Tentata evasione a Regina Coeli


13 aprile 2005
Roma – Il metodo “Fuga da Alcatraz” poteva andare bene per Clint Eastwood ma sembra non sia altrettanto efficace nel carcere romano di Regina Coeli, dove questa mattina gli agenti di polizia penitenziaria hanno sventato la tentata evasione di quattro detenuti. I quattro – due albanesi, un norvegese e un bulgaro – hanno provato a fuggire attraverso un cunicolo scavato nel pavimento la cui apertura – un foro dal diametro di 35 centimetri e profondo 40 – era stata sapientemente nascosta sotto un cartone incollato al pavimento e coperta da uno dei letti. Un po’ come succedeva nel celebre film di Don Siegel, dove però il tunnel verso la libertà partiva dalla parete e dove i quattro erano riusciti nell’impresa. Niente da fare invece per i quattro detenuti di Regina Coeli, reclusi nella sesta sezione del carcere romano, che rimarranno dove stanno e al massimo potranno ottimizzare il tempo dedicandosi alla lettura del “Conte di Montecristo” di Alessandro Dumas. E c’è mancato davvero poco: il cunicolo, per scavare il quale si erano serviti dei fermi metallici delle finestre, era già piuttosto profondo e stava per aprire loro una via verso i cortili interni, da cui sarebbero fuggiti scavalcando il muro di cinta. Mancava “l’ultimo mattone”. Ma dopo la riuscita evasione dal carcere milanese di San Vittore, a Regina Coeli sono scattati dei controlli extra che hanno permesso alle guardie carcerarie di scoprire il tunnel. I quattro aspiranti evasori saranno processati domani per direttissima davanti al giudice monocratico di Roma.

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