Evade durante permesso-lavoro


8 febbraio 2005
Milano – È evaso lo scorso 16 dicembre, ma la notizia è trapelata solo oggi, proprio il giorno in cui ha compiuto 21 anni, Thomas B., il giovane comasco che, ancora minorenne, uccise il barbiere Vito P. e che per questo era stato condannato a 9 anni di reclusione. Thomas usufruiva di due tipi di benefici: permessi premio e la possibilità di lavorare all’esterno. Nel caso di Thomas si trattava di un lavoro quotidiano in una pasticceria in quanto già all’interno dell’istituto di pena minorile “Beccaria” aveva frequentato un corso di formazione per pasticceri.
L’evasione di Thomas, che risale a quasi due mesi fa, è avvenuta non mentre era in permesso premio, ma mentre lavorava all’esterno. Il giovane ha avuto anche la liberazione anticipata cioè la riduzione di 45 giorni di pena ogni sei mesi per regolare condotta. Da quanto si è saputo il Tribunale dei Minorenni di Milano stava programmando di trasferire Thomas, dopo il compimento dei 21 anni, nel carcere di Bollate, nel reparto apposito “di transito”, creato per chi arriva dall’istituto di pena minorile e deve andare nel carcere per i maggiorenni. “È un peccato perché Tomas era sulla via del recupero. Credo che sia stata determinante la paura del ragazzo dell’imminente trasferimento dall’istituto minorile Beccaria al carcere per adulti”. Così commenta Giovanni Ingrascì, procuratore della Repubblica per i minori di Milano, il mancato rientro di Thomas B. L’omicidio di Vito P. avvenne il 18 agosto 2001 nel suo negozio di Ponte Chiasso, a opera di due giovani. Thomas fu condannato in secondo grado a nove anni e mezzo di reclusione, il suo complice maggiorenne a 15 anni, con lievi sconti rispetto al primo grado con rito abbreviato.

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