Archivio Giugno 2011

Cie- Rivolta e fuga da Trapani

30 giugno 2011
Trapani – Rivolta e fuga di massa dallo pseudoCIE di Trapani Chinisia, uno dei tre aperti d’imperio in quest’ultimo periodo dal governo (gli altri due palazzo S.Gervasio e S.Maria Capua Vetere, quest’ultimo già chiuso per rivolta)
a quanto pare la scintilla è stata la notizia che la moglie di uno dei reclusi era in ospedale per un parto d’urgenza; il marito voleva assolutamente raggiungere la moglie, ne è nata una protesta culminata con la fuga di 53 migranti
Intanto altre centinaia di arrivi a Lampedusa.

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In giro con l’auto del padre

30 giugno 2011
San Polo (Re) – Era agli arresti domiciliari, ma questo non gli impediva di andarsene tranquillamente a spasso con l’auto del padre. Lo hanno scoperto nella mattinata di ieri i carabinieri che, intorno alle 10.30, si sono recati a casa di T.D., un 30enne reggiano abitante a San Polo, trovandola vuota. I militari si sono appostati nei pressi dell’abitazione e, dopo circa un’ora, hanno visto arrivare l’uomo alla guida della macchina del padre. I carabinieri lo hanno immediatamente arrestato. Il 30enne era finito nei guai lo scorso aprile, quando i carabinieri sanpolesi hanno portato a termine una perquisizione nella sua abitazione, nella quale hanno rinvenuto due frigoriferi industriali e un’impastatrice, provento di un furto in un ristorante. L’uomo aveva tentato di sottrarsi maldestramente all’arresto nascondendosi nell’armadio.

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Cie- Rivolta e fuga dal Cie di Modena

27 giugno 2011
Modena – La grande fuga
«Rivolta oggi nel Centro di identificazione ed espulsione di Modena. Una trentina di immigrati, tutti provenienti da Lampedusa, hanno messo in scena una rivolta, riuscendo a scappare. Nella fuga pare che abbiano usato violenza contro cinque militari e una operatrice della Misericordia, scagliando loro addosso anche un estintore. I migranti, rinchiusi da mesi nei Cie dopo essere arrivati in Italia e non inclusi tra quelli con il permesso di soggiorno temporaneo perché arrivati dopo il cinque aprile, sono usciti dal centro sparpagliandosi nella zona. Undici di loro sarebbero stati fermati dalla polizia nelle vicinanze, nei pressi del deposito dell’Atcm, altri sono scappati sui binari verso Verona o si sono nascosti in attesa di poter fuggire lontano. Sull’accaduto è intervenuto il consigliere provinciale del Pdl Luca Ghelfi che condanna l’episodio e auspica che gli immigrati vengano rintracciati. Anna Maria Lombardo, Direttore del Cie, ha spiegato: “Esprimiamo solidarietà ai militari rimasti feriti e alle forze dell’ordine, chiediamo a nostra volta solidarietà per un impegno che diventa sempre più difficile”.»

Tratto da Macerie

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Consigli utili

Un video che mostra come aprire le manette con una forcina per capelli.

Se riesci a scappare è perfetto, ma se non riesci a scappare per lo meno hai la soddisfazione di “smerdare” le guardie.
Qualcuno penserà che è una magra soddisfazione… ma la vita è fatta anche di piccole emozioni no??!!

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Cie- Brindisi a Torino

cie-torino13 giugno 2011
Torino – Nella notte tra domenica e lunedi un recluso tunisino del CIE di Torino è scappato dall’isolamento; la porta della cella non era stata chiusa a chiave e lui ha atteso il momento propizio per scattare via, scavalcare recinzione e muro esterno e raggiungere la libertà
il recluso in questione era reduce da un periodo in carcere e per lui l’espulsione era a quanto pare imminente

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In fuga da Nivelles

12 giugno 2011
Nivelles (B) – Due prigionieri sono scappati questa mattina dalla prigione di Nivelles, durante i colloqui. Hanno minacciato una guardia con dei coltelli improvvisati (fatti con le lamette) e sono riusciti a varcare i cancelli e fuggire. Erano stati condannati per furti con violenza. La guardia non è stata ferita. I secondini hanno interrotto il normale funzionamento, non ci sono più colloqui, i prigionieri sono tutti chiusi nelle loro celle. I secondini hanno annunciato azioni di protesta, nonostante la grande presenza poliziesca, i due restano ancora fuggitivi.

Tratto da Culmine

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Guardie fregate

12 Giugno 2011
Andenne (B) – Namur, Un prigioniero detenuto nella prigione di Andenne è scappato da un ospedale a Namur dove stava sostenendo accertamenti medici. Mentre una guardia stava fumando una sigaretta fuori, il 22enne ha simulato un dolore allo stomaco per farsi togliere le manette e ha fatto finta di andare in bagno. E’ successo tutto molto velocemente. E’ fuggito via, ha rubato una macchina che è stata trovata dopo a Bruxelles. Era stato condannato a 7 anni di prigione per 12 rapine a mano armata. Ha rubato oltre 100.000 euro in buoni pasto ad un impiegato Sodexo*. Il prigioniero aveva già cercato di scappare dal palazzo di giustizia di Namur. La polizia ha rinforzato i controlli ai confini e media e giustizia invocano una migliore protezione dei trasferimenti medici. Comunque “quando un prigioniero vuole scappare, troverà i modi per farlo” ha detto una guardia.

Tratto da Culmine

Per chi ancora non lo sapesse la Sodexo è la schifosa multinazionale che fornisce pasti ai Cie di Milano e Roma quindi.. ancor di più: Grande!! Buon viaggio!!!

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Un centro di riabilitazione in fiamme

10 giugno 2011
Kuala Lumpur, Malesia – Detenuti malesi hanno dato alle fiamme un centro di riabilitazione dalla droga nello stato del sud Johor, in 43 sono fuggiti dopo gli scontri, ha detto venerdì la polizia. Il capo distrettuale della polizia ha detto che i detenuti hanno bruciato un edificio amministrativo, la mensa, il complesso delle visite e nove veicoli e anche motociclette. Giovedì notte dopo la rivolta sono entrati nel complesso del centro. “Stiamo ancora investigando sulle cause della rivolta, ma le prime investigazioni mostrano che 43 detenuti sono scappati durante il caos”. “La polizia è riuscita a catturare 38 dei detenuti mentre gli altri 5 sono ancora fuggitivi.”
E’ stata la seconda rivolta nel centro – dove i detenuti vengono forzatamente mandati dalle autorità – dopo quella del 1999. I centri di detenzione malesiani sono famosi per essere sovraffollati e insicuri. Ad Aprile, 109 immigrati clandestini sono fuggiti da un campo di detenzione nello stato centrale Negeri Sembilan dopo aver bruciato una parte del plesso, mentre a Marzo dello scorso anno, 16 immigrati illegali sono scappati da un centro di detenzione nel maggiore aeroporto internazionale della Malesia.

Tratto da Culmine
Tradotto da SignalFire

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Cie- Manganellate e occhi pesti

5 giugno 2011
Bologna – Tentativo di evasione ieri sera dal Cie di Bologna. Un gruppo di reclusi ha ammassato dei tavoli contro il muro e ha provato a scavalcare ma le guardie sono subito intervenute per far cambiare loro idea, con i soliti metodi spicci. Manganellate e occhi pesti, come d’abitudine, oltre al getto degli idranti, che è stato puntato non solo contro gli aspiranti evasi, ma anche contro tutti gli altri, fin dentro alle camerate – sui vestiti, le sacche e i materassi. Il resto della nottata è passata al freddo e all’umido, con il solito contorno di richieste di aiuto da parte dei feriti rimaste inascoltate.

Continuate a leggere l’articolo sul sito Macerie.

C’è anche la diretta da Radio Black Out con uno dei reclusi del Cie di Bologna.

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Fantazzini “..non sono rientrato..”

“… e nell’89 sono uscito per la prima licenza.

Al momento il mio fine pena era il 2010 con … diciamo nell’89 avevo 21 anni scontati circa e altri 21 da scontare. Ho avuto la mia prima licenza, la prima volta sono rientrato, ho avuto la seconda, la seconda sono rientrato, e le cose, diciamo così, si stavano mettendo a posto, avevo richiesto il lavoro, per l’articolo 21 … non l’articolo 21, la semilibertà proprio queste cose qua. Però quando sono stato in licenza ho trovato dei compagni che erano in carcere con me all’epoca, durante il periodo delle lotte, e in questo periodo, quando ero fuori, erano in semilibertà – di giorno erano fuori, lavoravano, e la sera tornavano in carcere. E mi fecero un’impressione penosa, cioè pensai: “noi che abbiamo passato una vita a cercare di distruggere le carceri, di uscire dalle carceri, ora suoniamo il campanello per entrare”. E ho avuto, come dire, questa crisi personale e ho deciso di non rientrare.

Mi sembrava una contraddizione, dico: “vada come vada, questo, la scelta di essere io a diventare il mio carceriere, non la posso fare”. E non sono rientrato…”

Horst Fantazzini, 1999

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Maledetto infame

Tentativo di evasione,

Un tentativo di evasione, un racconto vero tratto dal libro “IL SOPRAVISSUTO, Cronache di sofferenza” scritto dal folle anarchico (!) Sabatino Catapano

“Dal carcere di Salerno – Intanto pensavo sempre all’evasione e insieme a Pasquale organizzammo il tentativo: cominciammo a procurarci il necessario per fare i due fori che ci avrebbero permesso di divenir uccel di bosco. Eravamo meticolosi nell’esecuzione del lavoro e dovevamo essere molto attenti a non farci scoprire perchè i controlli erano frequenti, almeno tre volte al giorno passavano per la conta, la battitura delle inferriate e la battitura del muro, perchè quella stanza confinava con un vano vuoto dove più facilmente si poteva lavorare per il secondo foro che ci avrebbe permesso di fuggire.
Di buchi riuscimmo a farne uno solo, i controlli dei secondini non scoprirono un bel niente tanto era perfetta l’esecuzione; ci sentivamo in una botte di ferro, sicuri ormai che tutto procedesse per il meglio. Il lavoro si doveva fare di notte attenti all’intervallo tra un controllo e l’altro, che avvenivano sempre negli stessi orari: alle otto di mattina, alle sedici, alle ventiquattro, cioè ad ogni cambio di turno dei secondini i quali molto frequentemente venivano ad osservare dallo spioncino.
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Tentativi repressi

02 giugno 2011
Torino – Non è andata bene martedì notte, 1giugno, a cinque maghrebini “ospiti” dell’area viola, il cui tentativo di evasione con corde di fortuna è stato spento sul nascere dall’intervento immediato delle guardie. Oggi per uno di loro, accusato di essere l’ideatore del piano di fuga, è iniziato l’isolamento. Speriamo in un miglior esito per le prossime imprese: allora questi ricatti non saranno, ancora una volta, serviti a nulla.

Tratto da Macerie

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