Archivio Luglio 2012

Evade durante l’ora d’aria

24 luglio 2012
Palmi – Un detenuto, Angelo D., 30 anni di Rosarno, è evaso dal carcere di Palmi mentre si trovava nel cortile per l’ora d’aria. L’uomo ha scavalcato i muri di due cortili e ha raggiunto il muro perimetrale del carcere da dove si è calato utilizzando delle lenzuola legate come una fune. L’uomo era stato condannato la settimana scorsa alla pena di sei anni di reclusione per spaccio di droga. L’evasione è avvenuta nel primo pomeriggio ma la scoperta è avvenuta solo dopo qualche ora quando gli agentidella polizia penitenziaria hanno effettuato il controllo all’interno delle celle. L’evaso era detenuto in una cella di media sicurezza con altri detenuti. Dopo l’evasione sono state avviate le ricerche da parte della polizia penitenziaria, dei carabinieri e della polizia di Stato.”Questo grave episodio deve fare riflettere, tanto più se avviene dopo che in poco più di una settimana si sono avute diverse aggressioni, risse e tentati suicidi nelle carceri del Paese”, ha sottolineato Donato Capece, segretario generaledel Sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe. Che poi ha aggiunto: “La situazione delle carceri italiane è alle soglie dello stato di calamità con 67mila detenuti presenti, a fronte di 42mila posti letto, e 7mila agenti in meno in organico” e “la recente circolare voluta da proprio da Tamburino, capo dell’Amministrazione penitenziaria, che ipotizza una serie di misure per alleggerire l’emergenza carceraria si dimostra una resa dello Stato alla criminalità”.

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Evade approfittando di un permesso

10 luglio 2012
Firenze – E’ evaso mentre stava scontando una pena in regime di custodia attenuata dal carcere fiorentino Gozzini. E’ scappato mentre stava usufruendo di un permesso di 5 giorni. Si tratta di un uomo di origine marocchina, al Gozzini per scontare una pena residua di due anni per omicidio. A renderlo noto ieri il sindacato di polizia penitenziaria, il Sappe. ”Sarebbe dovuto rientrare ieri nella Casa circondariale ma non si è presentato”, spiega il sindacato. ”Questo – commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe – non deve certo inficiare l’istituto della concessione di permessi ai detenuti, anche perché gli episodi di evasione sono minimi, ma è evidente che c’è sempre qualcuno che ne approfitta: nel 2011 sono state 77 le evasioni commesse in tutta Italia da soggetti ammessi a godere a vario titolo di permessi”. Capece ricorda che i detenuti ”che sovraffollano le carceri italiane, la cui capienza regolamentare è pari a poco più di 44 mila posti, sono 67 mila” e chiede ”provvedimenti urgenti, come pure ha chiesto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in più occasioni”.

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Cie – In 70 riescono ad evadere

9 luglio 2012
Trapani – Circa settanta tunisini sono riusciti a fuggire dal centro di identificazione ed espulsione di contrada Milo, nella periferia di Trapani. La fuga, l’ennesima da quando a luglio dell’anno scorso e’ diventata operativa la struttura appena costruita, e’ avvenuta nelle prime ore di oggi, nel corso di un assalto in massa ai cancelli da parte dei circa 200 immigrati trattenuti nel Cie. La rivolta e’ stata fronteggiata dai circa venti uomini di guardia e da successivi rinforzi. Forti le tensioni tra forze dell’ordine e migranti.

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Cie – Novità da Corelli

12giugno – una persona tenta il suicidio, lo portano in infermeria e poi di nuovo in sezione, è troppo rischioso portarlo all’ospedale potrebbe scappare, com’è avvenuto alcuni mesi addietro.
13giugno – Tutta la sezione B porta i materassi fuori all’aria e non vogliono più rientrare, il controllo avviene tramite idranti. Le altre sezioni sono chiuse senza la possibilità di uscire all’aria. Tutti bagnati, delusi, intimoriti dagli antisommossa ritornano dentro la sezione.
01luglio – In occasione delle finali europee dove giocava l’italia, 15reclusi pensano sia il momento favorevole per tentare l’evasione, purtroppo nonostante
le situazioni, le condizioni di quelle mura, gli infami sono presenti, difatti con sorpresa arrivati sul tetto si ritrovano gli antisommossa già pronti e l’ispettore con in mano la corda preparata per fuggire, così ritornano in sezione. Speriamo alla prossima e all’insaputa degli infami!
                 “Il diritto di vivere non si mendica, si prende” Alexander Marius Jacob
03luglio – Un ragazzino di 19anni è all’interno del cie da qualche giorno, 5sbirri si presentano davanti a lui intimandolo di preparare la sua borsa per essere espulso, lui disperato non vuole, sperando di rinviare la situazione, si riempie la bocca di vetri e lamette, risolvono tutto 15 sbirri che lo picchiano pesantemente poi lo ammanettano e lo portano a Malpensa per rimpatriarlo. Durante il pestaggio un recluso riesce a rubare il telefono cellulare ad uno sbirro, che quando si accorge chiama l’ispettore che minaccia tutta la sezione C di ammazzarli di botte da una squadra di 120sbirri, così il telefono viene restituito.
04luglio – I reclusi si accorgono che ultimamente stanno mettendo psicofarmaci, probabilmente il Rivoltril nel cibo, chi è fortunato ad avere altre provviste evita il cibo della mensa, altri cercano di mangiare il meno possibile, altri preferiscono addormentare il cervello per smorzare la rabbia e la disperazione.
La sezione E, rimasta inagibile dalla rivolta del 15gennaio, purtroppo è ritornata in funzionamento da una settimana e già capiente di nuovi reclusi. Tra i nuovi uno si taglia nella speranza della libertà, invece lo portano all’ospedale per le medicazioni e poi di nuovo al cie.
08luglio  – Fuga dal Cie di via Corelli, è caccia a due nordafricani
Sabato sera, due reclusi, utilizzando delle lenzuola, sono  riusciti a salire sul tetto della struttura e a superare il muro di cinta. Sono stati visti dalle telecamere ed è scattato l’allarme, le indagini sono affidate alla Polizia. Purtroppo per tre il tentativo è fallito e sono stati costretti a scendere. Per i due Horria!
“Fuoco alle galere, lotta dura senza paura, evasione!”

Tratto da informa-azione

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Cie – Gol dopo gol

2 luglio 2012
Torino – La partita di ieri sera in effetti non era un granché, soprattutto se vista con gli occhi di chi bada di più ai colori della Nazionale che al bel gioco. E così, gol dopo gol, mano mano che la Coppa si allontanava, tanti hanno staccato gli occhi fino a quel momento incollati agli schermi. È per questo che è fallita l’evasione tentata durante la finale degli Europei dai reclusi dell’area viola del Cie di Torino: aggrappati a corde fatte con le lenzuola per superare le reti, speravano che i soldati fossero troppo distratti dalla partita per notarli. La partita non era abbastanza appassionante, e sono stati subito riacciuffati. Vaffanculo Italia, come al solito.

Tratto da Macerie

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