Articoli con tag feriti

Cie – Fuga da Trapani

9 settembre 2012
Trapani – Verso le tre di notte, tra venerdì e sabato, una trentina di reclusi ha tentato la fuga dal Cie di Trapani, dopo aver segato le sbarre della struttura. Solo uno ce l’ha fatta a scappare: gli altri sono stati ripresi e picchiati con violenza dalla polizia. I compagni di cella di un recluso, arrivato da poco da Lampedusa e con la testa aperta dalle manganellate, hanno dovuto protestare per ore affinché il ferito fosse portato in ospedale e ricucito. Da tempo i reclusi denunciano le condizioni di vita tremende in un centro particolarmente sovraffollato a causa dei recenti sbarchi, e raccontano con orgoglio che i tentativi di fuga, grandi o piccoli, sono praticamente quotidiani, e che non si fermeranno.

Tratto da Macerie

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Cie – Rivolta e tentata fuga a Pozzallo

3 settembre 2012
Pozzallo – «Tunisini in rivolta al centro di accoglienza di Pozzallo. Quindici arresti
Quindici extracomunitari sono stati arrestati dopo la rivolta di sabato al centro di prima accoglienza di Pozzallo. Sono tutti tunisini. Li hanno tratti in arresto Squadra Mobile di Ragusa unitamente ai Carabinieri di Modica e alla Guardia di Modica e Pozzallo, in stretta sinergia con la Procura di Modica diretta dal Procuratore […]. Sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso le forze dell’ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per servizio di ordine pubblico e che nell’esercizio delle loro funzioni cercavano di impedire che ciò accadesse, in quanto, in concorso tra loro, nel tentativo di darsi alla fuga dal centro, dove si trovavano ospitati dopo il loro sbarco, avvenuto il 31 agosto scorso a Lampedusa e trasferiti a Pozzallo, procuravano lesioni personali a un Carabiniere (giudicato guaribile in 10 giorni, e tre poliziotti (guariranno in 10, 3 e 2 giorni). Nella circostanza gli extracomunitari hanno devastato la struttura distruggendo il pavimento in parquet, divelto le staffe in alluminio dell’intelaiatura del parquet utilizzandole quali armi improprie nei confronti dei tutori dell’ordine intervenuti, sfondato le porte vetrate prospicienti l’area esterna recintata del CPSA, divelto muri e porte con le predette staffe metalliche, per procurarsi la fuga, ed utilizzando corpi contundenti scagliandoli contro le forze dell’ordine che prontamente avevano fronteggiato la rivolta riuscendo ad allontanare gli extracomunitari i quali, al fine di riuscire nel loro intento, lanciavano contro l’anzidetto personale tutto il materiale che riuscivano a prelevare. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le Case Circondariali di Modica, Ragusa, Caltagirone e Siracusa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Gaetano Scollo.»

Tratto da Macerie

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Cie- Evasione di massa

28 maggio 2012
Trapani, Milo – Ancora un’evasione di massa dal Cie di Trapani Milo, la terza dell’anno – per quanto ne sappiamo – dopo quella di febbraio e le due di aprile. In attesa di racconti più dettagliati o di conferme ufficiali, riportiamo quello che ci hanno raccontato alcuni degli evasi. Nella notte tra domenica e lunedì, dopo aver tagliato le prime reti, i reclusi hanno dato vita ad una sommossa. Il copione è sempre più o meno lo stesso, con decine di uomini che cercano di scappare e travolgono tutto quello che si trovano davanti. Questa volta ne hanno fatto le spese diversi poliziotti feriti, di cui uno abbastanza seriamente, e un’auto della polizia, pesantemente danneggiata. Alla fine sembra che almeno sessanta siano di nuovo liberi.

Tratto da Macerie

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Cie- Evasione..a sprangate!

22 maggio 2012
Modena – Nella tarda serata di ieri e nella notte, si è verificata un’evasione violenta di gruppo al Centro identificazione ed espulsione di Modena. 26 clandestini sono riusciti a fuggire malmenando con delle spranghe improvvisate i militari che erano di guardia. Tre i militari contusi. Metà degli stranieri che si erano allontanati sono stati ripresi e riaccompagnati al Cie. Sull’accaduto interviene il consigliere comunale del Pd Maurizio Dori: «Due uomini della Guardia di Finanza e un militare dell’Esercito presi a sprangate (uno dei finanzieri ha avuto punti di sutura al capo) una ventina di internati fuggiti, alcuni dei quali ripresi, poche ore dopo. Ancora episodi di violenza al Cie, il Centro di identificazione ed espulsione di via La Marmora. Una ventina di giovani uomini hanno usato l’intelaiatura del letto per trasformarla in oggetti contundenti e hanno affrontato così armati gli uomini di guardia alla struttura. E’ un episodio gravissimo, la vita di chi è deputato al controllo del Cie è stata messa a rischio. Questi uomini, tra l’altro, eseguono i loro compiti senza essere armati. Hanno cercato di riportare la situazione sotto controllo, ma sono stati malmenati con violenza. Così proprio non va…

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Cie- Rivolta ed un tentativo di evasione a Gradisca

20 maggio 2012
Gradisca – Clandestini “globetrotter”, anzi, “Italytrotter”, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia: tanto paga Pantalone. E nuovi disordini al Cie di Gradisca d’Isonzo. Inizia sotto i migliori auspici il ripopolamento dell’ex caserma Polonio, dopo mesi di calma piatta. Dalle analoghe strutture di Trapani e Caltanissetta sono arrivati venerdì mattina con un charter altri 47 immigrati, in prevalenza provenienti dal Maghreb, che hanno rimpolpato lo sparuto manipolo di trattenuti (26 in tutto nella zona rossa fino a giovedì).
I sindacati di polizia lanciano l’allarme: urgono rinforzi per la vigilanza, per scongiurare altre sommosse e danneggiamenti della struttura, come già successe nel febbraio del 2011. «Serve – puntualizza il segretario provinciale del Sap Angelo Obit – una squadra aggiuntiva della mobile di dieci uomini per turno. Gli operatori della Connecting people a contatto con gli immigrati sono, oltretutto, solo due». Giornata di fuoco al Cie, quella di giovedì scorso. Il clima si è infiammato già di primo mattino. Un trattenuto ha tentato la fuga arrampicandosi sul tetto, inseguito da un poliziotto. L’evasione è stata sventata, ma l’agente, mentre cercava di acchiappare il fuggitivo, è scivolato, facendosi male a un ginocchio e finendo, così al pronto soccorso: cinque giorni di prognosi. Prosegui la lettura »

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Cie- In due riescono a scappare

29 aprile 2012
Trapani –  A Trapani-Milo, un gruppo di reclusi ha provato a scappare – seguendo il buon esempio degli evasi della settimana e del mese scorsi. Purtroppo, solo in due questa volta ci sono riusciti. Tutti gli altri sono stati ripresi prima che riuscissero a scavalcare l’ultima recinzione, e due sono stati pestati sonoramente dalle guardie.

Tratto da Macerie

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Cie- Rivolta ed evasione

23 aprile 2012
Bologna – Nuova rivolta domenica pomeriggio al Cie. Dalle 17 e per un paio d’ore una quarantina di ospiti del Centro identificazione ed espulsione di via Mattei, tutti uomini, hanno cercato di scappare coprendo a turno i compagni, tirando sassi contro le forze dell’ordine e dando fuoco a materassi e sacchi della spazzatura. Alla fine due – un presunto marocchino di 32 anni e un libico di 25 – sono riusciti a scavalcare le inferriate e allontanarsi, lasciando all’interno alcuni feriti tra i militari e gli stranieri venuti in contatto. A riferirlo è la polizia, intervenuta insieme ai vigili del fuoco.

Tratto da Macerie

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Cie- Tentativo di fuga a Bari

27 agosto 2011
Bari – Nella notte di ieri, c’è stato un tentativo di fuga dal Cie di Bari Palese. Putroppo nessuno ce l’ha fatta, perchè la polizia è intervenuta in tempo riuscendo a fermare anche gli unici due ragazzi che erano riusciti a scavalcare una rete. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, assieme ad altri due ragazzi rimasti feriti nella fuga. Non stupisce quindi che di fronte a un evasione fallita gli uomini di Maroni, fieri del loro sporco lavoro, abbiano prontamente diramato dei comunicati stampa per raccontare la loro versione dei fatti.

«Immigrati: 30 extracomunitari tentano fuga da Cie Bari, 2 feriti
Bari, 27 agosto – Tentativo di fuga da parte di 30 cittadini extracomunitari stamane nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese. Verso le 5 agenti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire perché gli immigrati erano saliti sul tetto della struttura con l’intento di calarsi e di fuggire. I poliziotti sono riusciti a farli desistere. Alcuni degli immigrati sono rientrati rapidamente nei moduli. Quattro tunisini, invece, sono riusciti a scavalcare la prima recinzione: due di loro sono stati subito fermati in quanto si sono infortunati nella caduta mentre altri due sono stati bloccati. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale ‘San Paolo’. La situazione all’interno della struttura è tornata rapidamente alla normalità. I 4 più esagitati sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due agenti sono stati trasportati all’ospedale ‘San Paolo’ per le cure del caso. I sanitari li hanno dichiarati guaribili in 5 giorni.»

Tratto da Macerie

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Cie- Chi la dura la vince!

24 agosto 2011
Milo (Tr) – Succede ogni notte. Il copione è sempre lo stesso. I reclusi si lanciano in massa contro i cancelli della gabbia, la polizia carica, e nel caos che ne segue, i più agili tentano la fuga scavalcando le recinzioni di ferro e il muro di cinta. A due mesi dalla sua inaugurazione, il centro di identificazione e espulsione (Cie) di Milo, a Trapani, continua a essere teatro di proteste e tentate evasioni. L’ultima volta è accaduto lunedì scorso, 22 agosto 2011, intorno all’una di notte. Due detenuti tunisini sono riusciti a arrivare fino all’ultima recinzione e a buttarsi dall’altra parte del muro di cinta. Mentre nella gabbia le forze dell’ordine in tenuta antisommossa tentavano di raffreddare gli animi sparando l’acqua dell’idrante sui rivoltosi. Dei due fuggitivi però, soltanto uno sarebbe riuscito a dileguarsi, mentre l’altro sarebbe rimasto bloccato sotto il muro con una gamba fratturata, prontamente ripreso dalle forze dell’ordine, medicato e riportato al Cie. Due giorni fa era successa la stessa cosa. Con la differenza che a fuggire c’erano riusciti in cinque. La rivolta e la fuga sempre più spesso sembrano le uniche vie d’uscita rimaste ai reclusi, in un Cie, quello di Milo, dove la tensione con le forze dell’ordine è sempre più alta.
Ne sanno qualcosa i reclusi che cinque giorni fa si sono visti sparare addosso nel cortile della sezione un candelotto di gas lacrimogeno, durante l’ennesima rivolta. La polizia aveva già impiegato una volta i lacrimogeni per reprimere una sommossa nel Cie di Santa Maria Capua Vetere, a Caserta, lo scorso 8 giugno. L’operazione però si rivelò come un clamoroso boomerang, visto che i candelotti sparati finirono per incendiare la tendopoli del Cie, che da allora è stato chiuso e posto sotto sequestro dalla magistratura. Prosegui la lettura »

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Cie- Giornata “calda” a Torino

20 agosto 2011
Torino – ore 3.24 am – In questo momento è in corso una sommossa nel Cie di Torino in corso Brunelleschi
Intorno all’una di notte i reclusi del Cie di Torino hanno iniziato una sommossa. La situazione è confusa e in evoluzione: di sicuro sono stati bruciati alcuni materassi in diverse aree del Centro e ci sono almeno due feriti a terra. A quanto pare si tratta di un ragazzo che si è tagliato e di un altro che ha tentato di impiccarsi. Nonostante le forti proteste dei loro compagni di cella la polizia rifiuta di far entrare le ambulanze nel Centro. Intanto il cortile si è riempito di polizia e militari armati di caschi e maganelli, ma le guardie non sono ancora entrate nelle gabbie.

Verso le 4.30 la protesta volge al termine dopo l’intervento dell’antisommossa nei cortili delle sezioni; i due ragazzi dell’area bianca il cui mancato soccorso aveva scatenato la prtoesta alla fine vengono portati in ospedale, ma del primo non si sa in quali condizioni in quanto pareva particolarmente grave perchè ha fatto la corda (nessuno dimentica la morte di Fatih nel 2008) la protesta, avvenuta per lo più nelle aree bianca e viola, a quanto pare è stata sedata anche con la minaccia dei cani e con l’uso di spray urticante da parte dei poliziotti nel contempo sempre intorno alle 4,30 due ragazzi sono stati prelevati dall’area viola per il rimpatrio in Tunisia

ore 12.30 – Rappresaglia per la sommossa di ieri: un recluso dell’area bianca riferisce che i due ragazzi che si sono fatti male ieri non sono stati condotti in ospedale ma nelle celle d’isolamento, qui privati dei vestiti e bagnati con acqua (idranti?)
Questa mattina la croce rossa ha detto ai reclusi dell’area bianca che non verrà loro portato da mangiare nè da bere
Ieri un detenuto moldavo dell’area blu è stato scarcerato dopo la non proroga del trattenimento oltre i sei mesi

Tratto da Indymedia Piemonte

I giornali parlano anche di un tentativo di evasione e, come al solito, descrivono la notizia raccontando menzogne!

20 agosto 2011
Torino – Intorno all’una di questa notte un centinaio di extracomunitari hanno inscenato una protesta al Centro di Identificazione ed espulsione di Torino: due hanno simulato un malore mentre altri hanno tentato di evadere dai cancelli. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia che, dopo circa un’ora, hanno riportato la situazione alla calma. Durante la protesta, senza feriti, e’ stato danneggiato il locale della mensa nell’area Bianca della struttura. A quanto si apprende sarebbero stati anche bruciati alcuni materassi e rotti diversi vetri. E poco prima delle 21, riferiscono le forze dell’ordine, un gruppo di giovani appartenenti ai centri sociali, tutti identificati, aveva esploso alcuni petardi e lanciato all’interno del Cie di corso Brunelleschi palline da tennis contenenti volantini.

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Cie- Evasione e 20mila euro di danni

18 agosto 2011
Modena – Due sommosse in due giorni. Tre reclusi in fuga, ventimila euro di danni, e un numero imprecisato di contusi tra i rivoltosi e le forze dell’ordine. Questo il bilancio delle ultime 48 ore al centro di identificazione e espulsione di Modena, in via La Marmora. La tecnica ormai è rodata e ha portato nei mesi scorsi a rocambolesche fughe dal Cie emiliano. Non più sui tetti a piccoli gruppi, ma in massa contro la cancellata principale della gabbia. Per tornare in libertà i reclusi sono disposti a scontrarsi con i loro carcerieri, a maggior ragione con la nuova legge che ha esteso da 6 a 18 mesi il limite del trattenimento nei Cie. A differenza delle notizie allarmiste diffuse dall’ente gestore, la Misericordia di Modena, a tentare il tutto per tutto non sono scafati galeotti, ma piuttosto ragazzini partiti all’avventura e ritrovatisi dopo Lampedusa con la prospettiva di farsi 18 mesi in gabbia senza aver commesso reati, oppure italiani tra virgolette, ovvero quarantenni e cinquantenni che nel nostro paese ci vivono da una vita e che qui hanno casa, famiglia e qualche volta pure i figli, ma che hanno i documenti scaduti. La questura di Modena comunque non sembra stare a guardare e sta organizzando il rinforzo del personale di guardia della struttura, probabilmente con un reparto mobile della polizia di Bologna. Intanto dal Cie, dove a differenza di tutti gli altri Cie d’Italia i detenuti non possono usare i cellulare, è comunque trapelata la notizia dei pestaggi avvenuti in seguito alle due rivolte.

Tratto da FortressEurope

Un breve ma interessante passaggio di un articolo sulla Misericordia:

12 luglio 2011
La manovra del governo lacrime e sangue mette in crisi anche chi lavora sulle ambulanze: l’unica società che aumenta il personale in Emilia Romagna è quella presieduta dal fratello del sottosegretario alla presidenza del consiglio
Infatti, nessun volontario di servizio civile per la Croce Blu e per l’Admo di Modena, ma ben dieci per la confraternita della Misericordia presieduta da Daniele Giovanardi, fratello del più noto Carlo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Questi i risultati della nuova assegnazione di volontari per enti ed associazioni che ne hanno fatto richiesta al Comune di Modena tra il 2010-2011.

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Cie- Manganellate e occhi pesti

5 giugno 2011
Bologna – Tentativo di evasione ieri sera dal Cie di Bologna. Un gruppo di reclusi ha ammassato dei tavoli contro il muro e ha provato a scavalcare ma le guardie sono subito intervenute per far cambiare loro idea, con i soliti metodi spicci. Manganellate e occhi pesti, come d’abitudine, oltre al getto degli idranti, che è stato puntato non solo contro gli aspiranti evasi, ma anche contro tutti gli altri, fin dentro alle camerate – sui vestiti, le sacche e i materassi. Il resto della nottata è passata al freddo e all’umido, con il solito contorno di richieste di aiuto da parte dei feriti rimaste inascoltate.

Continuate a leggere l’articolo sul sito Macerie.

C’è anche la diretta da Radio Black Out con uno dei reclusi del Cie di Bologna.

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Cie- Fuga e arresti a Gradisca

21 marzo 2011
cie-gradisca-internoGorizia, Gradisca d’Isonzo – Proprio mentre corso Brunelleschi bruciava, anche i reclusi del Centro di Gradisca hanno ricominciato a farsi sentire nonostante siano ammassati nelle sale comuni, per terra, guardati a vista dalla polizia. Non conosciamo la dinamica esatta dei fatti, visto che da quasi un mese ai prigionieri sono vietati i contatti con l’esterno, ma a quanto riportano le agenzie di stampa ieri sera una quindicina di loro è riuscita a sfondare verso il cortile – come era successo giusto due settimane fa – e a tentare la fuga. Sei sono riusciti a dileguarsi, otto invece sono stati arrestati. Con buona pace di Maroni, che ha fatto di tutto perché non venisse più liberato nessuno, e del consorzio Connecting People che sta facendo di tutto per non perdere l’appalto della gestione del Cie, quasiasi siano le condizioni di detenzione dei reclusi.

Leggi alcuni articoli di stampa sull’accaduto. Prosegui la lettura »

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Cie- 150 oltrepassano la recinzione

11 marzo 2011
Christmas Island – Venerdì 11 marzo, 150 persone sono evase dal Centro di trattenimento di Christmas Island, un’isola al largo dell’Indonesia utilizzata come vasta prigione dal governo australiano che ci tiene rinchiuse ogni anno svariate migliaia di richiedenti asilo. Domenica un nuovo gruppo di più di 100 persone sono evase approfittando della recinzione danneggiata del Centro. Le possibilità di lasciare l’isola, e dunque di evadere per davvero, sono sfortunatamente molto poche ma gli evasi, che si sono diretti alcuni verso l’aeroporto, altri verso le spiaggie, manifestano per chiedere la fine di questa attesa interminabile, la libertà.
Questo fine settimana, gli uomini delle forze di polizia e della Serco, una società che gestisce parecchi Centri di trattenimento e prigioni in tutto il mondo, sono stati sguinzagliati sull’isola per far ritornare tutti dentro al Centro, a forza. La notte scorsa sono stati usati i lacrimogeni e già si segnalano dei feriti.

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Cie- Rivolta ed evasioni a Restinco

10 novembre 2009
Brindisi – Quattro arrestati e una decina di extracomunitari fuggiti: è il bilancio della sommossa scoppiata la notte scorsa nel Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, a Brindisi. Una cinquantina i nordafricani che vi ha preso parte, quasi tutti bloccati dalle forze di polizia. Il gruppo di ribelli ha aperto il cancello interno della struttura e, dopo essersi fatto strada con il lancio di sassi e di oggetti contundenti, tra cui un estintore, ha ingaggiato una lotta corpo a corpo con le forze dell’ordine. Una decina gli extracomunitari che è riuscita a fuggire, quattro quelli arrestati con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Si tratta di un marocchino di 30 anni e di tre tunisini di 37, 22 e 33 anni. Tre i militari lievemente feriti.

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