Una fuga “teatrale”


9 aprile 2011
Bologna – Una fuga da fiction. Un detenuto della Dozza, condannato per duplice omicidio, si è allontanato ieri dall’auditorium di via Azzo Gardino dove si stavano ultimando le prove dello spettacolo teatrale al quale l’uomo stava lavorando (beneficiando dell’articolo 21, quello che permette ai detenuti di essere assegnati a lavori fuori dal carcere per motivi rieducativi).
E’ accaduto intorno alle 14: Giulio S., 39enne, ha lasciato il gruppo dicendo che doveva andare in bagno. Lo spettacolo, tratto dall’antologia di ‘Spoon River’ di De Andrè, iniziava alle 15.45 e il detenuto non si è più presentato. La polizia penitenziaria si è subito messa sulle sue tracce: se fosse tornato entro le dodice ore dall’allontanamento, sarebbe stato passibile solo di sanzioni disciplinari. Oltre le 12 ore scatta il reato di evasione. L’articolo 21 di cui beneficiava il detenuto che si e’ allontanato e’, secondo Giovanni battista Durante, segretario del sindacato autonomo Sappe, ”una misura sicuramente positiva, cosi’ come positive sono tutte le misure diverse dalla detenzione in carcere, quando contribuiscono al recupero del condannato. Purtroppo, in questo caso, il soggetto non si e’ dimostrato meritevole di tale beneficio ed ha approfittato della concessione per dileguarsi e far perdere le proprie tracce”.

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