Archivio per la categoria Evasioni dagli Opg

Evade dall’Opg, ma viene catturato

17 luglio 2011
Reggio Emilia – La carenza di personale tra gli agenti di polizia penitenziaria acuisce ogni giorno di più il problema del sovraffollamento. E non mancano gli episodi che accrescono l’allarme. L’ultimo, soltanto qualche giorno fa, con l’evasione di un ricoverato dell’Opg, poi rintracciato e fermato nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo, ricoverato all’Opg, nei giorni scorsi era stato trasferito al Santa Maria Nuova per alcuni accertamenti medici.
Nessun piantone davanti alla sua stanza, nessun agente di scorta. E non per negligenza, ma per assoluta carenza di personale. Così, al pomeriggio l’uomo si alza dal letto, si veste, esce dalla stanza, lascia l’ospedale. Nessuno lo ferma. Ad accorgersi della sua scomparsa gli infermieri e il personale dell’ospedale cittadino, che danno immediatamente l’allarme.
Alcuni agenti della polizia penitenziaria, avvertiti dell’evasione rientrano in servizio salgono su un’auto che arriva (in prestito) dal dipartimento di polizia penitenziaria di Bologna e si mettono alla ricerca dell’evaso. Che verrà rintracciato poco dopo nei pressi della stazione ferroviaria. “La situazione – dice Michele Malorni, segretario del sindacato Sappe – in questi ultimi mesi è ulteriormente peggiorata, la carenza di personale si fa sempre più pesante. Mancano gli agenti per le traduzioni”.

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Evaso dall’Opg di Aversa

16 giugno 2010
opg-aversaNapoli – Evaso dall’ospedale psichiatrico, catturato vicino casa. È accaduto nel napoletano, dove i carabinieri a Sant’Antimo, in via Solimene, hanno individuato e arrestato Massimo R., 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, residente in quella strada. L’uomo era detenuto nel reparto psichiatria di Aversa dopo un episodio autolesionistico, ed è ritenuto l’autore dell’omicidio di Vittorio Ronga, un affiliato 56enne al clan camorristico dei Puca ucciso il 10 agosto dello scorso anno. L’uomo era riuscito a eludere la vigilanza del personale della polizia penitenziaria evadendo dalla finestra del bagno. Durante la fuga, aveva rapinato una Ford Fiesta a una donna, una 26enne di Marano, e si era dileguato in direzione del capoluogo campano. Nelle concitate fasi dell’arresto, ha opposto resistenza sferrando calci, pugni e testate contro i militari dell’Arma, tanto che un maresciallo e un appuntato hanno riportato contusioni guaribili in 5 e 7 giorni. La vettura rapinata è stata trovata parcheggiata nelle vicinanze.

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