Meglio provarci..

01 aprile 2011
Vicenza – Mercoledì è stato sventato a Vicenza un tentativo di evasione di un detenuto magrebino che si è allontanato dall’area corsi esterni. Il detenuto è stato trovato sul muletto della cooperativa (mentre tentava di accenderlo). La struttura sfiora le 400 unità ed è nata per 150 detenuti.

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Cie- Tentata fuga nel Cie di Torino

30 marzo 2011
Torino – Dopo una giornata che ha visto la visita di un funzionario del consolato del Marocco inviato al Centro per mettere un po’ di timbri sui fogli delle doportazioni, una serata di casino. Poco fa (intorno a mezzanotte e un quarto) è partito un tentativo di evasione di massa dal Centro, non sappiamo se fallito o riuscito per lo meno in parte. Ora la polizia sta circondando minacciosa tre delle aree dove sono confinati i reclusi, e i prigionieri stanno protestando rumorosamente.
Aggiornamento ore 1,30. Volanti e moto della polizia pattugliano il perimetro esterno del Centro: segno probabilmente che qualcuno è riuscito superare le reti e che lo stanno cercando.
Aggiornamento 31 marzo, ore 10. Le voci che filtrano da dentro sono contraddittorie: alcuni sostengono che in tre sarebbero riusciti a scavalcare il muro e ad eclissarsi, altri che ci avrebbero provato in cinque ma che nessuno ci sarebbe riuscito. Quello che è sicuro è che questo tentativo di fuga, partito da uno spingi-spingi di una ventina di persone contro le porte delle gabbie, ha fatto riemergere la voglia di libertà che percorre il Centro: ieri sera la polizia, per evitare scontri, ha scelto di non entrare nelle aree e il casino delle porte e delle sbarre sbattute era infernale. «Da adesso non torneremo indietro, non smetteremo di rivoltarci», dicono da dentro.
Ore 19.00. Le voci sugli evasi, da dentro, continuano ad essere nebulose: tre persone nelle gabbie mancano, ma pare che siano stati ripresi dalla polizia fuori dal perimetro. Oggi è stato pure portato via uno dei ragazzi “riconosciuti” ieri dal Console che in questi giorni aveva ingoiato delle batterie per protesta. Intanto, le agenzie di stampa, che non fanno cenno ad evasioni, parlano di un modulo abitativo danneggiato.
Ore 22,30. Piccola vendetta della polizia per i disordini di ieri sera: alle 21,30 la polizia in assetto antisommossa circonda l’area blu e quella rossa, con i cani. È una grossa perquisizione, che dura una mezz’oretta.

Tratto da Macerie

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Piantonato, riesce ad evadere

23 marzo 2011
Roma – Un detenuto di 23 anni in attesa di giudizio per rapina aggravata è evaso questa notte verso le 3.00 dal Policlinico Umberto I di Roma. Il giovane si trovava nell’ospedale dove era ricoverato e piantonato da ieri pomeriggio (in corsia ordinaria destinata ai pazienti comuni) per un problema di vene varicose. Il detenuto (ristretto a Regina Coeli) ha approfittato della momentanea assenza di uno dei due agenti di sorveglianza, recatosi al bagno, per aggredire l’altro agente e guadagnare la fuga.

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Cie- Fuga e arresti a Gradisca

21 marzo 2011
cie-gradisca-internoGorizia, Gradisca d’Isonzo – Proprio mentre corso Brunelleschi bruciava, anche i reclusi del Centro di Gradisca hanno ricominciato a farsi sentire nonostante siano ammassati nelle sale comuni, per terra, guardati a vista dalla polizia. Non conosciamo la dinamica esatta dei fatti, visto che da quasi un mese ai prigionieri sono vietati i contatti con l’esterno, ma a quanto riportano le agenzie di stampa ieri sera una quindicina di loro è riuscita a sfondare verso il cortile – come era successo giusto due settimane fa – e a tentare la fuga. Sei sono riusciti a dileguarsi, otto invece sono stati arrestati. Con buona pace di Maroni, che ha fatto di tutto perché non venisse più liberato nessuno, e del consorzio Connecting People che sta facendo di tutto per non perdere l’appalto della gestione del Cie, quasiasi siano le condizioni di detenzione dei reclusi.

Leggi alcuni articoli di stampa sull’accaduto. Prosegui la lettura »

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Tre in fuga

17 marzo 2011
Voghera (Pv) – Hanno fermato un’automobilista poco dopo la fuga dal carcere di «alta sicurezza» di Voghera (Pavia) i tre albanesi scappati giovedì pomeriggio e l’hanno minacciata perché li facesse salire in auto e si dirigesse verso Milano. È quanto emerge dal racconto che la donna ha reso agli investigatori. Il gruppo giovedì pomeriggio ha segato la recinzione del cortile dove i detenuti passano l’ora d’aria e hanno scavalcato due muri di cinta utilizzando delle lenzuola annodate. Poi una volta in strada si sono diretti verso la periferia. Qui dopo aver fermato la donna prima le hanno chiesto di dirigersi verso Milano. Poi, considerate le resistenze dell’automobilista, l’hanno tirata fuori dall’auto e sono fuggiti con quel mezzo. I tre dovevano scontare condanne più che decennali per rapine, sequestro di persona e droga con fine pena 2024, 2025 e 2033. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia penitenziaria,uno dei tre si rese responsabile anche di un’evasione dal carcere di San Vittore.

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Cie- 150 oltrepassano la recinzione

11 marzo 2011
Christmas Island – Venerdì 11 marzo, 150 persone sono evase dal Centro di trattenimento di Christmas Island, un’isola al largo dell’Indonesia utilizzata come vasta prigione dal governo australiano che ci tiene rinchiuse ogni anno svariate migliaia di richiedenti asilo. Domenica un nuovo gruppo di più di 100 persone sono evase approfittando della recinzione danneggiata del Centro. Le possibilità di lasciare l’isola, e dunque di evadere per davvero, sono sfortunatamente molto poche ma gli evasi, che si sono diretti alcuni verso l’aeroporto, altri verso le spiaggie, manifestano per chiedere la fine di questa attesa interminabile, la libertà.
Questo fine settimana, gli uomini delle forze di polizia e della Serco, una società che gestisce parecchi Centri di trattenimento e prigioni in tutto il mondo, sono stati sguinzagliati sull’isola per far ritornare tutti dentro al Centro, a forza. La notte scorsa sono stati usati i lacrimogeni e già si segnalano dei feriti.

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Al di là del muro

07 marzo 2011
Augusta – Nelle prime ore del pomeriggio di giorno 4 u.s., presso la casa di reclusione di Augusta si è verificato un’eclatante evasione. A evadere dal penitenziario è stato un detenuto di anni 40, lavorante “sconsegnato” della zona esterna al muro di cinta, nei confronti del quale erano previsti controlli saltuari. Appena è scattato l’allarme tutto il personale di polizia penitenziaria, anche libero dal servizio, si è mobilitato alla ricerca dell’evaso ricercandolo su tutto il territorio megarese (soprattutto in aperta campagna), nel siracusano e in svariate zone della città di Catania, ma senza particolari novità sul fuggitivo.

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Cie- Uno ce la fa!

18 febbraio 2011
Restinco – C’è chi dice che a provare ad evadere siano stati una decina, e chi soltanto in cinque. Quello che è sicuro è che almeno uno di loro è riuscito nell’intento ed ora è finalmente libero, mentre i tre arrestati sono stati picchiati dai soldati che li hanno placcati nella fuga.
Il Cie di Restinco è diventato ultimamente il più turbolento d’Italia con sommosse e fughe continue, tanto che addirittura i sindacati di Polizia ne hanno ripetutamente chiesto la chiusura, «prima che ci scappi il morto». In più, da quando hanno cominciato ad arrivare i tunisini sbarcati a Lampedusa il Centro è strapieno, con gente costretta a dormire per terra, e questo non contribuisce a placare gli animi così come non contribuisce a placare gli animi il fatto che le mura del Centro siano fatte di blocchi di tufo: facili da divellere per aprire varchi e buoni da tirare contro gli inseguitori. La libertà sembra a portata di mano, ed è normale che se ne approfitti. Per provare a rompere i legami tra i prigionieri e riprendere il controllo della situazione, la settimana passata l’amministrazione ha ordinato il trasferimento di una trentina di reclusi di Restinco verso il Centro di Bari-Palese e di altrettanti reclusi di Bari verso Restinco. Ma i risultati di questa mossa, come dimostrano i fatti di questa mattina, sono ancora nulli.

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Ladro e gigolò

03 febbraio 2011
Bologna – Alì B. ha infranto più volte il divieto di lasciare la sua abitazione
Ha lasciato diverse volte la sua abitazione e per questo ora è finito in carcere. 30 anni, serbo, era ai domiciliari perché accusato di aver commesso alcune rapine ai danni dei suoi clienti: l’uomo era infatti un gigolò-rapinatore, convinto che i malcapitati clienti non lo avrebbero denunciato per non svelare la frequentazione omosessuale. Invece nel 2008 uno di loro, per due volte rapinato dal serbo, decise di rivolgersi all’Arma consentendo di avviare le indagini che si erano concluse con l’arresto e la successiva condanna del rapinatore.

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Migliaia evadono dal carcere di Wadi Natrun

30 gennaio 2011
Wadi Natrun (Egitto) – Da fonti della sicurezza egiziana si apprende che migliaia di detenuti sono evasi dal  carcere in rivolta di Wadi Natrun a nord del Cairo. Già ieri, fra l’altro, un numero imprecisato di detenuti era evaso del carcere di Khalifa, nei pressi della cittadella del Cairo. Era stato segnalato anche, che otto detenuti sono rimasti uccisi, e 123 feriti, in scontri con la polizia durante un fallito tentativo di evasione dal carcere di Abu Zaabal, a nordest della capitale.  Tra gli evasi da Wadi Natrun ci sono anche molti estremisti islamici .  Lo ha riferito una fonte dei servizi di sicurezza. L’evasione di massa, viene aggiunto, è avvenuta durante la notte dopo una rivolta durante la quale i detenuti – fra cui anche criminali comuni – si sono impossessati di armi delle guardie carcerarie. Il numero degli integralisti islamici evasi viene definito “grande”. Decine di cadaveri giacciono in strada nei pressi di un prigione al Cairo. Lo hanno segnalato fonti della sicurezza.

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Un aquila in gabbia

Goldie-1965

1965, Londra – Cosa fa un rapace costretto alla cattività quando la sua gabbia viene aperta per essere pulita? Ovviamente scappa. Nel febbraio del 1965 lo ha fatto Goldie, un’aquila dorata dello zoo di Londra. Nei 12 giorni successivi ha sorvolato Regent’s Park, evitando astutamente qualsiasi tentativo di cattura da parte di poliziotti, veterinari e persino di un giornalista della BBC che si era procurato un richiamo per aquile.
Per giorni oltre 5000 persone hanno affollato il parco per la vedere la fuggiasca che l’11 marzo, spinta dalla fame, si è avventata su un coniglio morto offertole dal suo guardiano. Riportata in gabbia, è fuggita nuovamente 10 mesi dopo, ma solo per 4 giorni.

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172scimmie in fuga dallo zoo

1935, Long Island – È bastato un momento di distrazione, un’asse appoggiata al recinto, e Capone, una scimmia di Rhesus ospite dello zoo di Long Island (New York), ha guidato le sue 172 compagne verso la libertà. I piccoli primati si sono subito diretti verso i boschi non prima di aver invaso i binari della ferrovia e aver fermato un paio di treni di pendolari per alcuni minuti.
Era il 1935 e l’amministrazione dello zoo mise una taglia in denaro e ingressi gratuiti al parco a disposizione di chi avesse riportato uno o più animali vivi. Le cronache dell’epoca non raccontano come andò a finire.

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1700 evadono dal carcere di Chebba

19 gennaio 2011
Chebba – Sono 1.700 i detenuti evasi dal carcere di Chebba, localita’ sulla costa centrale della Tunisia, secondo quanto riporta la stampa locale. Le guardie carcerarie avrebbero tentato di bloccarli facendo uso delle armi, uccidendo alcuni rivoltosi.
Sempre secondo la stampa, si tratterebbe di detenuti per reati comuni residenti, nella maggior parte, in località vicine.
Molti di loro, proclamandosi innocenti, si sarebbero posti a disposizione dei gruppi di cittadini che hanno costituito ronde e posti di blocco a difesa dei loro villaggi.

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2010- 139 i detenuti evasi in Italia

Nel 2010 ci sono state complessivamente 139 evasioni di detenuti a livello nazionale:

  • 15 da istituti
  • 3 da soggetti ammessi a fruire di permessi di necessità
  • 38 da chi godeva di permessi premio
  • 3 di lavoro all’esterno
  • 12 da semiliberi e
  • 68 gli internati che non sono rientrati dopo avere avuto periodi di licenza.

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Scavalca il muro e fugge via

25 novembre 2010
Pavia – Un ergastolano detenuto a Pavia ha approfittato,mentre si recava nella palestra del carcere, di una scala incustodita lasciata nel cantiere per la costruzione di un nuovo padiglione ed è evaso intorno alle 13:00. Appoggiata la scala al muro di cinta lo ha scavalcato e si e’ allontanato di corsa.

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