Archivio Agosto 2011
Evade dall’ospedale
Scritto da Uhuru in Evasioni dagli ospedali il 30 Agosto 2011
30 agosto 2011
Torino – Era all’ospedale torinese Molinette per un visita medica e ha saputo approfittar di una distrazione delle guardie che lo sorvegliavano per far perdere le proprie tracce. Protagonista della vicenda G.S., 32 anni abitante a Nizza Monferrato (Asti) e noto pregiudicato per reati di rapina e furto. L’uomo era detenuto da qalche mese alle Vallette, dove doveva scontare otto anni di reclusione. Nei giorni scorsi aveva architettato la fuga. Denunciato un malore allo stomaco, tramite il medico della casa di pena, aveva ottenuto il permesso per un controllo ed esami medici presso l’ospedale.
I giornali sono stati informati solo oggi ma in realtà l’uomo è evaso il 13 luglio 2011.
Cie- Tentativo di fuga a Bari
Scritto da Uhuru in Tentativi di evasione il 27 Agosto 2011
27 agosto 2011
Bari – Nella notte di ieri, c’è stato un tentativo di fuga dal Cie di Bari Palese. Putroppo nessuno ce l’ha fatta, perchè la polizia è intervenuta in tempo riuscendo a fermare anche gli unici due ragazzi che erano riusciti a scavalcare una rete. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, assieme ad altri due ragazzi rimasti feriti nella fuga. Non stupisce quindi che di fronte a un evasione fallita gli uomini di Maroni, fieri del loro sporco lavoro, abbiano prontamente diramato dei comunicati stampa per raccontare la loro versione dei fatti.
«Immigrati: 30 extracomunitari tentano fuga da Cie Bari, 2 feriti
Bari, 27 agosto – Tentativo di fuga da parte di 30 cittadini extracomunitari stamane nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese. Verso le 5 agenti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire perché gli immigrati erano saliti sul tetto della struttura con l’intento di calarsi e di fuggire. I poliziotti sono riusciti a farli desistere. Alcuni degli immigrati sono rientrati rapidamente nei moduli. Quattro tunisini, invece, sono riusciti a scavalcare la prima recinzione: due di loro sono stati subito fermati in quanto si sono infortunati nella caduta mentre altri due sono stati bloccati. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale ‘San Paolo’. La situazione all’interno della struttura è tornata rapidamente alla normalità. I 4 più esagitati sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due agenti sono stati trasportati all’ospedale ‘San Paolo’ per le cure del caso. I sanitari li hanno dichiarati guaribili in 5 giorni.»
Tratto da Macerie
Cie- Nuova evasione di massa
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 27 Agosto 2011
27 agosto 2011
Roma – Nuova evasione di massa dal Cie di Roma Ponte Galeria, la terza in tre settimane. Il Centro della capitale, gestito dalla cooperativa Auxilium del gruppo La Cascina, è il più grande in Italia con i suoi oltre 300 posti e sembra diventato un vero e proprio colabrodo. Per anni tutti i reclusi che erano passati dalla struttura avevano detto che da lì era impossibile scappare, ma evidentemente nulla è impossibile. Agli inizi di agosto erano riusciti a scappare in trenta, la scorsa settimana più di venti, ma negli ultimi giorni il Centro si era di nuovo riempito con l’arrivo di uomini e donne sbarcati a Lampedusa nelle scorse settimane. Quella di venerdi sera ha tutta l’aria di essere stata un evasione da record: più di cento reclusi sono riusciti ad evadere e sono finalmente liberi.
Visto che la questura e i mass-media “ufficiali” censurano quasi del tutto l’accaduto, le informazioni sulla fuga provengono dai racconti degli evasi, che però per ovvi motivi preferiscono non rilasciare interviste almeno per qualche giorno. Come le volte precedenti, anche venerdi sera i reclusi delle sezioni maschili hanno deciso di provarci tutti assieme: poco prima di mezzanotte sono saliti sui tetti e hanno scavalcato le prime recinzioni. Poliziotti e militari di guardia, troppo pochi per gestire la situazione, hanno chiesto subito rinforzi perchè fermare duecento persone che scappano non è facile, anche se si è armati di scudi, caschi e manganelli. Qualche fuggitivo è stato bloccato subito fuori dalle mura del Centro, ma dai primi conti sembra che ce l’abbiano fatta in 110. Dietro di loro lasciano un Centro abbastanza danneggiato, mezzo vuoto, e un bel po’ di guardie contuse.
Tratto da Macerie
Cie- Chi la dura la vince!
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 24 Agosto 2011
24 agosto 2011
Milo (Tr) – Succede ogni notte. Il copione è sempre lo stesso. I reclusi si lanciano in massa contro i cancelli della gabbia, la polizia carica, e nel caos che ne segue, i più agili tentano la fuga scavalcando le recinzioni di ferro e il muro di cinta. A due mesi dalla sua inaugurazione, il centro di identificazione e espulsione (Cie) di Milo, a Trapani, continua a essere teatro di proteste e tentate evasioni. L’ultima volta è accaduto lunedì scorso, 22 agosto 2011, intorno all’una di notte. Due detenuti tunisini sono riusciti a arrivare fino all’ultima recinzione e a buttarsi dall’altra parte del muro di cinta. Mentre nella gabbia le forze dell’ordine in tenuta antisommossa tentavano di raffreddare gli animi sparando l’acqua dell’idrante sui rivoltosi. Dei due fuggitivi però, soltanto uno sarebbe riuscito a dileguarsi, mentre l’altro sarebbe rimasto bloccato sotto il muro con una gamba fratturata, prontamente ripreso dalle forze dell’ordine, medicato e riportato al Cie. Due giorni fa era successa la stessa cosa. Con la differenza che a fuggire c’erano riusciti in cinque. La rivolta e la fuga sempre più spesso sembrano le uniche vie d’uscita rimaste ai reclusi, in un Cie, quello di Milo, dove la tensione con le forze dell’ordine è sempre più alta.
Ne sanno qualcosa i reclusi che cinque giorni fa si sono visti sparare addosso nel cortile della sezione un candelotto di gas lacrimogeno, durante l’ennesima rivolta. La polizia aveva già impiegato una volta i lacrimogeni per reprimere una sommossa nel Cie di Santa Maria Capua Vetere, a Caserta, lo scorso 8 giugno. L’operazione però si rivelò come un clamoroso boomerang, visto che i candelotti sparati finirono per incendiare la tendopoli del Cie, che da allora è stato chiuso e posto sotto sequestro dalla magistratura. Prosegui la lettura »
Cpa- In 28 riescono a fuggire
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 23 Agosto 2011
23 agosto 2011
Pozzallo – Dopo le violente proteste degli egiziani del mese scorso, è di nuovo rivolta al centro di prima accoglienza di Pozzallo, a Ragusa, trasformato di fatto da mesi in un centro di identificazione e espulsione. Stavolta però a ribellarsi sono stati i 104 tunisini reclusi nel centro. La sommossa è esplosa intorno alle tre del mattino, la notte tra domenica e lunedì scorso. A incendiare gli animi è stata la voce sempre più insistente di un imminente rimpatrio per tutti. Prima un gruppo di reclusi ha simulato una rissa per una brandina per distrarre l’attenzione del personale di guardia. Dopodiché, armati di ferri e calcinacci, ottenuti smontando i letti e spaccando gli intonaci del muro, una cinquantina di ragazzi si sono lanciati contro la porta principale, fronteggiando compatti le forze dell’ordine. Mentre un secondo gruppo tentava di sfondare l’uscita secondaria del vecchio hangar dove si trovavano reclusi. Un’azione preparata nei minimi dettagli, che ha riportato in libertà 54 tunisini, al prezzo del lieve ferimento di 5 agenti delle forze dell’ordine – 3 poliziotti, 1 carabiniere e 1 finanziere – e di ingenti i danni procurati alla struttura di accoglienza, da mesi utilizzata illegalmente come centro di detenzione. Prosegui la lettura »
Cpa- Disposti a tutto pur di essere liberi
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 23 Agosto 2011
23 agosto 2011
Cagliari – Notte di proteste al centro di prima accoglienza (Cpa) di Cagliari. Per evitare il rimpatrio, intorno alle due di questa mattina, due reclusi algerini hanno bevuto due bustine monodose di shampoo e sono quindi stati ricoverati a seguito degli improvvisi malori accusati, all’ospedale di Cagliari. Durante i controlli medici però sono riusciti a dileguarsi e a fare perdere le loro tracce. Saputo della riuscita del piano, altri tre reclusi hanno ripetuto l’operazione alle quattro del mattino, bevendo anche loro dello shampoo. Ma stavolta le autorità hanno bloccato il ricovero, disponendo che i controlli medici venissero effettuati all’interno della struttura. Al diniego del ricovero, i circa 60 reclusi si sono accalcati sulle porte del centro di accoglienza tentando di sfondarle, ma sono stati respinti dall’intervento delle forze dell’ordine. Si tratta di circa 60 ragazzi tra algerini e tunisini, compresi alcuni minorenni, intercettati su due imbarcazioni al largo di Capo Teulada, a sud di Cagliari, lo scorso 14 agosto e da allora reclusi senza convalida del giudice di pace, dunque di fatto sequestrati dallo Stato italiano, nel centro di prima accoglienza di Cagliari, all’interno dell’area militare dell’aeroporto di Cagliari-Elmas. Al momento sembrerebbe essere tornata la calma nel cpa.
Tratto da FortressEurope
Cie- Giornata “calda” a Torino
Scritto da Uhuru in Tentativi di evasione il 20 Agosto 2011
20 agosto 2011
Torino – ore 3.24 am – In questo momento è in corso una sommossa nel Cie di Torino in corso Brunelleschi
Intorno all’una di notte i reclusi del Cie di Torino hanno iniziato una sommossa. La situazione è confusa e in evoluzione: di sicuro sono stati bruciati alcuni materassi in diverse aree del Centro e ci sono almeno due feriti a terra. A quanto pare si tratta di un ragazzo che si è tagliato e di un altro che ha tentato di impiccarsi. Nonostante le forti proteste dei loro compagni di cella la polizia rifiuta di far entrare le ambulanze nel Centro. Intanto il cortile si è riempito di polizia e militari armati di caschi e maganelli, ma le guardie non sono ancora entrate nelle gabbie.
Verso le 4.30 la protesta volge al termine dopo l’intervento dell’antisommossa nei cortili delle sezioni; i due ragazzi dell’area bianca il cui mancato soccorso aveva scatenato la prtoesta alla fine vengono portati in ospedale, ma del primo non si sa in quali condizioni in quanto pareva particolarmente grave perchè ha fatto la corda (nessuno dimentica la morte di Fatih nel 2008) la protesta, avvenuta per lo più nelle aree bianca e viola, a quanto pare è stata sedata anche con la minaccia dei cani e con l’uso di spray urticante da parte dei poliziotti nel contempo sempre intorno alle 4,30 due ragazzi sono stati prelevati dall’area viola per il rimpatrio in Tunisia
ore 12.30 – Rappresaglia per la sommossa di ieri: un recluso dell’area bianca riferisce che i due ragazzi che si sono fatti male ieri non sono stati condotti in ospedale ma nelle celle d’isolamento, qui privati dei vestiti e bagnati con acqua (idranti?)
Questa mattina la croce rossa ha detto ai reclusi dell’area bianca che non verrà loro portato da mangiare nè da bere
Ieri un detenuto moldavo dell’area blu è stato scarcerato dopo la non proroga del trattenimento oltre i sei mesi
Tratto da Indymedia Piemonte
I giornali parlano anche di un tentativo di evasione e, come al solito, descrivono la notizia raccontando menzogne!
20 agosto 2011
Torino – Intorno all’una di questa notte un centinaio di extracomunitari hanno inscenato una protesta al Centro di Identificazione ed espulsione di Torino: due hanno simulato un malore mentre altri hanno tentato di evadere dai cancelli. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia che, dopo circa un’ora, hanno riportato la situazione alla calma. Durante la protesta, senza feriti, e’ stato danneggiato il locale della mensa nell’area Bianca della struttura. A quanto si apprende sarebbero stati anche bruciati alcuni materassi e rotti diversi vetri. E poco prima delle 21, riferiscono le forze dell’ordine, un gruppo di giovani appartenenti ai centri sociali, tutti identificati, aveva esploso alcuni petardi e lanciato all’interno del Cie di corso Brunelleschi palline da tennis contenenti volantini.
“Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa”
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 19 Agosto 2011
19 agosto 2011
Genova – Non è rientrata in carcere dopo un permesso premio ma è stata subito rintracciata dalla polizia penitenziaria che ha letteralmente setacciato la città e l’ha `pizzicata´ in centro. È successo nel carcere di Genova Pontedecimo e ne dà notizia Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe e commissario straordinario della Liguria.
«È solo grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria del carcere di Genova Pontedecimo che è stato sventato oggi il tentativo di evasione di una detenuta italiana di circa 50 anni, in carcere per spaccio di stupefacenti – scrive Martinelli -. La donna non era rientrata in carcere dopo aver fruito di permesso: gli agenti hanno allora iniziato a setacciare la città e l’hanno individuata e fermata in via Gramsci, a Genova. Bravissimi i colleghi che, pur lavorando sotto organico e in condizioni difficili, l’hanno rintracciata e riaccompagnata in carcere. Una importante attività, da mettere in evidenza, tanto che il Sappe chiederà all’Amministrazione penitenziaria di Roma una adeguata ricompensa per il personale di polizia che è intervenuto. Ma questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere».
Sembrano essersi perse le tracce, invece, del detenuto romeno evaso il 10 agosto scorso dopo aver ottenuto un analogo permesso.
… e come disse Clint Eastwood in “Fuga da Alcatraz”:
” Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa “
Cie- Rivolta ed evasione
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 18 Agosto 2011
18 agosto 2011
Pantelleria (Pa) – Ancora rivolta al centro di accoglienza di Pantelleria. Ieri un gruppo di tunisini, reclusi da giorni nella caserma Baroné, ha dato alle fiamme materassi e suppellettili devastando la struttura. Chiedevano la libertà E alla fine della protesta una decina di loro se la sono presa. Soltanto 80 dei 90 tunisini reclusi nella caserma infatti risultavano ancora presenti dopo il rogo. Anche se c’è da aspettarsi che si ripresentino ai cancelli ben presto, visto che da Pantelleria non si va molto lontano. Si tratta di persone accusate di viaggio. Ovvero di ragazzi tunisini arrivati a Pantelleria senza passaporto e da settimane detenuti illegalmente, sin dal loro sbarco a terra. La caserma Baroné infatti non è un carcere, nè un centro di identificazione e espulsione. E la loro privazione della libertà non è stata convalidata da nessun giudice, come invece prevede la legge – e la Costituzione – in questi casi. Sulla questione si è espresso anche il sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona, che ha chiesto la chiusura della caserma perché inagibile. Si tratta della terza rivolta in un mese, dopo le proteste avvenute nello stesso centro a metà luglio e a inizio agosto. Come già era successo nei mesi precedenti anche a Lampedusa.
Tratto da Fortress Europe
Cie- Evasione e 20mila euro di danni
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 18 Agosto 2011
18 agosto 2011
Modena – Due sommosse in due giorni. Tre reclusi in fuga, ventimila euro di danni, e un numero imprecisato di contusi tra i rivoltosi e le forze dell’ordine. Questo il bilancio delle ultime 48 ore al centro di identificazione e espulsione di Modena, in via La Marmora. La tecnica ormai è rodata e ha portato nei mesi scorsi a rocambolesche fughe dal Cie emiliano. Non più sui tetti a piccoli gruppi, ma in massa contro la cancellata principale della gabbia. Per tornare in libertà i reclusi sono disposti a scontrarsi con i loro carcerieri, a maggior ragione con la nuova legge che ha esteso da 6 a 18 mesi il limite del trattenimento nei Cie. A differenza delle notizie allarmiste diffuse dall’ente gestore, la Misericordia di Modena, a tentare il tutto per tutto non sono scafati galeotti, ma piuttosto ragazzini partiti all’avventura e ritrovatisi dopo Lampedusa con la prospettiva di farsi 18 mesi in gabbia senza aver commesso reati, oppure italiani tra virgolette, ovvero quarantenni e cinquantenni che nel nostro paese ci vivono da una vita e che qui hanno casa, famiglia e qualche volta pure i figli, ma che hanno i documenti scaduti. La questura di Modena comunque non sembra stare a guardare e sta organizzando il rinforzo del personale di guardia della struttura, probabilmente con un reparto mobile della polizia di Bologna. Intanto dal Cie, dove a differenza di tutti gli altri Cie d’Italia i detenuti non possono usare i cellulare, è comunque trapelata la notizia dei pestaggi avvenuti in seguito alle due rivolte.
Tratto da FortressEurope
Un breve ma interessante passaggio di un articolo sulla Misericordia:
12 luglio 2011
La manovra del governo lacrime e sangue mette in crisi anche chi lavora sulle ambulanze: l’unica società che aumenta il personale in Emilia Romagna è quella presieduta dal fratello del sottosegretario alla presidenza del consiglio
Infatti, nessun volontario di servizio civile per la Croce Blu e per l’Admo di Modena, ma ben dieci per la confraternita della Misericordia presieduta da Daniele Giovanardi, fratello del più noto Carlo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Questi i risultati della nuova assegnazione di volontari per enti ed associazioni che ne hanno fatto richiesta al Comune di Modena tra il 2010-2011.
Poche ore di libertà
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere, Tentativi di evasione il 13 Agosto 2011
13 agosto 2011
Viterbo – «Nel tardo pomeriggio di venerdì, un detenuto rumeno di 27 anni è fuggito dal carcere di Viterbo ed è stato poi ripreso poco dopo alla stazione ferroviaria della cittá». La denuncia arriva dall’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Come sindacato anche in questo caso possiamo dire di averlo ampiamente previsto», commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
Il detenuto è riuscito a fuggire mentre stava per essere prelevato dalla polizia per essere estradato. Beneduci lega l’evasione alle carenze di organico. «Duecento unitá in meno a Viterbo non sono uno scherzo – afferma- così come non lo sono i 130 agenti in meno a Civitavecchia e i 95 in meno a Roma Regina Coeli.
«Ci chiediamo se i sindaci dei rispettivi Comuni, a partire da Alemanno, si rendano conto, visto che il Governo non sembra farlo, della presenza sul proprio territorio di una vera e propria bomba a orologeria – conclude il sindacalista – in grado di esplodere in ogni momento». «Fortunatamente – conclude il segretario dell’Osapp – il detenuto di Viterbo è stato ripreso alla stazione, senza altre conseguenze ma c’è da chiedersi se possa andare sempre in questo modo».
Situazione esplosiva anche al Cie di Ponte Galeria dove, secondo quanto riporta il sito specializzato Fortress Europe domenica 7 agosto sarebbero fuggiti in 30, facendo perdere le proprie tracce. Lo 30 luglio quattro persone hanno tentato la fuga, ma sono stati ripresi dalla polizia ed una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti con gli agenti. La «rivolta» è durata circa tre ore, da poco prima di mezzanotte fino alle 3. Otto poliziotti sono rimasti feriti, mentre due stanze sono state chiuse perchè dichiarate inagibili.
Non rientra dopo un permesso “premio”
Scritto da Uhuru in Evasioni dal Carcere il 10 Agosto 2011
10 agosto 2011
Genova – Sarebbe dovuto rientrare stamani dopo un permesso premio nel carcere di Genova Pontedecimo, invece non si e’ presentato. E’ evaso cosi’ un giovane detenuto romeno dalla casa circondariale genovese. A suo carico e’ stata diffusa una nota di ricerca. L’evasione per il segretario generale aggiunto del Sappe (il sindacato autonomo di polizia penitenziaria) Roberto Martinelli in questo caso “Rientra purtroppo tra gli eventi critici che possono accadere – ha commentato – Sarebbe dovuto rientrare questa mattina in via Coni Zugna, ma non si e’ presentato. Questo non deve certo inficiare l’istituto della concessione di permessi ai detenuti, anche perche’ gli episodi di evasione sono minimi, ma e’ evidente che c’e’ sempre qualcuno che se ne approfitta: nel 2010 sono state complessivamente 15 le evasioni dalle carceri italiane, 38 i mancati rientri, come in questo caso, dopo aver fruito di permessi premio e 12 dalla semiliberta’”. Martinelli sottolinea come proprio oggi il Sappe abbia sollecitato un incontro con il neo ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma per mettere trovare soluzioni alle criticita’ penitenziarie. “L’allarmante dato di 67mila detenuti che sovraffollano le carceri italiane, la cui capienza regolamentare e’ pari a poco piu’ di 44mila posti – dice il sindacalista della Penitenziaria – impone l’adozione di provvedimenti urgenti, come pure ha chiesto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giorni scorsi. Non si dimentichi che oltre il 40 per cento dei detenuti e’ imputato, quindi in attesa di giudizio. Noi ci appelliamo ai ministri dell’Interno Maroni e della Giustizia Palma perche’ riprendano dai cassetti in cui inspiegabilmente e’ stato riposto da sinistre mani maldestre quello schema di decreto interministeriale finalizzato a disciplinare il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia Penitenziaria all’interno degli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe) nel contesto di un maggiore ricorso alle misure alternative alla detenzione.” “Per molti mesi – conclude Martinelli – abbiamo discusso con l’Amministrazione penitenziaria la bozza del decreto interministeriale Giustizia-Interno, ma inspiegabilmente quel decreto si e’ arenato in chissa’ quali meandri pur potendo costituire un importante tassello nell’ottica di una riforma organica del sistema penitenziario e giudiziario italiano”.
Cie- 15 dinuovo in libertà
Scritto da Uhuru in Evasioni dai C.i.e. il 8 Agosto 2011
8 agosto 2011
Roma – Un gruppo di quindici di immigrati sono fuggiti ieri notte dal Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. Gli extracomunitari hanno scavalcato le mura di recinzione del centro che in passato è stato teatro di rivolte tra gli immigrati. Il gruppo prima di scappare ha provocato danni a varie aree dell`istituto dove è subito scattato l`allarme. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie di polizia. Gli agenti hanno cercato gli immigrati che nel frattempo hanno fatto perdere le loro tracce. Per tutta la notte sono proseguite le indagini per cercare di scoprire dove possano aver trovato riparo. Già il 30 luglio quattro algerini hanno tentato la fuga ma poco dopo sono stati riacciuffati dalla polizia.
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