Articoli con tag muro

Una partita di calcio e via!

18 agosto 2009
Bologna – Evasione dal Pratello. Due detenuti durante l’ora d’aria sono riusciti ad evadere domenica pomeriggio dopo aver aggredito un agente penitenziario. Sono un ragazzo ghanese di 20 anni, in carcere fino al 2017 per violenza sessuale (nel carcere minorile si può rimanere almeno fino a 21 anni) e uno slavo di 17 anni condannato per furto. La notizia è stata diffusa con una nota congiunta della Cgil e del sindacato autonomo Sappe e confermata dal comandante della polizia penitenziaria. Le due organizzazioni sindacali denunciano che l’evasione è stata possibile a causa dei lavori di ristrutturazione in corso da un paio d’anni.
Una fuga preordinata. Secondo la prima ricostruzione, i due detenuti erano in un campetto di calcio ricavato nel cortile e racchiuso da una alta gabbia di ferro, a grate e quindi scalabile con una certa facilità, soprattutto da parte di giovani agili come i due fuggitivi.
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Evade dal minorile

15 giugno 2009
Firenze – Uno slavo di 20 anni, detenuto nell’Istituto penitenziario minorile di Firenze, è evaso intorno alle 18.30 di ieri dopo aver scavalcato il muro di cinta della struttura. Lo si è appreso oggi. Secondo quanto emerge, il giovane doveva finire di scontare una
condanna al cui termine mancavano alcune settimane; da poco era stato riportato nell’istituto, che si trova nel centro di Firenze vicino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, poiché era evaso dagli arresti domiciliari.

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Una mamma in libertà

19 maggio 2009
Milano – L’ultimo suo appiglio è stato un davanzale. Dal cortile è salita sopra il davanzale e l’ha usato come base di (s)lancio per arrampicarsi in cima al muro. Ha scavalcato il muro, di quattro metri, si è lasciata cadere dall’altra parte, si è trovata in strada dove la aspettava un complice su un’auto. Questa è stata l’evasione di una cilena 29enne, domenica intorno alle 15.30, dall’Icam di via Macedonio Melloni. L’Icam (“collegato” a San Vittore, di fatto un suo braccio) è un carcere meno duro, negli spazi e nella gestione della quotidianità, per le detenute con figli piccolissimi. In cortile c’erano due agenti (una donna e un uomo). Sono entrambi
corsi a bloccare le altre detenute sia mai scattasse la voglia d’emulazione. Poche ore prima la sudamericana, che per una lunga scia
di furti stava scontando una pena di anni – sarebbe uscita ad andar bene tra sconti e premi nel 2016 e in caso contrario nel 2019 – aveva lasciato il figlio al marito. I bimbi vivono con le madri da lunedì a venerdì. Il fine settimana, appunto, possono uscire dalla struttura con il papà.

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Fuga per amore..della libertà

27 aprile 2008
Milano – «Non ho idea di cosa sia successo, non ho visto niente». Quando gli agenti sono entrati nella stanza al secondo piano dell’ ospedale Fatebenefratelli, reparto blindato riservato ai detenuti, hanno trovato un solo paziente. Il secondo letto era vuoto, la finestra forzata, le lenzuola annodate che penzolavano all’ esterno. Da lì, calandosi lungo il muro e precipitando poi a terra da un’ altezza di alcuni metri, è evaso un rapinatore che doveva scontare tre anni di carcere. Non si sa se qualcuno lo stesse aspettando fuori, se la fuga fosse in qualche modo programmata. In pochi minuti è scomparso, come un fantasma nella Milano semideserta e assolata del 25 aprile. Mancavano pochi minuti alle 3 di ieri pomeriggio. La spinta a rischiare un’ impresa che sembrava disperata, dice sorridendo qualcuno, potrebbe essere l’ amore. L’uomo di 24 anni, era stato arrestato a gennaio scorso. Poco prima di finire in manette, però, si era sposato. E nel giro di qualche giorno, dopo i festeggiamenti per il matrimonio, si è ritrovato nel carcere di San Vittore, con la prospettiva di rimanerci fino all’ inizio del 2011. In cella aveva iniziato a smaniare e a dare segni di squilibrio mentale, per questo lo scorso 18 aprile è stato trasferito in psichiatria al Fatebenefratelli. All’ interno dell’ ospedale i detenuti occupano una zona supercontrollata dalla polizia penitenziaria; ieri gli agenti erano al loro posto. L’ evasione è avvenuta probabilmente durante il cambio del turno. «Stiamo cercando di ricostruire l’ esatta dinamica di quel che è accaduto», spiega Luigi Pagano, responsabile delle carceri della Lombardia. Il ragazzo è un tipo atletico, spalle larghe, agile. Questo spiegherebbe come sia riuscito a forzare una finestra molto resistente, e poi a saltare giù. Il reparto detenuti si trova infatti al secondo piano, i soffitti sono piuttosto alti e là sotto, sul retro dell’ ospedale, in questo periodo è in corso anche lo scavo di un cantiere. La caduta, rispetto al punto a cui arrivavano le lenzuola, è stata di almeno 3-4 metri. Il rapinatore evaso non dovrebbe essere pericoloso. Le ricerche della polizia penitenziaria sono scattate immediatamente. Continueranno nei prossimi giorni, ora che la segnalazione è stata girata anche alle altre forze dell’ ordine.

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