Articoli con tag perquisizione

Cie- Lenzuola annodate e seghetti a Modena

19 maggio 2012
Modena – Dieci metri di lenzuola di carta annodate e quattro seghetti. Un pacco nascosti dentro l’impianto di aerazione. Tutto pronto, insomma, per una fuga da ordire durante i disordini avvenuti tra il 12 e il 13 maggio. Questa l’ipotesi altamente probabile che gli investigatori della Questura stanno affrontando a proposito di una inattesa scoperta avvenuta dentro il Cie nel corso di un controllo accurato dopo la violenza. Giovedì la polizia ha mandato una squadra di venti agenti del Reparto Mobile per controllare a tappeto la struttura modenese. Durante le verifiche è stato aperto un bocchettone dell’aria e dietro la grata è stato trovato il pacco pronto per l’uso: i seghetti di ferro e le lenzuola, secondo il più classico dei metodi di evasione. Ora la polizia non esclude che i disordini stessi fossero una prova per simulare l’evasione. Oppure che l’evasione fosse stata pensata proprio da realizzare durante i disordini. In ogni caso, la perquisizione è terminata con cinque denunce per danneggiamento ai danni di “ospiti”: due tunisini, due algerini e un marocchino. Prosegui la lettura »

, , , , , , , ,

Nessun commento

In giro con l’auto del padre

30 giugno 2011
San Polo (Re) – Era agli arresti domiciliari, ma questo non gli impediva di andarsene tranquillamente a spasso con l’auto del padre. Lo hanno scoperto nella mattinata di ieri i carabinieri che, intorno alle 10.30, si sono recati a casa di T.D., un 30enne reggiano abitante a San Polo, trovandola vuota. I militari si sono appostati nei pressi dell’abitazione e, dopo circa un’ora, hanno visto arrivare l’uomo alla guida della macchina del padre. I carabinieri lo hanno immediatamente arrestato. Il 30enne era finito nei guai lo scorso aprile, quando i carabinieri sanpolesi hanno portato a termine una perquisizione nella sua abitazione, nella quale hanno rinvenuto due frigoriferi industriali e un’impastatrice, provento di un furto in un ristorante. L’uomo aveva tentato di sottrarsi maldestramente all’arresto nascondendosi nell’armadio.

, , , ,

Nessun commento

Cie- Tentata fuga nel Cie di Torino

30 marzo 2011
Torino – Dopo una giornata che ha visto la visita di un funzionario del consolato del Marocco inviato al Centro per mettere un po’ di timbri sui fogli delle doportazioni, una serata di casino. Poco fa (intorno a mezzanotte e un quarto) è partito un tentativo di evasione di massa dal Centro, non sappiamo se fallito o riuscito per lo meno in parte. Ora la polizia sta circondando minacciosa tre delle aree dove sono confinati i reclusi, e i prigionieri stanno protestando rumorosamente.
Aggiornamento ore 1,30. Volanti e moto della polizia pattugliano il perimetro esterno del Centro: segno probabilmente che qualcuno è riuscito superare le reti e che lo stanno cercando.
Aggiornamento 31 marzo, ore 10. Le voci che filtrano da dentro sono contraddittorie: alcuni sostengono che in tre sarebbero riusciti a scavalcare il muro e ad eclissarsi, altri che ci avrebbero provato in cinque ma che nessuno ci sarebbe riuscito. Quello che è sicuro è che questo tentativo di fuga, partito da uno spingi-spingi di una ventina di persone contro le porte delle gabbie, ha fatto riemergere la voglia di libertà che percorre il Centro: ieri sera la polizia, per evitare scontri, ha scelto di non entrare nelle aree e il casino delle porte e delle sbarre sbattute era infernale. «Da adesso non torneremo indietro, non smetteremo di rivoltarci», dicono da dentro.
Ore 19.00. Le voci sugli evasi, da dentro, continuano ad essere nebulose: tre persone nelle gabbie mancano, ma pare che siano stati ripresi dalla polizia fuori dal perimetro. Oggi è stato pure portato via uno dei ragazzi “riconosciuti” ieri dal Console che in questi giorni aveva ingoiato delle batterie per protesta. Intanto, le agenzie di stampa, che non fanno cenno ad evasioni, parlano di un modulo abitativo danneggiato.
Ore 22,30. Piccola vendetta della polizia per i disordini di ieri sera: alle 21,30 la polizia in assetto antisommossa circonda l’area blu e quella rossa, con i cani. È una grossa perquisizione, che dura una mezz’oretta.

Tratto da Macerie

, , , , , , ,

Nessun commento

Evasi due ergastolani

15 aprile 2010
Roma – Sono in corso in queste ore le ricerche di due ergastolani a Rebibbia in permesso premio che non hanno fatto ritorno in carcere come previsto. I due, condannati all’ergastolo per omicidio, avevano già scontato gran parte della loro condanna e da circa due anni avevano iniziato a godere di permessi premio. L’ultimo era stato loro concesso per il periodo pasquale: dieci giorni di libertà con obbligo di rientro fissato per domenica scorsa, quattro giorni fa. Nessuno dei due, però, si è presentato al carcere romano di Rebibbia e, stando a quanto si è appreso in queste ultime ore, il piano di evasione era in preparazione da tempo. Durante una perquisizione nella cella che dividevano, gli agenti hanno trovato una lettera della compagna di uno dei due in cui si fa riferimento alla fuga. I due si erano comportati per anni in maniera impeccabile, lavorando insieme agli altri detenuti e partecipando a progetti per scuole. Ed era stato proprio questo comportamento modello e la loro apparente volontà di intraprendere un percorso di recupero a convincere il Tribunale di sorveglianza a conceder loro il permesso premio per le vacanze di Pasqua.

, , , ,

Nessun commento