Articoli con tag zoo

Panda tentano di scappare

Dei panda rinchiusi in uno zoo, distraggono l’inserviente entrato nella loro gabbia, aprono la porta e tentano la fuga. Fuga che sicuramente non sarà durata molto. L’istinto alla libertà è in tutti gli esseri viventi, umani e non.

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Un aquila in gabbia

Goldie-1965

1965, Londra – Cosa fa un rapace costretto alla cattività quando la sua gabbia viene aperta per essere pulita? Ovviamente scappa. Nel febbraio del 1965 lo ha fatto Goldie, un’aquila dorata dello zoo di Londra. Nei 12 giorni successivi ha sorvolato Regent’s Park, evitando astutamente qualsiasi tentativo di cattura da parte di poliziotti, veterinari e persino di un giornalista della BBC che si era procurato un richiamo per aquile.
Per giorni oltre 5000 persone hanno affollato il parco per la vedere la fuggiasca che l’11 marzo, spinta dalla fame, si è avventata su un coniglio morto offertole dal suo guardiano. Riportata in gabbia, è fuggita nuovamente 10 mesi dopo, ma solo per 4 giorni.

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172scimmie in fuga dallo zoo

1935, Long Island – È bastato un momento di distrazione, un’asse appoggiata al recinto, e Capone, una scimmia di Rhesus ospite dello zoo di Long Island (New York), ha guidato le sue 172 compagne verso la libertà. I piccoli primati si sono subito diretti verso i boschi non prima di aver invaso i binari della ferrovia e aver fermato un paio di treni di pendolari per alcuni minuti.
Era il 1935 e l’amministrazione dello zoo mise una taglia in denaro e ingressi gratuiti al parco a disposizione di chi avesse riportato uno o più animali vivi. Le cronache dell’epoca non raccontano come andò a finire.

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Dal circo allo zoo

2010, Zurigo – Sabu, un’elefantessa di 26 anni nel giugno 2010 è scappata per ben 2 volte dai recinti del circo Knie. La prima fuga è avvenuta a Zurigo, dove il pachiderma è fuggito per le vie del centro città seminando il panico tra i passanti. Più tranquilla la seconda evasione, avvenuta qualche giorno dopo a Wettingen: Sabu, uscita nottetempo dal suo recinto, si è fermata in un vicino ruscello per concedersi un bagno al chiaro di luna. Riacciuffata, è stata trasferita in uno zoo.

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Un ippopotamo in fuga

29 marzo 2010
Montenegro – Sembrerebbe la trama di un film Disney. Invece la vicenda di Nikica, la femmina d’ippopotamo (Hippopotamus amphibius)  è accaduta davvero. La furbacchiona dall’aria così tranquilla, è in realtà un tipetto intraprendente che un paio di mesi fa ha approfittato delle abbondanti piogge cadute su Plavnica – una cittadina del Montenegro – per fuggire dallo zoo. L’acqua alta presente all’interno del suo recinto le ha permesso di nuotare fino a oltre le sbarre e raggiungere a piedi il centro del villaggio. Per gli abitanti di Plavnica è stata una sorpresa solo a metà: l’ippopotamo, che dopo le piogge ha fatto ritorno allo zoo, non è nuovo a fughe di questo tipo.

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Un orango, artista della fuga

21 gennaio 2010
San Diego – “Amata scimmia, 29 anni, rinomato artista della fuga”. È questo il curioso epitaffio che ha accompagnato nel 2000 la

Ken Allen - 2010

morte di Ken Allen, un orangutan del Borneo nato nel 1971 allo zoo di San Diego. Il primate è diventato famoso in tutto il mondo per le decine di fughe messe in atto per tutti gli anni ‘80 e ‘90. Soprannominato “l’Houdini peloso”, sembra non essersi mai preoccupato più di tanto per il fatto di essere puntualmente riacciuffato dopo ogni evasione. Tanto ci avrebbe riprovato. Dotato di un’intelligenza fuori del comune, Ken Allen ha costretto per anni i dipendenti dello zoo a camuffarsi tra i visitatori per tenerlo d’occhio. Riusciva ad arrampicarsi praticamente dappertutto al punto che le pareti del suo recinto venivano periodicamente testate da free climber professionisti. «Probabilmente la fuga per lui era un gioco e una sfida» spiega a Focus Danilo Mainardi, etologo all’ Università Ca’ Foscari di Venezia. «Orangutan e scimpanzé sono bravissimi a costruire utensili con ciò che trovano e ad utilizzarli per uno scopo preciso».

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Un gorilla in fuga

19 maggio 2007
Rotterdam (Nl) – «E’ scappato il gorilla». Proprio come nella celebre canzone di Fabrizio De Andrè, il gorilla Bokito, un magnifico esemplare di maschio (dominante) di 11 anni e 180 chili, è riuscito venerdì a forzare il recinto della sua area nel bioparco di Rotterdam scatenando il panico tra i visitatori. Nella sua fuga a caccia di libertà Bokito ha ferito diverse persone, almeno quattro, come ha dichiarato un portavoce della polizia. Alla fine è stato catturato in un bar-ristorante all’interno dello zoo olandese, ma c’è voluto un sedativo (sparato peraltro da una distanza di sicurezza) per ridurlo a più miti consigli.
Non è chiaro come il gorilla sia riuscito nell’impresa: Bokito, per evadere, ha dovuto superare il fossato colmo di acqua che circonda la zona che lo ospita. Fatto di per sé notevole, perché i gorilla (almeno in teoria) «non sanno nuotare», come ha riferito un addetto dello zoo.
Una volta evaso Bokito ha attaccato una donna, che sarebbe sta morsa e trascinata per parecchi metri. Le grida di terrore dei visitatori avrebbero innervosito ulteriormente l’animale, che si è scagliato contro altra gente: la tv locale ha riferito di «parecchie persone portate in ospedale», incluso un ferito in condizioni definite «serie».
Lo zoo Diergaarde Blijdorp è stato immediatamente evacuato. Ma le scene di panico, come hanno raccontato i testimoni, sono state «apocalittiche». Prosegui la lettura »

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