Archivio per la categoria Evasioni dal Carcere

“Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa”

19 agosto 2011
Genova – Non è rientrata in carcere dopo un permesso premio ma è stata subito rintracciata dalla polizia penitenziaria che ha letteralmente setacciato la città e l’ha `pizzicata´ in centro. È successo nel carcere di Genova Pontedecimo e ne dà notizia Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe e commissario straordinario della Liguria.
«È solo grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria del carcere di Genova Pontedecimo che è stato sventato oggi il tentativo di evasione di una detenuta italiana di circa 50 anni, in carcere per spaccio di stupefacenti – scrive Martinelli -. La donna non era rientrata in carcere dopo aver fruito di permesso: gli agenti hanno allora iniziato a setacciare la città e l’hanno individuata e fermata in via Gramsci, a Genova. Bravissimi i colleghi che, pur lavorando sotto organico e in condizioni difficili, l’hanno rintracciata e riaccompagnata in carcere. Una importante attività, da mettere in evidenza, tanto che il Sappe chiederà all’Amministrazione penitenziaria di Roma una adeguata ricompensa per il personale di polizia che è intervenuto. Ma questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere».
Sembrano essersi perse le tracce, invece, del detenuto romeno evaso il 10 agosto scorso dopo aver ottenuto un analogo permesso.

… e come disse Clint Eastwood in “Fuga da Alcatraz”:
” Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa “

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Poche ore di libertà

13 agosto 2011
Viterbo – «Nel tardo pomeriggio di venerdì, un detenuto rumeno di 27 anni è fuggito dal carcere di Viterbo ed è stato poi ripreso poco dopo alla stazione ferroviaria della cittá». La denuncia arriva dall’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Come sindacato anche in questo caso possiamo dire di averlo ampiamente previsto», commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
Il detenuto è riuscito a fuggire mentre stava per essere prelevato dalla polizia per essere estradato. Beneduci lega l’evasione alle carenze di organico. «Duecento unitá in meno a Viterbo non sono uno scherzo – afferma- così come non lo sono i 130 agenti in meno a Civitavecchia e i 95 in meno a Roma Regina Coeli.
«Ci chiediamo se i sindaci dei rispettivi Comuni, a partire da Alemanno, si rendano conto, visto che il Governo non sembra farlo, della presenza sul proprio territorio di una vera e propria bomba a orologeria – conclude il sindacalista – in grado di esplodere in ogni momento». «Fortunatamente – conclude il segretario dell’Osapp – il detenuto di Viterbo è stato ripreso alla stazione, senza altre conseguenze ma c’è da chiedersi se possa andare sempre in questo modo».

Situazione esplosiva anche al Cie di Ponte Galeria dove, secondo quanto riporta il sito specializzato Fortress Europe domenica 7 agosto sarebbero fuggiti in 30, facendo perdere le proprie tracce. Lo 30 luglio quattro persone hanno tentato la fuga, ma sono stati ripresi dalla polizia ed una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti con gli agenti. La «rivolta» è durata circa tre ore, da poco prima di mezzanotte fino alle 3. Otto poliziotti sono rimasti feriti, mentre due stanze sono state chiuse perchè dichiarate inagibili.

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Non rientra dopo un permesso “premio”

10 agosto 2011
Genova – Sarebbe dovuto rientrare stamani dopo un permesso premio nel carcere di Genova Pontedecimo, invece non si e’ presentato. E’ evaso cosi’ un giovane detenuto romeno dalla casa circondariale genovese. A suo carico e’ stata diffusa una nota di ricerca. L’evasione per il segretario generale aggiunto del Sappe (il sindacato autonomo di polizia penitenziaria) Roberto Martinelli in questo caso “Rientra purtroppo tra gli eventi critici che possono accadere – ha commentato – Sarebbe dovuto rientrare questa mattina in via Coni Zugna, ma non si e’ presentato. Questo non deve certo inficiare l’istituto della concessione di permessi ai detenuti, anche perche’ gli episodi di evasione sono minimi, ma e’ evidente che c’e’ sempre qualcuno che se ne approfitta: nel 2010 sono state complessivamente 15 le evasioni dalle carceri italiane, 38 i mancati rientri, come in questo caso, dopo aver fruito di permessi premio e 12 dalla semiliberta’”. Martinelli sottolinea come proprio oggi il Sappe abbia sollecitato un incontro con il neo ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma per mettere trovare soluzioni alle criticita’ penitenziarie. “L’allarmante dato di 67mila detenuti che sovraffollano le carceri italiane, la cui capienza regolamentare e’ pari a poco piu’ di 44mila posti – dice il sindacalista della Penitenziaria – impone l’adozione di provvedimenti urgenti, come pure ha chiesto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giorni scorsi. Non si dimentichi che oltre il 40 per cento dei detenuti e’ imputato, quindi in attesa di giudizio. Noi ci appelliamo ai ministri dell’Interno Maroni e della Giustizia Palma perche’ riprendano dai cassetti in cui inspiegabilmente e’ stato riposto da sinistre mani maldestre quello schema di decreto interministeriale finalizzato a disciplinare il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia Penitenziaria all’interno degli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe) nel contesto di un maggiore ricorso alle misure alternative alla detenzione.” “Per molti mesi – conclude Martinelli – abbiamo discusso con l’Amministrazione penitenziaria la bozza del decreto interministeriale Giustizia-Interno, ma inspiegabilmente quel decreto si e’ arenato in chissa’ quali meandri pur potendo costituire un importante tassello nell’ottica di una riforma organica del sistema penitenziario e giudiziario italiano”.

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Una telefonata, un’occasione per evadere!

11 luglio 2011
Texas – Sono riusciti a scappare approfittando della disponibilità dei secondini. Due carcerati, di 28 e 23 anni, sono evasi dal carcere di Huntsville, in Texas. La scena è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza e le immagini sono state diffuse al pubblico. I due detenuti hanno usato uno stratagemma: hanno chiesto di poter telefonare e hanno conversato per una ventina di minuti. Quando le guardie sono rientrate nella saletta per condurre all’apparecchio un altro detenuto, li hanno aggrediti riuscendo a scappare.

Il video mandato in onda dal telegiornale

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Chiudono la guardia nella cella e fuggono

3 luglio 2011
Porrentruy (Ch) – Tre detenuti sono evasi dal carcere a Porrentruy (JU) oggi poco dopo mezzogiorno: hanno rinchiuso il secondino in una cella e sono fuggiti. La polizia cantonale giurassiana, quella francese e le guardie di frontiera stanno dando la caccia ai tre fuggiaschi. I fatti sono avvenuti subito dopo il pranzo: al rientro in cella due detenuti hanno aggredito il secondino che li scortava e l’hanno rinchiuso. Poi hanno liberato una ltro prigioniero. Prima di allontanarsi dal carcere i tre si sono cambiati indossando abiti civili, ha indicato oggi la polizia in una nota. La guardia è riuscita a rompere la finestra della cella e a chiamare aiuto: l’uomo è stato liberato poco dopo da una pattuglia della polizia. È stato immediatamente dato l’allarme generale: alle operazioni di ricerca partecipano tre cani e un elicottero. I tre fuggiaschi erano in detenzione preventiva, uno per rapina e gli altri due per furto con scasso.

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In fuga da Nivelles

12 giugno 2011
Nivelles (B) – Due prigionieri sono scappati questa mattina dalla prigione di Nivelles, durante i colloqui. Hanno minacciato una guardia con dei coltelli improvvisati (fatti con le lamette) e sono riusciti a varcare i cancelli e fuggire. Erano stati condannati per furti con violenza. La guardia non è stata ferita. I secondini hanno interrotto il normale funzionamento, non ci sono più colloqui, i prigionieri sono tutti chiusi nelle loro celle. I secondini hanno annunciato azioni di protesta, nonostante la grande presenza poliziesca, i due restano ancora fuggitivi.

Tratto da Culmine

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Evasione perfetta

27 Maggio 2011
Liegi – Stamattina, un prigioniero, il 28enne Mohamed El Jabbari è scappato dalla prigione di Latin, considerata una prigione di massima sicurezza. Quattro complici dell’ex prigioniero hanno messo una scala sul muro, vi sono saliti e hanno gettato giù una scala di corda. Hanno tenuto lontane le guardie sparando in aria con delle mitragliatrici. Mohamed ha raggiunto la scala di corda, vi è salito ed è scomparso con i suoi complici. Le macchine probabilmente usate per la fuga sono state trovate il giorno dopo, distrutte dal fuoco.
Mohamed era stato condannato ad alcuni anni di prigione per una serie di rapine a mano armata.

Tratto da Culmine

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In visita dalla mamma

18 maggio 2011
Ivrea (To) – Un detenuto del carcere di Ivrea che aveva ottenuto un permesso per visitare la mamma gravemente ammalata, è riuscito a evadere e a far perdere le tracce durante il trasferimento a Milano, dove si trova la donna. E’ successo martedì nel capoluogo lombardo dove l’uomo era stato accompagnato dalla Polizia Penitenziaria. Da quanto si è saputo l’uomo, in carcere per scontare una condanna definita per rapina in scadenza nel 2013, mentre saliva sul furgone, ha strattonato e spinto gli agenti che lo controllavano ed è riuscito a scappare.

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La folle corsa di un 75enne evaso

2 maggio 2011
Pesaro – Ieri, una pattuglia di polizia, a Case Badioli, ha intimato l’alt al conducente di una Y10, G. E. di 75 anni,  che ha la fuga in direzione Pesaro. Gli agenti si sono dati all’inseguimento dell’auto che, per assicurarsi la fuga, ha accelerato, invadendo ripetutamente la corsia opposta di marcia. L’inseguimento è durato circa sei chilometri.
All’altezza di Cattabrighe, l’uomo è finito contro un’altra auto che proveniva in senso opposto. Percorsi ancora 800 metri, l’uomo è stato costretto a fermare l’auto, tentando comunque la fuga a piedi. Dai controlli, è emerso che l’uomo, detenuto di Vasto (CH) , non era rientrato in carcere dopo aver goduto di un permesso premio di una settimana scaduto il 26 aprile; era stato, quindi, denunciato per il reato di evasione e a suo carico pendeva un’ordine di esecuzione per la carcerazione. L’auto su cui viaggiava, inoltre, è risultata rubata, per questo il 75enne è stato denunciato circa una settimana fa a Pescara. L’uomo è stato arrestato.

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In 500 attraverso un tunnel

25 Aprile 2011
[singlepic id=35 w=320 h=240 float=left]Afghanistan, Kandahar – Sono fuggiti attraverso un tunnel lungo centinaia di metri circa 500 prigionieri dal carcere afghano di Kandahar. La galleria è stata scavata per 360 metri, raggiungendo una zona a sud della prigione.
Incertezza sul numero degli evasi. Tra il direttore del penitenziario, il generale Ghulam Dastageer Mayar, e i talebani che hanno rivendicato la fuga è guerra di numeri. Secondo il funzionario i detenuti scappati sono 476, mentre il portavoce dei talebani Yousuf Ahmadi ha dichiarato che hanno abbandonato il carcere in 541, tra questi 106 prigionieri politici, mentre gli altri sono combattenti mujaheddin.

Un’altra fuga nel 2008. La stessa prigione era già stata teatro di una evasione di massa il 13 giugno del 2008. In quell’occasione fu un commando talebano ad attaccare la struttura dall’esterno, consentendo la fuga di un migliaio di prigionieri.

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Una fuga “teatrale”

9 aprile 2011
Bologna – Una fuga da fiction. Un detenuto della Dozza, condannato per duplice omicidio, si è allontanato ieri dall’auditorium di via Azzo Gardino dove si stavano ultimando le prove dello spettacolo teatrale al quale l’uomo stava lavorando (beneficiando dell’articolo 21, quello che permette ai detenuti di essere assegnati a lavori fuori dal carcere per motivi rieducativi).
E’ accaduto intorno alle 14: Giulio S., 39enne, ha lasciato il gruppo dicendo che doveva andare in bagno. Lo spettacolo, tratto dall’antologia di ‘Spoon River’ di De Andrè, iniziava alle 15.45 e il detenuto non si è più presentato. La polizia penitenziaria si è subito messa sulle sue tracce: se fosse tornato entro le dodice ore dall’allontanamento, sarebbe stato passibile solo di sanzioni disciplinari. Oltre le 12 ore scatta il reato di evasione. L’articolo 21 di cui beneficiava il detenuto che si e’ allontanato e’, secondo Giovanni battista Durante, segretario del sindacato autonomo Sappe, ”una misura sicuramente positiva, cosi’ come positive sono tutte le misure diverse dalla detenzione in carcere, quando contribuiscono al recupero del condannato. Purtroppo, in questo caso, il soggetto non si e’ dimostrato meritevole di tale beneficio ed ha approfittato della concessione per dileguarsi e far perdere le proprie tracce”.

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Tre in fuga

17 marzo 2011
Voghera (Pv) – Hanno fermato un’automobilista poco dopo la fuga dal carcere di «alta sicurezza» di Voghera (Pavia) i tre albanesi scappati giovedì pomeriggio e l’hanno minacciata perché li facesse salire in auto e si dirigesse verso Milano. È quanto emerge dal racconto che la donna ha reso agli investigatori. Il gruppo giovedì pomeriggio ha segato la recinzione del cortile dove i detenuti passano l’ora d’aria e hanno scavalcato due muri di cinta utilizzando delle lenzuola annodate. Poi una volta in strada si sono diretti verso la periferia. Qui dopo aver fermato la donna prima le hanno chiesto di dirigersi verso Milano. Poi, considerate le resistenze dell’automobilista, l’hanno tirata fuori dall’auto e sono fuggiti con quel mezzo. I tre dovevano scontare condanne più che decennali per rapine, sequestro di persona e droga con fine pena 2024, 2025 e 2033. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia penitenziaria,uno dei tre si rese responsabile anche di un’evasione dal carcere di San Vittore.

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Al di là del muro

07 marzo 2011
Augusta – Nelle prime ore del pomeriggio di giorno 4 u.s., presso la casa di reclusione di Augusta si è verificato un’eclatante evasione. A evadere dal penitenziario è stato un detenuto di anni 40, lavorante “sconsegnato” della zona esterna al muro di cinta, nei confronti del quale erano previsti controlli saltuari. Appena è scattato l’allarme tutto il personale di polizia penitenziaria, anche libero dal servizio, si è mobilitato alla ricerca dell’evaso ricercandolo su tutto il territorio megarese (soprattutto in aperta campagna), nel siracusano e in svariate zone della città di Catania, ma senza particolari novità sul fuggitivo.

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Migliaia evadono dal carcere di Wadi Natrun

30 gennaio 2011
Wadi Natrun (Egitto) – Da fonti della sicurezza egiziana si apprende che migliaia di detenuti sono evasi dal  carcere in rivolta di Wadi Natrun a nord del Cairo. Già ieri, fra l’altro, un numero imprecisato di detenuti era evaso del carcere di Khalifa, nei pressi della cittadella del Cairo. Era stato segnalato anche, che otto detenuti sono rimasti uccisi, e 123 feriti, in scontri con la polizia durante un fallito tentativo di evasione dal carcere di Abu Zaabal, a nordest della capitale.  Tra gli evasi da Wadi Natrun ci sono anche molti estremisti islamici .  Lo ha riferito una fonte dei servizi di sicurezza. L’evasione di massa, viene aggiunto, è avvenuta durante la notte dopo una rivolta durante la quale i detenuti – fra cui anche criminali comuni – si sono impossessati di armi delle guardie carcerarie. Il numero degli integralisti islamici evasi viene definito “grande”. Decine di cadaveri giacciono in strada nei pressi di un prigione al Cairo. Lo hanno segnalato fonti della sicurezza.

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1700 evadono dal carcere di Chebba

19 gennaio 2011
Chebba – Sono 1.700 i detenuti evasi dal carcere di Chebba, localita’ sulla costa centrale della Tunisia, secondo quanto riporta la stampa locale. Le guardie carcerarie avrebbero tentato di bloccarli facendo uso delle armi, uccidendo alcuni rivoltosi.
Sempre secondo la stampa, si tratterebbe di detenuti per reati comuni residenti, nella maggior parte, in località vicine.
Molti di loro, proclamandosi innocenti, si sarebbero posti a disposizione dei gruppi di cittadini che hanno costituito ronde e posti di blocco a difesa dei loro villaggi.

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