Articoli con tag espulsione

Cie- Giornata “calda” a Torino

20 agosto 2011
Torino – ore 3.24 am – In questo momento è in corso una sommossa nel Cie di Torino in corso Brunelleschi
Intorno all’una di notte i reclusi del Cie di Torino hanno iniziato una sommossa. La situazione è confusa e in evoluzione: di sicuro sono stati bruciati alcuni materassi in diverse aree del Centro e ci sono almeno due feriti a terra. A quanto pare si tratta di un ragazzo che si è tagliato e di un altro che ha tentato di impiccarsi. Nonostante le forti proteste dei loro compagni di cella la polizia rifiuta di far entrare le ambulanze nel Centro. Intanto il cortile si è riempito di polizia e militari armati di caschi e maganelli, ma le guardie non sono ancora entrate nelle gabbie.

Verso le 4.30 la protesta volge al termine dopo l’intervento dell’antisommossa nei cortili delle sezioni; i due ragazzi dell’area bianca il cui mancato soccorso aveva scatenato la prtoesta alla fine vengono portati in ospedale, ma del primo non si sa in quali condizioni in quanto pareva particolarmente grave perchè ha fatto la corda (nessuno dimentica la morte di Fatih nel 2008) la protesta, avvenuta per lo più nelle aree bianca e viola, a quanto pare è stata sedata anche con la minaccia dei cani e con l’uso di spray urticante da parte dei poliziotti nel contempo sempre intorno alle 4,30 due ragazzi sono stati prelevati dall’area viola per il rimpatrio in Tunisia

ore 12.30 – Rappresaglia per la sommossa di ieri: un recluso dell’area bianca riferisce che i due ragazzi che si sono fatti male ieri non sono stati condotti in ospedale ma nelle celle d’isolamento, qui privati dei vestiti e bagnati con acqua (idranti?)
Questa mattina la croce rossa ha detto ai reclusi dell’area bianca che non verrà loro portato da mangiare nè da bere
Ieri un detenuto moldavo dell’area blu è stato scarcerato dopo la non proroga del trattenimento oltre i sei mesi

Tratto da Indymedia Piemonte

I giornali parlano anche di un tentativo di evasione e, come al solito, descrivono la notizia raccontando menzogne!

20 agosto 2011
Torino – Intorno all’una di questa notte un centinaio di extracomunitari hanno inscenato una protesta al Centro di Identificazione ed espulsione di Torino: due hanno simulato un malore mentre altri hanno tentato di evadere dai cancelli. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia che, dopo circa un’ora, hanno riportato la situazione alla calma. Durante la protesta, senza feriti, e’ stato danneggiato il locale della mensa nell’area Bianca della struttura. A quanto si apprende sarebbero stati anche bruciati alcuni materassi e rotti diversi vetri. E poco prima delle 21, riferiscono le forze dell’ordine, un gruppo di giovani appartenenti ai centri sociali, tutti identificati, aveva esploso alcuni petardi e lanciato all’interno del Cie di corso Brunelleschi palline da tennis contenenti volantini.

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Poche ore di libertà

13 agosto 2011
Viterbo – «Nel tardo pomeriggio di venerdì, un detenuto rumeno di 27 anni è fuggito dal carcere di Viterbo ed è stato poi ripreso poco dopo alla stazione ferroviaria della cittá». La denuncia arriva dall’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Come sindacato anche in questo caso possiamo dire di averlo ampiamente previsto», commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
Il detenuto è riuscito a fuggire mentre stava per essere prelevato dalla polizia per essere estradato. Beneduci lega l’evasione alle carenze di organico. «Duecento unitá in meno a Viterbo non sono uno scherzo – afferma- così come non lo sono i 130 agenti in meno a Civitavecchia e i 95 in meno a Roma Regina Coeli.
«Ci chiediamo se i sindaci dei rispettivi Comuni, a partire da Alemanno, si rendano conto, visto che il Governo non sembra farlo, della presenza sul proprio territorio di una vera e propria bomba a orologeria – conclude il sindacalista – in grado di esplodere in ogni momento». «Fortunatamente – conclude il segretario dell’Osapp – il detenuto di Viterbo è stato ripreso alla stazione, senza altre conseguenze ma c’è da chiedersi se possa andare sempre in questo modo».

Situazione esplosiva anche al Cie di Ponte Galeria dove, secondo quanto riporta il sito specializzato Fortress Europe domenica 7 agosto sarebbero fuggiti in 30, facendo perdere le proprie tracce. Lo 30 luglio quattro persone hanno tentato la fuga, ma sono stati ripresi dalla polizia ed una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti con gli agenti. La «rivolta» è durata circa tre ore, da poco prima di mezzanotte fino alle 3. Otto poliziotti sono rimasti feriti, mentre due stanze sono state chiuse perchè dichiarate inagibili.

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Cie- Inaugurato il centro di Trapani

20 luglio 2011
Trapani – Inaugurazione con rivolta e evasione. Una ventina dei detenuti – in gran parte tunisini – sono riusciti a fuggire nelle ultime 48 ore dal nuovo centro di identificazione e espulsione di Trapani. Quello aperto in contrada Milo due settimane fa. Tutto sarebbe nato dalle insistenti voci di un imminente rimpatrio collettivo in Tunisia, aggravate dalle notizie di nuovi scontri di piazza a Tunisi e Sidi Bouzid, che rischiano di riportare il paese nel caos. Per protestare contro il rimpatrio forzato, in un padiglione i reclusi hanno tentato il suicidio, alcuni tagliandosi le vene e altri sbattendo la testa contro il muro. Quando le forze dell’ordine si sono concentrate nel padiglione insorto, quelli degli altri padiglioni hanno approfittato del caos e si sono arrampicati sulla gabbia di ferro e poi sul muro di cinta. Ad aver fatto perdere le proprie tracce sarebbero una ventina di reclusi in tutto. Oggi in buona parte hanno anche lasciato la città di Trapani, diretti al nord. Prima di partire però, ci hanno raccontato di altri che non sono riusciti a fuggire e che sarebbero stati pesantemente picchiati a colpi di manganellate da parte delle forze dell’ordine. Si tratta della prima fuga in assoluto dal Cie di Milo, una struttura di massima sicurezza, di cui dall’esterno si vedono soltanto le gabbie gialle di ferro e il muro di cinta in cemento armato. La notizia dell’evasione è confermata anche dal sindacato di polizia Siulp, da mesi in trattativa con il ministero dell’Interno per un aumento dell’organico nella città di Trapani, dove si concentrano ormai tre campi di identificazione e espulsione (Vulpitta, Milo e Chinisia) e il centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Salinagrande. Tutti e quattro gestiti da Connecting People.

Tratto da Fortress Europe

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