Poche ore di libertà


13 agosto 2011
Viterbo – «Nel tardo pomeriggio di venerdì, un detenuto rumeno di 27 anni è fuggito dal carcere di Viterbo ed è stato poi ripreso poco dopo alla stazione ferroviaria della cittá». La denuncia arriva dall’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Come sindacato anche in questo caso possiamo dire di averlo ampiamente previsto», commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
Il detenuto è riuscito a fuggire mentre stava per essere prelevato dalla polizia per essere estradato. Beneduci lega l’evasione alle carenze di organico. «Duecento unitá in meno a Viterbo non sono uno scherzo – afferma- così come non lo sono i 130 agenti in meno a Civitavecchia e i 95 in meno a Roma Regina Coeli.
«Ci chiediamo se i sindaci dei rispettivi Comuni, a partire da Alemanno, si rendano conto, visto che il Governo non sembra farlo, della presenza sul proprio territorio di una vera e propria bomba a orologeria – conclude il sindacalista – in grado di esplodere in ogni momento». «Fortunatamente – conclude il segretario dell’Osapp – il detenuto di Viterbo è stato ripreso alla stazione, senza altre conseguenze ma c’è da chiedersi se possa andare sempre in questo modo».

Situazione esplosiva anche al Cie di Ponte Galeria dove, secondo quanto riporta il sito specializzato Fortress Europe domenica 7 agosto sarebbero fuggiti in 30, facendo perdere le proprie tracce. Lo 30 luglio quattro persone hanno tentato la fuga, ma sono stati ripresi dalla polizia ed una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti con gli agenti. La «rivolta» è durata circa tre ore, da poco prima di mezzanotte fino alle 3. Otto poliziotti sono rimasti feriti, mentre due stanze sono state chiuse perchè dichiarate inagibili.

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