla fine rintracciata e arrestata. Nella sua borsa è stato trovato un coltello da cucina della lunghezza di circa 30 centimetri, oltre a una stecca di sigarette acquistata con i proventi della rapina compiuta.

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Ladro e gigolò

03 febbraio 2011
Bologna – Alì B. ha infranto più volte il divieto di lasciare la sua abitazione
Ha lasciato diverse volte la sua abitazione e per questo ora è finito in carcere. 30 anni, serbo, era ai domiciliari perché accusato di aver commesso alcune rapine ai danni dei suoi clienti: l’uomo era infatti un gigolò-rapinatore, convinto che i malcapitati clienti non lo avrebbero denunciato per non svelare la frequentazione omosessuale. Invece nel 2008 uno di loro, per due volte rapinato dal serbo, decise di rivolgersi all’Arma consentendo di avviare le indagini che si erano concluse con l’arresto e la successiva condanna del rapinatore.

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Uscito solo per il brindisi di capodanno

2 gennaio 2009
Trento – Sono durati soltanto un giorno i domiciliari per un 44enne di Trento: l’uomo, al quale il 31 dicembre scorso era stata notificata l’ordinanza cautelare per una vicenda di violenza privata e violazione di domicilio, è tornato in carcere il giorno dopo, a Capodanno, per essere uscito fuori casa per il brindisi di mezzanotte. I carabinieri, recatisi nella sua abitazione per un normale controllo, non lo hanno trovato: dopo mezz’ora l’uomo è rincasato, ma per lui è scattato l’arresto per evasione.

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14 rapine in due settimane

31 dicembre 2007
Bari – Un rapinatore seriale. Più volte finito al fresco e mai redento. Dal giorno 14 dicembre era evaso dagli arresti domiciliari di via Porpora e, per due settimane di fila, aveva messo a segno 14 rapine. Tre colpi al giorno, escludendo le feste. Sempre armato di taglierino, sempre a volto scoperto e sempre ad istituti di credito. Ieri, però, N.A., 42 anni, pluripregiudicato per reati specifici, è stato preso a Bari dai detective della squadra Mobile della questura di Milano che da tempo erano sulle sue tracce. L’uomo si era rifugiato nel capoluogo pugliese a casa di alcuni conoscenti la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Le 14 rapine in sequenza avevano fruttato al bandito 120 mila euro.

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7anni di latitanza

22 febbraio 2003
Bergamo – Un noto ricercato, evaso nel 1996 dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato arrestato a Vercelli dalla squadra mobile di Novara. Deve scontare una condanna a 21 anni e 11 mesi di carcere inflittagli dal tribunale di Vigevano per due rapine in banca e il tentato omicidio di 4 carabinieri. Si è interrotta quindi in Piemonte una latitanza lunga 7 anni, iniziata proprio quiel 24 aprile 1996, quando era fuggito dall’ospedale bergamasco dove era agli arresti domiciliari, due mesi prima della sentenza che lo avrebbe condannato come capo di una banda specilizzata in rapine in banca. Oltre ad altri colpi in Lombardia, l’uomo era accusato di aver compiuto due rapine nella nostra provincia, una in città nell’ottobre del 1994, l’altra a Lallio tre mesi prima. Dopo una vita spericolata, fatta di tanti colpi in banca, per alcuni dei quali era già stato condannato, dopo un tentativo di evasione dal carcere milanese di Opera sventato all’ultimo momento da un secondino, il bandito era riuscito a scappare dai Riuniti con una certa facilità: semplicemente si era infilato i vestiti e, probabilmente approfittando dell’orario di visita, aveva lasciato il reparto di medicina senza lasciare tracce. Nessuno lo piantonava, non era previsto. Della fuga si era accorto il medico di guardia del reparto: in ospedale era ricoverato per un tumore. Aveva tentato più volte di farcisi ricoverare, appellandosi alla clemenza dei giudici.

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