Articoli con tag tentata evasione

Tentata evasione

30 luglio 2010
Firenze – Oggi alle 14,30 circa un detenuto italiano dopo il colloquio con i familiari (al giardino degli Incontri) ha tentato di evadere dal carcere fiorentino di Sollicciano, camuffandosi tra circa 40 familiari in uscita; è arrivato fino al cancello di ingresso dell’istituto fiorentino dove è stato fermato da uno degli addetti al rilascio colloqui. A darne notizia è Eleuterio Grieco, Segretario Provinciale Uil Pa Penitenziari di Firenze che aggiunge il particolare che a sorvegliare detenuti e parenti vi era un solo agente per circa 90 persone. “Pur apprezzando l’iniziativa” del giardino degli Incontri, “il coordinamento Uil ha più volte denunciato le carenze di sistemi di sorveglianza e di comunicazioni, atteso che manca anche il telefono e la postazione di lavoro per la polizia penitenziaria – prosegue Grieco – Abbiamo suggerito l’istituzione di una sala regia che potesse monitorare tutta l’area, considerato che presso tale area tra detenuti e parenti è possibile anche il contatto fisico. In alternativa almeno la collocazione di un braccialetto elettronico ai detenuti cui è concesso l’accesso al giardino. Come al solito – conclude – è inutile parlare al sordo. E se non fosse stato per l’arguzia del collega ora conteremmo il quinto evaso in quindici giorni”.

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Si toglie le manette e scappa davanti alle telecamere

08 gennaio 2010
New York – Un tentativo di evasione degno di Houdini: lo ha messo in atto Naquan Thompson, 22enne detenuto a Staten Island (New York) con l’accusa di rapina a mano armata.
Mentre veniva trasferito verso il tribunale con altri carcerati in catene, il giovane è riuscito a liberarsi e a scappare, il tutto davanti agli obiettivi delle telecamere. La fuga è durata poco: Thompson è stato riacciuffato poco dopo: correndo si era rotto una caviglia

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Un gorilla in fuga

19 maggio 2007
Rotterdam (Nl) – «E’ scappato il gorilla». Proprio come nella celebre canzone di Fabrizio De Andrè, il gorilla Bokito, un magnifico esemplare di maschio (dominante) di 11 anni e 180 chili, è riuscito venerdì a forzare il recinto della sua area nel bioparco di Rotterdam scatenando il panico tra i visitatori. Nella sua fuga a caccia di libertà Bokito ha ferito diverse persone, almeno quattro, come ha dichiarato un portavoce della polizia. Alla fine è stato catturato in un bar-ristorante all’interno dello zoo olandese, ma c’è voluto un sedativo (sparato peraltro da una distanza di sicurezza) per ridurlo a più miti consigli.
Non è chiaro come il gorilla sia riuscito nell’impresa: Bokito, per evadere, ha dovuto superare il fossato colmo di acqua che circonda la zona che lo ospita. Fatto di per sé notevole, perché i gorilla (almeno in teoria) «non sanno nuotare», come ha riferito un addetto dello zoo.
Una volta evaso Bokito ha attaccato una donna, che sarebbe sta morsa e trascinata per parecchi metri. Le grida di terrore dei visitatori avrebbero innervosito ulteriormente l’animale, che si è scagliato contro altra gente: la tv locale ha riferito di «parecchie persone portate in ospedale», incluso un ferito in condizioni definite «serie».
Lo zoo Diergaarde Blijdorp è stato immediatamente evacuato. Ma le scene di panico, come hanno raccontato i testimoni, sono state «apocalittiche». Prosegui la lettura »

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Tentata evasione a Regina Coeli

13 aprile 2005
Roma – Il metodo “Fuga da Alcatraz” poteva andare bene per Clint Eastwood ma sembra non sia altrettanto efficace nel carcere romano di Regina Coeli, dove questa mattina gli agenti di polizia penitenziaria hanno sventato la tentata evasione di quattro detenuti. I quattro – due albanesi, un norvegese e un bulgaro – hanno provato a fuggire attraverso un cunicolo scavato nel pavimento la cui apertura – un foro dal diametro di 35 centimetri e profondo 40 – era stata sapientemente nascosta sotto un cartone incollato al pavimento e coperta da uno dei letti. Un po’ come succedeva nel celebre film di Don Siegel, dove però il tunnel verso la libertà partiva dalla parete e dove i quattro erano riusciti nell’impresa. Niente da fare invece per i quattro detenuti di Regina Coeli, reclusi nella sesta sezione del carcere romano, che rimarranno dove stanno e al massimo potranno ottimizzare il tempo dedicandosi alla lettura del “Conte di Montecristo” di Alessandro Dumas. E c’è mancato davvero poco: il cunicolo, per scavare il quale si erano serviti dei fermi metallici delle finestre, era già piuttosto profondo e stava per aprire loro una via verso i cortili interni, da cui sarebbero fuggiti scavalcando il muro di cinta. Mancava “l’ultimo mattone”. Ma dopo la riuscita evasione dal carcere milanese di San Vittore, a Regina Coeli sono scattati dei controlli extra che hanno permesso alle guardie carcerarie di scoprire il tunnel. I quattro aspiranti evasori saranno processati domani per direttissima davanti al giudice monocratico di Roma.

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