Articoli con tag lavoro

Meglio provarci..

01 aprile 2011
Vicenza – Mercoledì è stato sventato a Vicenza un tentativo di evasione di un detenuto magrebino che si è allontanato dall’area corsi esterni. Il detenuto è stato trovato sul muletto della cooperativa (mentre tentava di accenderlo). La struttura sfiora le 400 unità ed è nata per 150 detenuti.

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Detenuto modello con un piano perfetto

22 settembre 2009
Pescara – È difficile che si sia nascosto a Pescara, ma potrebbe anche non essere così lontano. La polizia sta provando a stringere il cerchio sul marocchino evaso due mattine fa dal San Donato con un colpo a sorpresa, approfittando dell’assenza di una sorveglianza e soprattutto dell’incondizionata fiducia guadagnata con lunghi mesi di buona condotta. Proprio facendo leva sul provvedimento che gli consentiva di uscire dal carcere alle 8 del mattino e di rientrare alle 20, il detenuto evaso ha dato vita a una fuga premeditata da chissà quanto tempo.
Non è un caso che appena un’ora e mezza prima il 29enne extracomunitario – che stava scontando una condanna per detenzione di droga – abbia ricevuto la visita di due persone, che si sono intrattenute a parlare con lui nella sala colloqui per un quarto d’ora senza neppure sfruttare appieno l’ora consentita dal regolamento penitenziario. Probabilmente, è l’ipotesi degli investigatori, un faccia a faccia per pianificare gli ultimi dettagli di una fuga già preparata. Sabato mattina, l’evaso era stato incaricato di pulire l’area tra la cinta muraria del San Donato e un’altra recinzione esterna, la cosiddetta intercinta.
Il salto verso la libertà non superava il metro e mezzo di altezza. Un gioco da ragazzi per il giovane marocchino scavalcare il muretto e allontanarsi senza dare nell’occhio, quasi certamente a bordo di una macchina che lo stava attendendo all’esterno. Prosegui la lettura »

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Una rete da scavalcare

22 agosto 2009
Monza (Mi) – Dopo le recentissime evasioni di Bologna e Voghera, si deve registrare l’ennesima beffa. Un altro detenuto, infatti, è evaso nella giornata di ieri dalla Casa Circondariale di Monza. “Tre evasioni in pochi giorni sono davvero troppe da digerire in silenzio” afferma Angelo Urso, componente della Segreteria Nazionale della Uil Pa, dando notizia anche dell’aggressione a un agente penitenziario da parte di un detenuto nel carcere di Como. “Il detenuto evaso – riferisce il sindacato – a Monza è un extracomunitario con fine pena 2012, condannato per rapina: lavorante addetto al trasporto dell’immondizia, l’uomo ha eluso la sorveglianza di un agente mentre si trovava nella zona dell’intercinta e dopo aver scavalcato la rete che delimita l’area si è dato alla fuga”.

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Evade “collaboratore di giustizia”

20 agosto 2009
Voghera (Pv) – “È evaso un detenuto dalla Casa Circondariale di Voghera”, in provincia di Pavia. Lo riferisce, in una nota, la Uil Pa Penitenziari, specificando che si tratta di “un collaboratore di giustizia di 2° fascia, siciliano 54enne con fine pena 2015, detenuto per armi e altro, ammesso ai sensi dell’articolo 21 O.P. al lavoro esterno”.
“Da ciò che sappiamo – dichiara Angelo Urso componente della segreteria nazionale della Uil Pa Penitenziari – pare che il detenuto, ammesso al lavoro esterno nell’area demaniale dell’istituto non ha fatto rientro al termine dell’orario di lavoro. D’altro canto l’insufficienza degli organici della polizia penitenziaria costringe a determinare servizi sotto i livelli minimi di sicurezza”. Il sindacato, “nel rimettere agli Uffici competenti l’accertamento di eventuali responsabilità, non può non affermare come anche questo ennesimo evento critico tiene alta l’attenzione sul mondo penitenziario e sulle difficoltà che ne caratterizzano il periodo”.
“Ogni giorno – aggiunge Urso – il carcere assurge agli onori della cronaca a dimostrazione che gli allarmi lanciati dalla Uil negli ultimi tempi non erano infondati. Aggressioni, evasioni, proteste e rivolte – continua il sindacalista – sono la prova che la politica, senza bandiere e senza colori, deve interessarsi al sistema carcere. Occorre individuare soluzioni utili. L’attuale sovraffollamento con il trend in continua crescita determineranno a breve un grave problema di ordine pubblico e di garanzia della sicurezza sociale”.

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Evade durante permesso-lavoro

8 febbraio 2005
Milano – È evaso lo scorso 16 dicembre, ma la notizia è trapelata solo oggi, proprio il giorno in cui ha compiuto 21 anni, Thomas B., il giovane comasco che, ancora minorenne, uccise il barbiere Vito P. e che per questo era stato condannato a 9 anni di reclusione. Thomas usufruiva di due tipi di benefici: permessi premio e la possibilità di lavorare all’esterno. Nel caso di Thomas si trattava di un lavoro quotidiano in una pasticceria in quanto già all’interno dell’istituto di pena minorile “Beccaria” aveva frequentato un corso di formazione per pasticceri.
L’evasione di Thomas, che risale a quasi due mesi fa, è avvenuta non mentre era in permesso premio, ma mentre lavorava all’esterno. Il giovane ha avuto anche la liberazione anticipata cioè la riduzione di 45 giorni di pena ogni sei mesi per regolare condotta. Da quanto si è saputo il Tribunale dei Minorenni di Milano stava programmando di trasferire Thomas, dopo il compimento dei 21 anni, nel carcere di Bollate, nel reparto apposito “di transito”, creato per chi arriva dall’istituto di pena minorile e deve andare nel carcere per i maggiorenni. “È un peccato perché Tomas era sulla via del recupero. Credo che sia stata determinante la paura del ragazzo dell’imminente trasferimento dall’istituto minorile Beccaria al carcere per adulti”. Così commenta Giovanni Ingrascì, procuratore della Repubblica per i minori di Milano, il mancato rientro di Thomas B. L’omicidio di Vito P. avvenne il 18 agosto 2001 nel suo negozio di Ponte Chiasso, a opera di due giovani. Thomas fu condannato in secondo grado a nove anni e mezzo di reclusione, il suo complice maggiorenne a 15 anni, con lievi sconti rispetto al primo grado con rito abbreviato.

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