Archivio per la categoria Tentativi di evasione

Cie- Tentata evasione

6 settembre 2011
Trapani – Torna a salire la tensione nel Cie di Trapani Milo, gestito dalla cooperativa Insieme del consorzio Connecting People. Dopo le ripetute fughe del mese di agosto, da una settiamana nel Centro regnava una calma apparente. Diverse decine di reclusi erano stati liberati con il classico foglio di via di 7 giorni per far spazio ai nuovi ragazzi appena sbarcati a Lampedusa. Questa sera, intorno alle 23, in tanti hanno di nuovo tentato la fuga: ci sono stati alcuni tafferugli con le guardie, con lanci di bottiglie e pezzi di sedie e tavoli da una parte, e manganellate dall’altra. Non sappiamo ancora se qualcuno sia riuscito a scappare, ma di sicuro la polizia è intervenuta con la forza per fermare in tempo la sommossa. Almeno quindici reclusi, forse riconosciuti grazie alle telecamere di videosorveglianza, sono stati prelevati dalle guardie e portati via dalle sezioni. Nelle prossime ore sapremo se la polizia deciderà di arrestarli o soltanto riempirli di botte per dar loro una lezione.

Aggiornamento 7 settembre – Sembra che ieri sera nessuno sia riuscito a scappare. Per tutta la notte una trentina di reclusi, individuati dalla polizia come i responsabili dei danneggiamenti, sono stati tenuti in uno stanzone di isolamento. Insultati, minacciati e picchiati dalla polizia sono stati riportati prima di pranzo nelle sezioni. A parte i segni delle botte, il loro morale è alto e non hanno nessuna intenzione di smettere di lottare. Hanno chiesto di essere portati in ospedale per farsi medicare, ma i responsabili dell’ufficio immigrazione della Questura si sono opposti. In ospedale invece ci sono andate alcune guardie, per farsi refertare le contusioni della sera prima.

Tratto da Macerie

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Cie- Arrestato dopo tentativo di evasione

5 settembre 2011
Brindisi – «Tenta di favorire maxi fuga dal Cie e minaccia i carabinieri: arrestato
Avrebbe favorito un maxi tentativo di fuga dal Centro di identificazione e espulsione di Brindisi. E di fronte ai carabinieri, intervenuti sul posto per riportare la calma attorno alla struttura, avrebbe persino reagito con violenza, minacciando e inveendo contro il personale dell’Arma.
Una reazione costata le manette. I carabinieri della stazione di Brindisi Casale lo hanno infatti tratto in arresto, in flagranza di reato, per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. In carcere è finito così E.H.N., 26enne, di nazionalità tunisina e ospite presso Centro identificazione e espulsione di Brindisi. Il giovane, durante un tentativo di fuga messo in atto da circa 15 extracomunitari ospiti del Cie, al fine di eludere l’intervento dei militari prontamente intervenuti sul posto, ha tentato, invano, di divincolarsi dagli stessi, minacciandoli di colpirli con una pietra. Il tunisino, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa circondariale di Brindisi.»

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Cie- Tentativo di fuga a Bari

27 agosto 2011
Bari – Nella notte di ieri, c’è stato un tentativo di fuga dal Cie di Bari Palese. Putroppo nessuno ce l’ha fatta, perchè la polizia è intervenuta in tempo riuscendo a fermare anche gli unici due ragazzi che erano riusciti a scavalcare una rete. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, assieme ad altri due ragazzi rimasti feriti nella fuga. Non stupisce quindi che di fronte a un evasione fallita gli uomini di Maroni, fieri del loro sporco lavoro, abbiano prontamente diramato dei comunicati stampa per raccontare la loro versione dei fatti.

«Immigrati: 30 extracomunitari tentano fuga da Cie Bari, 2 feriti
Bari, 27 agosto – Tentativo di fuga da parte di 30 cittadini extracomunitari stamane nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese. Verso le 5 agenti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire perché gli immigrati erano saliti sul tetto della struttura con l’intento di calarsi e di fuggire. I poliziotti sono riusciti a farli desistere. Alcuni degli immigrati sono rientrati rapidamente nei moduli. Quattro tunisini, invece, sono riusciti a scavalcare la prima recinzione: due di loro sono stati subito fermati in quanto si sono infortunati nella caduta mentre altri due sono stati bloccati. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale ‘San Paolo’. La situazione all’interno della struttura è tornata rapidamente alla normalità. I 4 più esagitati sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due agenti sono stati trasportati all’ospedale ‘San Paolo’ per le cure del caso. I sanitari li hanno dichiarati guaribili in 5 giorni.»

Tratto da Macerie

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Cie- Giornata “calda” a Torino

20 agosto 2011
Torino – ore 3.24 am – In questo momento è in corso una sommossa nel Cie di Torino in corso Brunelleschi
Intorno all’una di notte i reclusi del Cie di Torino hanno iniziato una sommossa. La situazione è confusa e in evoluzione: di sicuro sono stati bruciati alcuni materassi in diverse aree del Centro e ci sono almeno due feriti a terra. A quanto pare si tratta di un ragazzo che si è tagliato e di un altro che ha tentato di impiccarsi. Nonostante le forti proteste dei loro compagni di cella la polizia rifiuta di far entrare le ambulanze nel Centro. Intanto il cortile si è riempito di polizia e militari armati di caschi e maganelli, ma le guardie non sono ancora entrate nelle gabbie.

Verso le 4.30 la protesta volge al termine dopo l’intervento dell’antisommossa nei cortili delle sezioni; i due ragazzi dell’area bianca il cui mancato soccorso aveva scatenato la prtoesta alla fine vengono portati in ospedale, ma del primo non si sa in quali condizioni in quanto pareva particolarmente grave perchè ha fatto la corda (nessuno dimentica la morte di Fatih nel 2008) la protesta, avvenuta per lo più nelle aree bianca e viola, a quanto pare è stata sedata anche con la minaccia dei cani e con l’uso di spray urticante da parte dei poliziotti nel contempo sempre intorno alle 4,30 due ragazzi sono stati prelevati dall’area viola per il rimpatrio in Tunisia

ore 12.30 – Rappresaglia per la sommossa di ieri: un recluso dell’area bianca riferisce che i due ragazzi che si sono fatti male ieri non sono stati condotti in ospedale ma nelle celle d’isolamento, qui privati dei vestiti e bagnati con acqua (idranti?)
Questa mattina la croce rossa ha detto ai reclusi dell’area bianca che non verrà loro portato da mangiare nè da bere
Ieri un detenuto moldavo dell’area blu è stato scarcerato dopo la non proroga del trattenimento oltre i sei mesi

Tratto da Indymedia Piemonte

I giornali parlano anche di un tentativo di evasione e, come al solito, descrivono la notizia raccontando menzogne!

20 agosto 2011
Torino – Intorno all’una di questa notte un centinaio di extracomunitari hanno inscenato una protesta al Centro di Identificazione ed espulsione di Torino: due hanno simulato un malore mentre altri hanno tentato di evadere dai cancelli. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia che, dopo circa un’ora, hanno riportato la situazione alla calma. Durante la protesta, senza feriti, e’ stato danneggiato il locale della mensa nell’area Bianca della struttura. A quanto si apprende sarebbero stati anche bruciati alcuni materassi e rotti diversi vetri. E poco prima delle 21, riferiscono le forze dell’ordine, un gruppo di giovani appartenenti ai centri sociali, tutti identificati, aveva esploso alcuni petardi e lanciato all’interno del Cie di corso Brunelleschi palline da tennis contenenti volantini.

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Poche ore di libertà

13 agosto 2011
Viterbo – «Nel tardo pomeriggio di venerdì, un detenuto rumeno di 27 anni è fuggito dal carcere di Viterbo ed è stato poi ripreso poco dopo alla stazione ferroviaria della cittá». La denuncia arriva dall’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Come sindacato anche in questo caso possiamo dire di averlo ampiamente previsto», commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
Il detenuto è riuscito a fuggire mentre stava per essere prelevato dalla polizia per essere estradato. Beneduci lega l’evasione alle carenze di organico. «Duecento unitá in meno a Viterbo non sono uno scherzo – afferma- così come non lo sono i 130 agenti in meno a Civitavecchia e i 95 in meno a Roma Regina Coeli.
«Ci chiediamo se i sindaci dei rispettivi Comuni, a partire da Alemanno, si rendano conto, visto che il Governo non sembra farlo, della presenza sul proprio territorio di una vera e propria bomba a orologeria – conclude il sindacalista – in grado di esplodere in ogni momento». «Fortunatamente – conclude il segretario dell’Osapp – il detenuto di Viterbo è stato ripreso alla stazione, senza altre conseguenze ma c’è da chiedersi se possa andare sempre in questo modo».

Situazione esplosiva anche al Cie di Ponte Galeria dove, secondo quanto riporta il sito specializzato Fortress Europe domenica 7 agosto sarebbero fuggiti in 30, facendo perdere le proprie tracce. Lo 30 luglio quattro persone hanno tentato la fuga, ma sono stati ripresi dalla polizia ed una volta all’interno hanno distrutto alcune stanze, dato fuoco a materassi e coperte e lanciato oggetti con gli agenti. La «rivolta» è durata circa tre ore, da poco prima di mezzanotte fino alle 3. Otto poliziotti sono rimasti feriti, mentre due stanze sono state chiuse perchè dichiarate inagibili.

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Consigli utili

Un video che mostra come aprire le manette con una forcina per capelli.

Se riesci a scappare è perfetto, ma se non riesci a scappare per lo meno hai la soddisfazione di “smerdare” le guardie.
Qualcuno penserà che è una magra soddisfazione… ma la vita è fatta anche di piccole emozioni no??!!

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Cie- Manganellate e occhi pesti

5 giugno 2011
Bologna – Tentativo di evasione ieri sera dal Cie di Bologna. Un gruppo di reclusi ha ammassato dei tavoli contro il muro e ha provato a scavalcare ma le guardie sono subito intervenute per far cambiare loro idea, con i soliti metodi spicci. Manganellate e occhi pesti, come d’abitudine, oltre al getto degli idranti, che è stato puntato non solo contro gli aspiranti evasi, ma anche contro tutti gli altri, fin dentro alle camerate – sui vestiti, le sacche e i materassi. Il resto della nottata è passata al freddo e all’umido, con il solito contorno di richieste di aiuto da parte dei feriti rimaste inascoltate.

Continuate a leggere l’articolo sul sito Macerie.

C’è anche la diretta da Radio Black Out con uno dei reclusi del Cie di Bologna.

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Tentativi repressi

02 giugno 2011
Torino – Non è andata bene martedì notte, 1giugno, a cinque maghrebini “ospiti” dell’area viola, il cui tentativo di evasione con corde di fortuna è stato spento sul nascere dall’intervento immediato delle guardie. Oggi per uno di loro, accusato di essere l’ideatore del piano di fuga, è iniziato l’isolamento. Speriamo in un miglior esito per le prossime imprese: allora questi ricatti non saranno, ancora una volta, serviti a nulla.

Tratto da Macerie

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Cie- Protesta e tentata evasione

23 maggio 2011
Roma – I detenuti nel centro di identificazione e espulsione di Roma, a Ponte Galeria, hanno organizzato oggi una protesta, nel corso della quale cinque di loro hanno tentato la fuga, per poi essere bloccati dalle forze dell’ordine di guardia al centro. La protesta ha avuto luogo nel pomeriggio, quando alcuni dei reclusi sono saliti sui tetti e hanno infuocato lenzuola e coperte. Ed è stato in quel frangente che i cinque hanno tentato di scavalcare la recinzione e fuggire. Uno di loro si sarebbe leggermente ferito.

Tratto da Fortress Europe

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Era quasi fatta!

2 maggio 2011
Bologna – Tentata evasione sventata al carcere della Dozza. Otto detenuti avevano preparato un piano per fuggire ma le guardie penitenziarie si sono accorte che avevano già scavato del cemento intorno alle sbarre della finestra per cui le grate potevano essere tolte e rimesse senza che nessuno se ne accorgesse. Lo ha reso noto il segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, Giovanni Battista Durante. In uno dei consueti controlli – ha spiegato – gli agenti hanno scoperto che gli otto, tutti italiani, ristretti nel primo piano della sezione infermeria, avevano preparato un piano per evadere. Gli agenti si sono accorti che i detenuti avevano scavato il cemento intorno alle inferriate della finestra. ‘’Era tutto pronto – ha riferito il Sappe – per tentare l’evasione: i detenuti, al momento opportuno, avrebbero tolto l’inferriata e con un salto sarebbero usciti dalla cella. Il loro piano pero’ e’ stato scoperto dalla polizia penitenziaria. Gli otto detenuti sono stati denunciati per tentata evasione e l’Amministrazione sta procedendo al loro trasferimento in altre strutture’’. A Bologna, secondo i dati del Sappe, mancano circa 200 agenti di polizia penitenziaria e il sovraffollamento e’ elevatissimo: ci sono circa 1.150 detenuti, a fronte di una capienza di 450 posti.

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Prova a scappare ammanettato

01 maggio 2011
Frosinone – Un detenuto ricoverato presso l’ospedale di Frosinone ha tentato una evasione nella notte di domenica. Il detenuto era stato ricoverato il sabato e il giorno dopo è stato dimesso. Proprio nel momento delle pratiche burocratiche, ammanettato, ha tentato di scappare ma è stato ripreso dagli agenti di Polizia Penitenziaria.

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Meglio provarci..

01 aprile 2011
Vicenza – Mercoledì è stato sventato a Vicenza un tentativo di evasione di un detenuto magrebino che si è allontanato dall’area corsi esterni. Il detenuto è stato trovato sul muletto della cooperativa (mentre tentava di accenderlo). La struttura sfiora le 400 unità ed è nata per 150 detenuti.

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Cie- Tentata fuga nel Cie di Torino

30 marzo 2011
Torino – Dopo una giornata che ha visto la visita di un funzionario del consolato del Marocco inviato al Centro per mettere un po’ di timbri sui fogli delle doportazioni, una serata di casino. Poco fa (intorno a mezzanotte e un quarto) è partito un tentativo di evasione di massa dal Centro, non sappiamo se fallito o riuscito per lo meno in parte. Ora la polizia sta circondando minacciosa tre delle aree dove sono confinati i reclusi, e i prigionieri stanno protestando rumorosamente.
Aggiornamento ore 1,30. Volanti e moto della polizia pattugliano il perimetro esterno del Centro: segno probabilmente che qualcuno è riuscito superare le reti e che lo stanno cercando.
Aggiornamento 31 marzo, ore 10. Le voci che filtrano da dentro sono contraddittorie: alcuni sostengono che in tre sarebbero riusciti a scavalcare il muro e ad eclissarsi, altri che ci avrebbero provato in cinque ma che nessuno ci sarebbe riuscito. Quello che è sicuro è che questo tentativo di fuga, partito da uno spingi-spingi di una ventina di persone contro le porte delle gabbie, ha fatto riemergere la voglia di libertà che percorre il Centro: ieri sera la polizia, per evitare scontri, ha scelto di non entrare nelle aree e il casino delle porte e delle sbarre sbattute era infernale. «Da adesso non torneremo indietro, non smetteremo di rivoltarci», dicono da dentro.
Ore 19.00. Le voci sugli evasi, da dentro, continuano ad essere nebulose: tre persone nelle gabbie mancano, ma pare che siano stati ripresi dalla polizia fuori dal perimetro. Oggi è stato pure portato via uno dei ragazzi “riconosciuti” ieri dal Console che in questi giorni aveva ingoiato delle batterie per protesta. Intanto, le agenzie di stampa, che non fanno cenno ad evasioni, parlano di un modulo abitativo danneggiato.
Ore 22,30. Piccola vendetta della polizia per i disordini di ieri sera: alle 21,30 la polizia in assetto antisommossa circonda l’area blu e quella rossa, con i cani. È una grossa perquisizione, che dura una mezz’oretta.

Tratto da Macerie

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Tentata evasione

30 luglio 2010
Firenze – Oggi alle 14,30 circa un detenuto italiano dopo il colloquio con i familiari (al giardino degli Incontri) ha tentato di evadere dal carcere fiorentino di Sollicciano, camuffandosi tra circa 40 familiari in uscita; è arrivato fino al cancello di ingresso dell’istituto fiorentino dove è stato fermato da uno degli addetti al rilascio colloqui. A darne notizia è Eleuterio Grieco, Segretario Provinciale Uil Pa Penitenziari di Firenze che aggiunge il particolare che a sorvegliare detenuti e parenti vi era un solo agente per circa 90 persone. “Pur apprezzando l’iniziativa” del giardino degli Incontri, “il coordinamento Uil ha più volte denunciato le carenze di sistemi di sorveglianza e di comunicazioni, atteso che manca anche il telefono e la postazione di lavoro per la polizia penitenziaria – prosegue Grieco – Abbiamo suggerito l’istituzione di una sala regia che potesse monitorare tutta l’area, considerato che presso tale area tra detenuti e parenti è possibile anche il contatto fisico. In alternativa almeno la collocazione di un braccialetto elettronico ai detenuti cui è concesso l’accesso al giardino. Come al solito – conclude – è inutile parlare al sordo. E se non fosse stato per l’arguzia del collega ora conteremmo il quinto evaso in quindici giorni”.

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Si toglie le manette e scappa davanti alle telecamere

08 gennaio 2010
New York – Un tentativo di evasione degno di Houdini: lo ha messo in atto Naquan Thompson, 22enne detenuto a Staten Island (New York) con l’accusa di rapina a mano armata.
Mentre veniva trasferito verso il tribunale con altri carcerati in catene, il giovane è riuscito a liberarsi e a scappare, il tutto davanti agli obiettivi delle telecamere. La fuga è durata poco: Thompson è stato riacciuffato poco dopo: correndo si era rotto una caviglia

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