Ennesima evasione ed il Sappe piange


8 luglio 2008
Imperia – Ennesima evasione (la quarta e dalla solita finestra) dal carcere di Imperia. Protagonista un giovane detenuto straniero che stava scontando una condanna a dieci anni di reclusione. La denuncia arriva dal Sappe. il sindacato autonomo e maggioritario della polizia penitenziaria. “La polizia penitenziaria è ormai allo stremo e nessuno pare che interessi tale condizione – denuncia il Sappe – c’è un disinteresse generale. Poi c’è il fatto eclatante ma nessuno si chiede perché e successo e se si poteva evitare. Basta dare sempre la colpa al collega di turno reo di fare il suo dovere senza mezzi e solo con stress causato da un super aggravio di lavoro”. La proposta “ironica” del Sappe è quella di richiedere “se il caso, lo stato di calamità. È impensabile quello che in Liguria sta accadendo nelle carceri”. Un detenuto straniero è riuscito con estrema abilità a fuggire dal carcere di Imperia, usando come via di fuga la stessa finestra usata già in una precedente evasione. Michele Lorenzo segretario regionale del Sappe Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria spiega: “un disastro già preventivato quello di Imperia. L’istituto penitenziario versa in condizioni disastrate, pochissimo personale di Polizia, sotto stress dai turni interminabili, ferie e straordinari ridotti se non negati, aumento vertiginoso della popolazione detenuta. Un cocktail velenoso per la sicurezza dell’istituto. Innumerevoli interventi ha fatto il Sappe per attirare l’attenzione dei vertici dell’amministrazione su Imperia senza nessun risultato”. Il giorno 15 luglio il carcere di Imperia sarà visitato dal Capo del dipartimento Franco Ionta nonché commissario straordinario per le carceri “ma di straordinario ha fatto veramente poco. La sua visita non è tesa a verificare lo stato di disagio in cui versa la Polizia Penitenziaria ma è collegata alle attività dei detenuti. Eviti il capo del Dap di venire ad Imperia – continua Lorenzo – perché lo aspetterà un personale particolarmente arrabbiato e sarà organizzato, non un picchetto in suo onore ma una manifestazione. Ora sicuramente ci sarà l’ennesima inchiesta che dovrà appurare chi è il colpevole, ma nessuna inchiesta sarà fatta per appurare perché è successo”.
La denuncia del Sappe evidenzia che un solo agente deve controllare anche tre o quattro posti di servizio e vigilare su decine e decine di detenuti, quattro evasioni non sono bastate all’amministrazione per adottare interventi straordinari, non serve approntare una moderna sala controllo se non c’è personale che la presidi. A settembre usciranno dalle Scuole del Corpo circa 200 neo agenti,
speriamo che l’Amministrazione assegni ad Imperia un numero sufficiente di personale e che faccia immediatamente rientrare gli
agenti che sono stati inviati a prestare servizio negli istituti del Sud. Imperia ospita ben 125 detenuti a fronte di una capienza di 78,
l’organico della polizia penitenziaria è di 50 unità: un dato che, per il Sappe, evidenzia le difficoltà esistenti.

, , ,

I commenti sono stati disattivati.