Evasioni

L’evasione è quel pensiero che tiene chi è carcerato avvinghiato alla speranza, alla vita. Qualunque sia stato il motivo della sua carcerazione, la forza per restare in vita viene fuori pensando, sognando di evadere da quel fottutissimo luogo. Si può sopravvivere aspettando di uscire passando dall’ufficio matricola o si può tentar di vivere anche non dormendo la notte ma pensando a come raggiungere la libertà, l’uscita, attraverso la fuga.
Vivi se progetti la fuga ,vivi se quei pensieri si trasformano in tentativi, in prove.

Voglio creare questo blog per me stessa ma in particolare lo sto facendo pensando a tutti gli amici e compagni, anarchici e rivoluzionari, rinchiusi in carcere.

 

—– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —– ° —–

 

– Famose evasioni dal carcere:

Graziano Mesina – ha costruito la sua fama di bandito anche grazie alla spettacolarita’ delle sue evasioni.
La prima risale all’11 maggio 1962, quando Grazianeddu fugge dal treno mentre viene trasferito, con le manette ai polsi, da Sassari a Nuoro.
L’ultima “impresa” e’ del 1992 quando un “viaggetto” senza autorizzazione del magistrato gli costa la revoca della liberta’ condizionale e lo riporta in carcere per scontare l’ergastolo.

Raffaele Cutolo – nel 1978 si rende protagonista di una fuga spettacolare: con l’aiuto di alcuni complici fa esplodere un ordigno che apre un varco nel muro di cinta dell’ospedale psichiatrico di Aversa e scappa.

Renato Vallanzasca – La prima volta risale al 1974 quando cerca di andarsene da San Vittore con il vecchio sistema delle lenzuola annodate: fallisce.
Ci riesce nel luglio del 1976 quando esce indisturbato dall’ospedale Bassi.
Altra fuga clamorosa nel luglio del 1987: Vallanzasca scappa dal traghetto nel porto di Genova.

Quattro detenute di Prima Linea – Conclusa l’esperienza Prima Linea, nell’aprile del 1981 Sergio Segio fondò i Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria, che aveva come unico obiettivo la liberazione dei compagni imprigionati e l’attacco alle carceri speciali. In tale situazione rivendicò il 18 settembre dello stesso anno l’omicidio del vicebrigadiere degli agenti di custodia Francesco Rucci. Il 3 gennaio del 1982 Un nucleo armato guidato da Sergio Segio assalta il carcere di Rovigo e libera 4 detenute, Loredana Biancamano, Federica Meroni, Marina Premoli. L’esplosione di una bomba per far crollare una parte del muro di cinta e permettere l’evasione causò la morte accidentale di un passante, Angelo Furlan.

Felice Maniero – giugno 1994 – evasione favorita dall’assalto di un commando armato al carcere di Padova.

Gianluigi Esposito e Andre’ Bellaiche – I due vengono prelevati – siamo nell’87 – da un elicottero che atterra all’interno del carcere romano di Rebibbia.

Horst Fantazzini – ………………..

 

    

 

   ….. TO BE CONTINUED…..