Articoli con tag Macerie

Cie- BuonNatale da Torino!

25 dicembre 2011
Torino – È la notte di Natale, e dentro al Centro si riaccende la battaglia che era rimasta sopita da qualche settimana. Intorno all’una di notte, probabilmente in seguito ad un tentativo di fuga, la polizia ha attaccato i reclusi dell’area rossa con gli idranti e ne ha picchiati duramente almeno tre. Non sappiamo al momento quale sia la situazione nelle altre aree. A presto dettagli e aggiornamenti.

Aggiornamento 25 dicembre. Sono le nove e mezza di sera e parte un’evasione di massa. Non si sa quante aree abbia coinvolto, né quanta gente sia riuscita a scavalcare le recinzioni. Dopo un’oretta i reclusi ripresi sembra siano due.

Aggiornamento 26 dicembre.  Iniziano a circolare i primi dettagli della grande evasione di Natale
dal Cie di Torino. Approfittando delle festività natalizie (molti dei militari, poliziotti e crocerossini di stanza al Centro erano alle prese col panettone, e nessun fabbro era intervenuto per riparare le serrature scassate la notte della vigilia) i reclusi di diverse aree sono usciti dalle sezioni e si sono dispersi lungo il perimetro delle recinzioni. Le poche guardie presenti, per paura della massa, si sono rifugiate negli sgabbiotti in attesa di rinforzi. Nel frattempo i reclusi hanno cominciato a scavalcare reti e muri contemporaneamente da ogni lato, sbucando su corso Brunelleschi e su via Mazzarello. Alcuni per scavalcare meglio si sono perfino serviti di una garitta dei militari spostata di peso a ridosso del muro. Almeno un fuggitivo si è ferito nella caduta ed è stato subito catturato. Altri tre sono stati presi all’interno di un capannone nei pressi del Centro, in cui si erano rifugiati. Pare che la loro cattura sia stata favorita dalla segnalazione di un residente e dalla collaborazione attiva dei Vigili del Fuoco. In tutto, avrebbero partecipato all’evasione una sessantina di reclusi. Il numero esatto dei fuggitivi riacciuffati al momento non è noto, mentre quelli che sicuramente ce l’hanno fatta sono almeno una ventina. Questa mattina, la polizia sta effettuando la conta dei reclusi per capire il numero degli evasi. Mentre il primo comunicato ufficiale della Questura parla di 21 evasi, continuano ad emergere altri dettagli sulla fuga di Natale. Innanzitutto, al tentativo di fuga hanno partecipato tutti gli uomini rinchiusi nel centro. Alcuni di loro hanno cercato di aprire le sezioni femminili per far scappare anche le donne, ma purtroppo le serrature hanno resistito agli sforzi. Inoltre, quando la polizia è intervenuta per bloccare i fuggiaschi ha utilizzato anche lacrimogeni e idranti, ma un recluso è riuscito a strapparne uno di mano alle guardie, e ha inondato la guardiola in cui si trovava un militare. Infine, un recluso che cadendo dall’altra parte del muro si è fratturato entrambe le gambe, e che era stato riacciuffato, oggi verrà rilasciato dal Centro con un foglio di via. Pare che però i feriti, per le cadute e anche per le botte delle forze dell’ordine, siano diversi.

Aggiornamento 26 dicembre, ore 16,45. Arriva la vendetta dei militari e dei poliziotti, dopo i fatti della nottata.In questo momento stanno entrando nelle gabbie, con intenzioni minacciose. Non si sa se si tratta di una perquisizione o di un pestaggio.
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Cie- Tentar non nuoce

11 settembre 2011
Torino – Questa mattina c’è stato un nuovo tentativo di evasione, proprio da parte di un gruppo di ragazzi dell’area blu. Approfittando di una distrazione delle guardie sono riusciti a tenere aperta la porta della gabbia per uscire e raggiungere di corsa il cortile centrale. Mentre scavalcavano la seconda recinzione sono stati fermati da militari e carabinieri, che li hanno pestati con calci e manganelli. Due ragazzi – un marocchino e un tunisino – sono stati portati via, e non è ancora chiaro se siano stati arresti o meno. Nelle prossime ore capiremo se la Questura deciderà di far pagare a loro lo smacco della grande fuga di venerdì notte.

Tratto da Macerie

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Cie- Tentata evasione

6 settembre 2011
Trapani – Torna a salire la tensione nel Cie di Trapani Milo, gestito dalla cooperativa Insieme del consorzio Connecting People. Dopo le ripetute fughe del mese di agosto, da una settiamana nel Centro regnava una calma apparente. Diverse decine di reclusi erano stati liberati con il classico foglio di via di 7 giorni per far spazio ai nuovi ragazzi appena sbarcati a Lampedusa. Questa sera, intorno alle 23, in tanti hanno di nuovo tentato la fuga: ci sono stati alcuni tafferugli con le guardie, con lanci di bottiglie e pezzi di sedie e tavoli da una parte, e manganellate dall’altra. Non sappiamo ancora se qualcuno sia riuscito a scappare, ma di sicuro la polizia è intervenuta con la forza per fermare in tempo la sommossa. Almeno quindici reclusi, forse riconosciuti grazie alle telecamere di videosorveglianza, sono stati prelevati dalle guardie e portati via dalle sezioni. Nelle prossime ore sapremo se la polizia deciderà di arrestarli o soltanto riempirli di botte per dar loro una lezione.

Aggiornamento 7 settembre – Sembra che ieri sera nessuno sia riuscito a scappare. Per tutta la notte una trentina di reclusi, individuati dalla polizia come i responsabili dei danneggiamenti, sono stati tenuti in uno stanzone di isolamento. Insultati, minacciati e picchiati dalla polizia sono stati riportati prima di pranzo nelle sezioni. A parte i segni delle botte, il loro morale è alto e non hanno nessuna intenzione di smettere di lottare. Hanno chiesto di essere portati in ospedale per farsi medicare, ma i responsabili dell’ufficio immigrazione della Questura si sono opposti. In ospedale invece ci sono andate alcune guardie, per farsi refertare le contusioni della sera prima.

Tratto da Macerie

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Cie- Tentativo di fuga a Bari

27 agosto 2011
Bari – Nella notte di ieri, c’è stato un tentativo di fuga dal Cie di Bari Palese. Putroppo nessuno ce l’ha fatta, perchè la polizia è intervenuta in tempo riuscendo a fermare anche gli unici due ragazzi che erano riusciti a scavalcare una rete. Sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, assieme ad altri due ragazzi rimasti feriti nella fuga. Non stupisce quindi che di fronte a un evasione fallita gli uomini di Maroni, fieri del loro sporco lavoro, abbiano prontamente diramato dei comunicati stampa per raccontare la loro versione dei fatti.

«Immigrati: 30 extracomunitari tentano fuga da Cie Bari, 2 feriti
Bari, 27 agosto – Tentativo di fuga da parte di 30 cittadini extracomunitari stamane nel Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese. Verso le 5 agenti della Polizia di Stato sono dovuti intervenire perché gli immigrati erano saliti sul tetto della struttura con l’intento di calarsi e di fuggire. I poliziotti sono riusciti a farli desistere. Alcuni degli immigrati sono rientrati rapidamente nei moduli. Quattro tunisini, invece, sono riusciti a scavalcare la prima recinzione: due di loro sono stati subito fermati in quanto si sono infortunati nella caduta mentre altri due sono stati bloccati. I due feriti sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale ‘San Paolo’. La situazione all’interno della struttura è tornata rapidamente alla normalità. I 4 più esagitati sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Due agenti sono stati trasportati all’ospedale ‘San Paolo’ per le cure del caso. I sanitari li hanno dichiarati guaribili in 5 giorni.»

Tratto da Macerie

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Cie- Nuova evasione di massa

27 agosto 2011
Roma – Nuova evasione di massa dal Cie di Roma Ponte Galeria, la terza in tre settimane. Il Centro della capitale, gestito dalla cooperativa Auxilium del gruppo La Cascina, è il più grande in Italia con i suoi oltre 300 posti e sembra diventato un vero e proprio colabrodo. Per anni tutti i reclusi che erano passati dalla struttura avevano detto che da lì era impossibile scappare, ma evidentemente nulla è impossibile. Agli inizi di agosto erano riusciti a scappare in trenta, la scorsa settimana più di venti, ma negli ultimi giorni il Centro si era di nuovo riempito con l’arrivo di uomini e donne sbarcati a Lampedusa nelle scorse settimane. Quella di venerdi sera ha tutta l’aria di essere stata un evasione da record: più di cento reclusi sono riusciti ad evadere e sono finalmente liberi.
Visto che la questura e i mass-media “ufficiali” censurano quasi del tutto l’accaduto, le informazioni sulla fuga provengono dai racconti degli evasi, che però per ovvi motivi preferiscono non rilasciare interviste almeno per qualche giorno. Come le volte precedenti, anche venerdi sera i reclusi delle sezioni maschili hanno deciso di provarci tutti assieme: poco prima di mezzanotte sono saliti sui tetti e hanno scavalcato le prime recinzioni. Poliziotti e militari di guardia, troppo pochi per gestire la situazione, hanno chiesto subito rinforzi perchè fermare duecento persone che scappano non è facile, anche se si è armati di scudi, caschi e manganelli. Qualche fuggitivo è stato bloccato subito fuori dalle mura del Centro, ma dai primi conti sembra che ce l’abbiano fatta in 110. Dietro di loro lasciano un Centro abbastanza danneggiato, mezzo vuoto, e un bel po’ di guardie contuse.

Tratto da Macerie

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Cie- Rivolta e fuga dal Cie di Modena

27 giugno 2011
Modena – La grande fuga
«Rivolta oggi nel Centro di identificazione ed espulsione di Modena. Una trentina di immigrati, tutti provenienti da Lampedusa, hanno messo in scena una rivolta, riuscendo a scappare. Nella fuga pare che abbiano usato violenza contro cinque militari e una operatrice della Misericordia, scagliando loro addosso anche un estintore. I migranti, rinchiusi da mesi nei Cie dopo essere arrivati in Italia e non inclusi tra quelli con il permesso di soggiorno temporaneo perché arrivati dopo il cinque aprile, sono usciti dal centro sparpagliandosi nella zona. Undici di loro sarebbero stati fermati dalla polizia nelle vicinanze, nei pressi del deposito dell’Atcm, altri sono scappati sui binari verso Verona o si sono nascosti in attesa di poter fuggire lontano. Sull’accaduto è intervenuto il consigliere provinciale del Pdl Luca Ghelfi che condanna l’episodio e auspica che gli immigrati vengano rintracciati. Anna Maria Lombardo, Direttore del Cie, ha spiegato: “Esprimiamo solidarietà ai militari rimasti feriti e alle forze dell’ordine, chiediamo a nostra volta solidarietà per un impegno che diventa sempre più difficile”.»

Tratto da Macerie

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Cie- Manganellate e occhi pesti

5 giugno 2011
Bologna – Tentativo di evasione ieri sera dal Cie di Bologna. Un gruppo di reclusi ha ammassato dei tavoli contro il muro e ha provato a scavalcare ma le guardie sono subito intervenute per far cambiare loro idea, con i soliti metodi spicci. Manganellate e occhi pesti, come d’abitudine, oltre al getto degli idranti, che è stato puntato non solo contro gli aspiranti evasi, ma anche contro tutti gli altri, fin dentro alle camerate – sui vestiti, le sacche e i materassi. Il resto della nottata è passata al freddo e all’umido, con il solito contorno di richieste di aiuto da parte dei feriti rimaste inascoltate.

Continuate a leggere l’articolo sul sito Macerie.

C’è anche la diretta da Radio Black Out con uno dei reclusi del Cie di Bologna.

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Tentativi repressi

02 giugno 2011
Torino – Non è andata bene martedì notte, 1giugno, a cinque maghrebini “ospiti” dell’area viola, il cui tentativo di evasione con corde di fortuna è stato spento sul nascere dall’intervento immediato delle guardie. Oggi per uno di loro, accusato di essere l’ideatore del piano di fuga, è iniziato l’isolamento. Speriamo in un miglior esito per le prossime imprese: allora questi ricatti non saranno, ancora una volta, serviti a nulla.

Tratto da Macerie

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Cie- 15 in libertà! Hurria!

21 aprile 2011
Bologna – «Quindici stranieri sono evasi questa notte dal Centro di identificazione ed espulsione di via Mattei a Bologna. La Polizia lo ha scoperto solo dopo averne arrestato altri sette stranieri sorpresi, tra le 3.20 e le 3.30, mentre tentavano di fuggire. Lo rende noto la Questura di Bologna. L’evasione, per quanto e’ stato ricostruito, e’ avvenuta in questo modo: gli extracomunitari sono riusciti a uscire dal fabbricato che ospita il reparto maschile, hanno segato una sbarra di ferro (con alcuni seghetti artigianali che sono stati ritrovati in seguito e sequestrati), si sono aperti un varco e hanno poi scavalcato un’altra recinzione fatta di sbarre. I 15 fuggiti (due marocchini e 13 tunisini, stando a quanto loro stessi avevano dichiarato) sono poi riusciti a superare anche la barriera esterna, gli altri sette invece (si tratta di quattro marocchini e tre tunisini) sono stati fermati prima della recinzione esterna. Quando le forze dell’ordine li hanno raggiunti, e’ nata una colluttazione: due poliziotti e due militari dell’esercito sono rimasti contusi (ognuno dei quattro ha ricevuto dai medici una prognosi di cinque giorni). I sette sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni finalizzate alla resistenza e sono stati portati al carcere della Dozza. Le successive verifiche all’interno del reparto maschile del Cie hanno fatto scoprire che altri 15, prima di questi sette, erano fuggiti. Sono stati inoltre trovati i seghetti artigianali e ora la Polizia fara’ indagini per scoprire come siano arrivati all’interno del Cie, o come siano stati fabbricati. Dalla Questura mandano a dire che, se il personale non fosse intervenuto a fermare i sette intercettati, dopo di loro sarebbero forse potuti evadere altri stranieri ancora.»

Tratto da Macerie

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Cie- Tentata fuga nel Cie di Torino

30 marzo 2011
Torino – Dopo una giornata che ha visto la visita di un funzionario del consolato del Marocco inviato al Centro per mettere un po’ di timbri sui fogli delle doportazioni, una serata di casino. Poco fa (intorno a mezzanotte e un quarto) è partito un tentativo di evasione di massa dal Centro, non sappiamo se fallito o riuscito per lo meno in parte. Ora la polizia sta circondando minacciosa tre delle aree dove sono confinati i reclusi, e i prigionieri stanno protestando rumorosamente.
Aggiornamento ore 1,30. Volanti e moto della polizia pattugliano il perimetro esterno del Centro: segno probabilmente che qualcuno è riuscito superare le reti e che lo stanno cercando.
Aggiornamento 31 marzo, ore 10. Le voci che filtrano da dentro sono contraddittorie: alcuni sostengono che in tre sarebbero riusciti a scavalcare il muro e ad eclissarsi, altri che ci avrebbero provato in cinque ma che nessuno ci sarebbe riuscito. Quello che è sicuro è che questo tentativo di fuga, partito da uno spingi-spingi di una ventina di persone contro le porte delle gabbie, ha fatto riemergere la voglia di libertà che percorre il Centro: ieri sera la polizia, per evitare scontri, ha scelto di non entrare nelle aree e il casino delle porte e delle sbarre sbattute era infernale. «Da adesso non torneremo indietro, non smetteremo di rivoltarci», dicono da dentro.
Ore 19.00. Le voci sugli evasi, da dentro, continuano ad essere nebulose: tre persone nelle gabbie mancano, ma pare che siano stati ripresi dalla polizia fuori dal perimetro. Oggi è stato pure portato via uno dei ragazzi “riconosciuti” ieri dal Console che in questi giorni aveva ingoiato delle batterie per protesta. Intanto, le agenzie di stampa, che non fanno cenno ad evasioni, parlano di un modulo abitativo danneggiato.
Ore 22,30. Piccola vendetta della polizia per i disordini di ieri sera: alle 21,30 la polizia in assetto antisommossa circonda l’area blu e quella rossa, con i cani. È una grossa perquisizione, che dura una mezz’oretta.

Tratto da Macerie

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Cie- Fuga e arresti a Gradisca

21 marzo 2011
cie-gradisca-internoGorizia, Gradisca d’Isonzo – Proprio mentre corso Brunelleschi bruciava, anche i reclusi del Centro di Gradisca hanno ricominciato a farsi sentire nonostante siano ammassati nelle sale comuni, per terra, guardati a vista dalla polizia. Non conosciamo la dinamica esatta dei fatti, visto che da quasi un mese ai prigionieri sono vietati i contatti con l’esterno, ma a quanto riportano le agenzie di stampa ieri sera una quindicina di loro è riuscita a sfondare verso il cortile – come era successo giusto due settimane fa – e a tentare la fuga. Sei sono riusciti a dileguarsi, otto invece sono stati arrestati. Con buona pace di Maroni, che ha fatto di tutto perché non venisse più liberato nessuno, e del consorzio Connecting People che sta facendo di tutto per non perdere l’appalto della gestione del Cie, quasiasi siano le condizioni di detenzione dei reclusi.

Leggi alcuni articoli di stampa sull’accaduto. Prosegui la lettura »

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Cie- Venti in libertà

29 agosto 2009
Brindisi – Buone notizie da Brindisi. Questa mattina, all’alba, venti reclusi nel Cie di Restinico sono fuggiti dal Centro. Solo uno è stato ripreso, e gli altri sono alla macchia. Vi ricordiamo che a Brindisi erano stati trasferiti il 14 agosto scorso una parte dei reduci della sommossa di Corelli. Al momento del loro arrivo, in realtà, la struttura di Restinico era ancora un Centro di Prima Accoglienza: solo tre giorni dopo, il 17, è diventato un Cie. Là dentro c’è spazio – stretti stretti – per 83 persone e a vigilare le gabbie ci sono 75 soldati e 30 poliziotti. La prima evasione, dunque, dodici giorni dopo l’inaugurazione: un buon auspicio, senza dubbio.

Tratto da Macerie

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