Articoli con tag sappe

Evade dal minorile

6 settembre 2012
Milano – Il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe rende noto che un minore nordafricano è evaso dal carcere minorile di Milano Beccaria. L’episodio, ricostruisce il segretario del Sappe Donato Capece è accaduto “mentre i giovani ristretti di una delle sezioni detentive era all’ora d’aria nel campo da calcio”. Il ragazzo “é riuscito ad evadere scavalcando il muro di cinta dell’istituto ed è ancora da accertare se sia stato aiutato da altri minori – spiega Capece -. Il collega in servizio ha dato immediatamente l’allarme ma pur essendo intervenuti anche i colleghi fuori servizio che al momento si trovavano in caserma e gli addetti agli uffici non si è riusciti a evitare che si dileguasse”.
“Vista la professionalità della polizia penitenziaria in servizio che ha dato l’allarme in tempo, cos’é andato storto? – si domanda Capece -.”Ci due cose da rilevare: il minore era già scappato due mesi fa più o meno nello stesso modo, era stato ripreso e mandato all’Ipm di Cagliari, ma visto che anche all’Ipm di Cagliari dava problemi (ingoiava qualunque cosa per uscire dall’istituto e andare all’ ospedale) è stato riportato al Beccaria nonostante i precedenti”.

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Evade approfittando di un permesso

10 luglio 2012
Firenze – E’ evaso mentre stava scontando una pena in regime di custodia attenuata dal carcere fiorentino Gozzini. E’ scappato mentre stava usufruendo di un permesso di 5 giorni. Si tratta di un uomo di origine marocchina, al Gozzini per scontare una pena residua di due anni per omicidio. A renderlo noto ieri il sindacato di polizia penitenziaria, il Sappe. ”Sarebbe dovuto rientrare ieri nella Casa circondariale ma non si è presentato”, spiega il sindacato. ”Questo – commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe – non deve certo inficiare l’istituto della concessione di permessi ai detenuti, anche perché gli episodi di evasione sono minimi, ma è evidente che c’è sempre qualcuno che ne approfitta: nel 2011 sono state 77 le evasioni commesse in tutta Italia da soggetti ammessi a godere a vario titolo di permessi”. Capece ricorda che i detenuti ”che sovraffollano le carceri italiane, la cui capienza regolamentare è pari a poco più di 44 mila posti, sono 67 mila” e chiede ”provvedimenti urgenti, come pure ha chiesto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in più occasioni”.

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Tenta la fuga durante il trasferimento in un altro carcere

19 giugno 2012
Roma – E’ accaduto a Pontedecimo. A raccontare l’accaduto, Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e Commissario straordinario ligure del Sappe. “La tensione resta alta nelle carceri liguri: la Polizia Penitenziaria di Genova ha infatti sventato l’ennesima criticita’ avvenuta durante un servizio di trasferimento di un detenuto in altra sede carceraria. E’ accaduto a Pontedecimo, dove un detenuto ha dato in escandesceza e ha sfondato un mezzo della Polizia Penitenziaria”. A raccontare l’accaduto e’ Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e Commissario straordinario ligure del Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
“Una scorta del Nucleo traduzioni di Marassi – spiega Martinelli – stava prelevando un detenuto da assegnare in altra sede congiuntamente ad altri due reclusi del carcere di Marassi, gia’ a bordo del furgone. Durante le operazioni di prelievo del detenuto, uno dei due detenuti – un marocchino di 22 anni in carcere per vari reati tra i quali rapina, lesioni e rissa – ha dato improvvisamente in escandescenza e, tentando probabilmente una improbabile fuga, ha sfondato la porta della cella interna del mezzo”.
“I nostri agenti – assicura – sono pero’ riusciti immediatamente a sventare il possibile tentativo di evasione, ma e’ evidente che quanto accaduto deve fare seriamente riflettere. Non e’ possibile che i mezzi adibiti al trasporto dei detenuti evidenzino tali lacune, per la sicurezza del mezzo stesso e della scorta della Polizia Penitenziaria a bordo”, sottolinea.

                       A Saluzzo, lo stesso giorno, 5 agenti si sono invece presi (spero !!) un pò di botte!:

.. nel carcere di Saluzzo a Cuneo e’ scoppiata una rissa tra alcuni detenuti marocchini. Quando sono arrivati i poliziotti penitenziari adetti alla sorveglianza del carcere, i detenuti si sono scagliati contro di loro, ferendo i cinque agenti. Prognosi varie dai 3 ai 20 giorni. La notizia e’ stata diffusa dal segretario generale del Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Donato Capece.

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Prove di evasione

16 maggio 2012
Genova – La Polizia Penitenziaria ha sventato nel carcere di Genova Pontedecimo il tentativo di evasione di un detenuto. Il giovane, che avrebbe avuto il fine pena provvisorio nel 2017, si muoveva in maniera sospetta nell’area vicino il muro di cinta. Un sovrintendente dopo averlo seguito, lo ha scoperto mentre tentava di occultare un rampino, ricavato da una branda e collegato ad un cavo elettrico, molto probabilmente sottratto dal cantiere adiacente l’istituto. Tra gli accertamenti al vaglio delle indagini interne della Polizia Penitenziaria vi è anche quella di accertare se il rampino doveva essere usato dal detenuto o preparato per la fuga di altri detenuti. «Questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere» è quanto ha dichiarato Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. «La situazione penitenziaria è sempre più incandescente» sottolinea. «A Pontedecimo oggi ci sono detenuti 91 uomini e 84 donne oltre ad un bimbo in tenera età in cella con la mamma. La forza prevista del Reparto di Polizia Penitenziaria è di 161 unità mentre quella effettiva è di sole 111 unità».

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Bloccato prima di scavalcare l’ultimo muro

13 marzo 2012
Ragusa – Domenica 11 marzo, per l’intervento di un agente della polizia penitenziaria, è stata impedita l’evasione di un detenuto dal carcere di Ragusa.
Tutto è accaduto in pochi minuti: il detenuto italiano, durante l’ora d’aria, approfittando dei livelli minimi di sicurezza per la consistente carenza di poliziotti, ha scavalcato i muri del cortile passeggi (compresa la rete metallica che era rotta) e si è incamminato nell’intercinta. Si è quindi nascosto dentro un piccolo casotto in attesa del momento opportuno per scavalcare il muro di cinta.
Uno degli agenti si è però accorto che mancava un detenuto rispetto a quelli contati all’inizio dell’ora d’aria e ha dato subito l’allarme; le immediate ricerche hanno permesso di bloccare l’uomo. Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, «questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere. La situazione penitenziaria è sempre più incandescente come confermano drammaticamente i gravi episodi accaduti nelle ultime ore nelle carceri italiane; i continui tentativi di evasione e le evasioni vere e proprie».

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“Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa”

19 agosto 2011
Genova – Non è rientrata in carcere dopo un permesso premio ma è stata subito rintracciata dalla polizia penitenziaria che ha letteralmente setacciato la città e l’ha `pizzicata´ in centro. È successo nel carcere di Genova Pontedecimo e ne dà notizia Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe e commissario straordinario della Liguria.
«È solo grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria del carcere di Genova Pontedecimo che è stato sventato oggi il tentativo di evasione di una detenuta italiana di circa 50 anni, in carcere per spaccio di stupefacenti – scrive Martinelli -. La donna non era rientrata in carcere dopo aver fruito di permesso: gli agenti hanno allora iniziato a setacciare la città e l’hanno individuata e fermata in via Gramsci, a Genova. Bravissimi i colleghi che, pur lavorando sotto organico e in condizioni difficili, l’hanno rintracciata e riaccompagnata in carcere. Una importante attività, da mettere in evidenza, tanto che il Sappe chiederà all’Amministrazione penitenziaria di Roma una adeguata ricompensa per il personale di polizia che è intervenuto. Ma questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere».
Sembrano essersi perse le tracce, invece, del detenuto romeno evaso il 10 agosto scorso dopo aver ottenuto un analogo permesso.

… e come disse Clint Eastwood in “Fuga da Alcatraz”:
” Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa “

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Non rientra dopo un permesso “premio”

10 agosto 2011
Genova – Sarebbe dovuto rientrare stamani dopo un permesso premio nel carcere di Genova Pontedecimo, invece non si e’ presentato. E’ evaso cosi’ un giovane detenuto romeno dalla casa circondariale genovese. A suo carico e’ stata diffusa una nota di ricerca. L’evasione per il segretario generale aggiunto del Sappe (il sindacato autonomo di polizia penitenziaria) Roberto Martinelli in questo caso “Rientra purtroppo tra gli eventi critici che possono accadere – ha commentato – Sarebbe dovuto rientrare questa mattina in via Coni Zugna, ma non si e’ presentato. Questo non deve certo inficiare l’istituto della concessione di permessi ai detenuti, anche perche’ gli episodi di evasione sono minimi, ma e’ evidente che c’e’ sempre qualcuno che se ne approfitta: nel 2010 sono state complessivamente 15 le evasioni dalle carceri italiane, 38 i mancati rientri, come in questo caso, dopo aver fruito di permessi premio e 12 dalla semiliberta’”. Martinelli sottolinea come proprio oggi il Sappe abbia sollecitato un incontro con il neo ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma per mettere trovare soluzioni alle criticita’ penitenziarie. “L’allarmante dato di 67mila detenuti che sovraffollano le carceri italiane, la cui capienza regolamentare e’ pari a poco piu’ di 44mila posti – dice il sindacalista della Penitenziaria – impone l’adozione di provvedimenti urgenti, come pure ha chiesto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giorni scorsi. Non si dimentichi che oltre il 40 per cento dei detenuti e’ imputato, quindi in attesa di giudizio. Noi ci appelliamo ai ministri dell’Interno Maroni e della Giustizia Palma perche’ riprendano dai cassetti in cui inspiegabilmente e’ stato riposto da sinistre mani maldestre quello schema di decreto interministeriale finalizzato a disciplinare il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia Penitenziaria all’interno degli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe) nel contesto di un maggiore ricorso alle misure alternative alla detenzione.” “Per molti mesi – conclude Martinelli – abbiamo discusso con l’Amministrazione penitenziaria la bozza del decreto interministeriale Giustizia-Interno, ma inspiegabilmente quel decreto si e’ arenato in chissa’ quali meandri pur potendo costituire un importante tassello nell’ottica di una riforma organica del sistema penitenziario e giudiziario italiano”.

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Ennesima evasione ed il Sappe piange

8 luglio 2008
Imperia – Ennesima evasione (la quarta e dalla solita finestra) dal carcere di Imperia. Protagonista un giovane detenuto straniero che stava scontando una condanna a dieci anni di reclusione. La denuncia arriva dal Sappe. il sindacato autonomo e maggioritario della polizia penitenziaria. “La polizia penitenziaria è ormai allo stremo e nessuno pare che interessi tale condizione – denuncia il Sappe – c’è un disinteresse generale. Poi c’è il fatto eclatante ma nessuno si chiede perché e successo e se si poteva evitare. Basta dare sempre la colpa al collega di turno reo di fare il suo dovere senza mezzi e solo con stress causato da un super aggravio di lavoro”. La proposta “ironica” del Sappe è quella di richiedere “se il caso, lo stato di calamità. È impensabile quello che in Liguria sta accadendo nelle carceri”. Un detenuto straniero è riuscito con estrema abilità a fuggire dal carcere di Imperia, usando come via di fuga la stessa finestra usata già in una precedente evasione. Prosegui la lettura »

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