Articoli con tag arresto

La folle corsa di un 75enne evaso

2 maggio 2011
Pesaro – Ieri, una pattuglia di polizia, a Case Badioli, ha intimato l’alt al conducente di una Y10, G. E. di 75 anni,  che ha la fuga in direzione Pesaro. Gli agenti si sono dati all’inseguimento dell’auto che, per assicurarsi la fuga, ha accelerato, invadendo ripetutamente la corsia opposta di marcia. L’inseguimento è durato circa sei chilometri.
All’altezza di Cattabrighe, l’uomo è finito contro un’altra auto che proveniva in senso opposto. Percorsi ancora 800 metri, l’uomo è stato costretto a fermare l’auto, tentando comunque la fuga a piedi. Dai controlli, è emerso che l’uomo, detenuto di Vasto (CH) , non era rientrato in carcere dopo aver goduto di un permesso premio di una settimana scaduto il 26 aprile; era stato, quindi, denunciato per il reato di evasione e a suo carico pendeva un’ordine di esecuzione per la carcerazione. L’auto su cui viaggiava, inoltre, è risultata rubata, per questo il 75enne è stato denunciato circa una settimana fa a Pescara. L’uomo è stato arrestato.

, , , ,

Nessun commento

Cie- 15 in libertà! Hurria!

21 aprile 2011
Bologna – «Quindici stranieri sono evasi questa notte dal Centro di identificazione ed espulsione di via Mattei a Bologna. La Polizia lo ha scoperto solo dopo averne arrestato altri sette stranieri sorpresi, tra le 3.20 e le 3.30, mentre tentavano di fuggire. Lo rende noto la Questura di Bologna. L’evasione, per quanto e’ stato ricostruito, e’ avvenuta in questo modo: gli extracomunitari sono riusciti a uscire dal fabbricato che ospita il reparto maschile, hanno segato una sbarra di ferro (con alcuni seghetti artigianali che sono stati ritrovati in seguito e sequestrati), si sono aperti un varco e hanno poi scavalcato un’altra recinzione fatta di sbarre. I 15 fuggiti (due marocchini e 13 tunisini, stando a quanto loro stessi avevano dichiarato) sono poi riusciti a superare anche la barriera esterna, gli altri sette invece (si tratta di quattro marocchini e tre tunisini) sono stati fermati prima della recinzione esterna. Quando le forze dell’ordine li hanno raggiunti, e’ nata una colluttazione: due poliziotti e due militari dell’esercito sono rimasti contusi (ognuno dei quattro ha ricevuto dai medici una prognosi di cinque giorni). I sette sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni finalizzate alla resistenza e sono stati portati al carcere della Dozza. Le successive verifiche all’interno del reparto maschile del Cie hanno fatto scoprire che altri 15, prima di questi sette, erano fuggiti. Sono stati inoltre trovati i seghetti artigianali e ora la Polizia fara’ indagini per scoprire come siano arrivati all’interno del Cie, o come siano stati fabbricati. Dalla Questura mandano a dire che, se il personale non fosse intervenuto a fermare i sette intercettati, dopo di loro sarebbero forse potuti evadere altri stranieri ancora.»

Tratto da Macerie

, , , , , ,

Nessun commento

Cie- Fuga e arresti a Gradisca

21 marzo 2011
cie-gradisca-internoGorizia, Gradisca d’Isonzo – Proprio mentre corso Brunelleschi bruciava, anche i reclusi del Centro di Gradisca hanno ricominciato a farsi sentire nonostante siano ammassati nelle sale comuni, per terra, guardati a vista dalla polizia. Non conosciamo la dinamica esatta dei fatti, visto che da quasi un mese ai prigionieri sono vietati i contatti con l’esterno, ma a quanto riportano le agenzie di stampa ieri sera una quindicina di loro è riuscita a sfondare verso il cortile – come era successo giusto due settimane fa – e a tentare la fuga. Sei sono riusciti a dileguarsi, otto invece sono stati arrestati. Con buona pace di Maroni, che ha fatto di tutto perché non venisse più liberato nessuno, e del consorzio Connecting People che sta facendo di tutto per non perdere l’appalto della gestione del Cie, quasiasi siano le condizioni di detenzione dei reclusi.

Leggi alcuni articoli di stampa sull’accaduto. Prosegui la lettura »

, , , , , , , ,

Nessun commento

Ladro e gigolò

03 febbraio 2011
Bologna – Alì B. ha infranto più volte il divieto di lasciare la sua abitazione
Ha lasciato diverse volte la sua abitazione e per questo ora è finito in carcere. 30 anni, serbo, era ai domiciliari perché accusato di aver commesso alcune rapine ai danni dei suoi clienti: l’uomo era infatti un gigolò-rapinatore, convinto che i malcapitati clienti non lo avrebbero denunciato per non svelare la frequentazione omosessuale. Invece nel 2008 uno di loro, per due volte rapinato dal serbo, decise di rivolgersi all’Arma consentendo di avviare le indagini che si erano concluse con l’arresto e la successiva condanna del rapinatore.

, , , , ,

Nessun commento

Evaso dall’Opg di Aversa

16 giugno 2010
opg-aversaNapoli – Evaso dall’ospedale psichiatrico, catturato vicino casa. È accaduto nel napoletano, dove i carabinieri a Sant’Antimo, in via Solimene, hanno individuato e arrestato Massimo R., 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, residente in quella strada. L’uomo era detenuto nel reparto psichiatria di Aversa dopo un episodio autolesionistico, ed è ritenuto l’autore dell’omicidio di Vittorio Ronga, un affiliato 56enne al clan camorristico dei Puca ucciso il 10 agosto dello scorso anno. L’uomo era riuscito a eludere la vigilanza del personale della polizia penitenziaria evadendo dalla finestra del bagno. Durante la fuga, aveva rapinato una Ford Fiesta a una donna, una 26enne di Marano, e si era dileguato in direzione del capoluogo campano. Nelle concitate fasi dell’arresto, ha opposto resistenza sferrando calci, pugni e testate contro i militari dell’Arma, tanto che un maresciallo e un appuntato hanno riportato contusioni guaribili in 5 e 7 giorni. La vettura rapinata è stata trovata parcheggiata nelle vicinanze.

, , , , ,

Nessun commento

Meglio cambiar bar

25 marzo 2010
Milano – Era evaso dall’ospedale Sacco di Milano il 2 marzo scorso, dove si trovava ricoverato senza piantonamento dal 26 febbraio. L’uomo, libico di 52 anni, è stato catturato dagli uomini della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “San Vittore” di Milano mentre era intento a consumare un pasto in un bar del centro cittadino. Scontava una pena per la quale sarebbe stato scarcerato nell’agosto prossimo ed è stato catturato dal personale di San Vittore che ha individuato l’evaso all’interno del bar che era solito frequentare. Dopo averlo riconosciuto dalle foto segnaletiche, i poliziotti penitenziari si sono avvicinati e lo hanno tratto in arresto.

, , ,

Nessun commento

Cie- Rivolta ed evasioni a Restinco

10 novembre 2009
Brindisi – Quattro arrestati e una decina di extracomunitari fuggiti: è il bilancio della sommossa scoppiata la notte scorsa nel Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, a Brindisi. Una cinquantina i nordafricani che vi ha preso parte, quasi tutti bloccati dalle forze di polizia. Il gruppo di ribelli ha aperto il cancello interno della struttura e, dopo essersi fatto strada con il lancio di sassi e di oggetti contundenti, tra cui un estintore, ha ingaggiato una lotta corpo a corpo con le forze dell’ordine. Una decina gli extracomunitari che è riuscita a fuggire, quattro quelli arrestati con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Si tratta di un marocchino di 30 anni e di tre tunisini di 37, 22 e 33 anni. Tre i militari lievemente feriti.

, , , , , ,

Nessun commento

Lenzuola, un muro..e via!

9 ottobre 2009
Terni – Rapinatore evaso dal carcere di Terni – Metodo classico per la fuga: lenzuola annodate per scavalcare il muro.
Intorno alle 14,30-15 durante l’ora d’aria, mentre gli altri detenuti giocavano a pallone, un albanese di circa 40 anni, in carcere per rapina, ha scavalcato un muro di cinta servendosi di lenzuoli annodati e si è calato verso la libertà lasciandosi alle spalle il carcere di Terni.
Alle ricerche partecipano unità cinofile ed elicotteri di polizia e carabinieri.

23 dicembre 2009
Terni – E’ finita dopo 74 giorni la latitanza dell’albanese di 25 anni evaso dal carcere di Terni il 9 ottobre scorso. Era in carcere per rapina, violazione della legge sulle armi, furto, lesioni ed altro, era riuscito a scappare in modo rocambolesco dal carcere umbro e aveva fatto perdere le proprie tracce. Gli uomini del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria però, attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche, sono riusciti ad arrivare ai personaggi che coprivano la sua latitanza, sui quali tra l’altro era in corso un’indagine da parte della polizia per una serie di rapine commesse nell’hinterland milanese.
Ieri, dopo una serie di pedinamenti, gli agenti lo hanno individuato nei pressi del residence e lo hanno bloccato assieme ad altre due persone: il cugino ed un amico. Quest’ultimo al momento del fermo aveva in tasca una pistola con matricola abrasa e mezzo chilo di cocaina. I tre sono stati portati nel carcere di San Vittore. All’interno dell’appartamento in cui si nascondevano i tre, sono state recuperate altre 4 pistole, munizioni, attrezzature in dotazione alle forze di polizia e un quantitativo ingente di refurtiva, probabile provento delle rapine. Sequestrate anche 4 auto di grossa cilindrata, probabilmente rubate.

, , , , ,

Nessun commento

Felice in bicicletta

31 Agosto 2009
Monza (Mi) – Catturato un uomo di 56 anni, di Cosenza, condannato per una serie di rapine e furti e per l’evasione del 21 agosto dal carcere di Monza.
Passeggiava in bicicletta, dopo essere evaso rocambolescamente dal penitenziario di Monza il 21 agosto scorso, quando è stato intercettato dagli uomini della Polizia Penitenziaria di Monza e del Nucleo Investigativo Centrale che erano sulle sue tracce dal momento dell’evasione.
Erano le 11, 40 circa del 30 agosto quando percorrendo una stradina tra le località di Callusco e Chignolo D’Isola, durante un operazione di pattugliamento congiunto tra la Polizia Penitenziaria di Monza e gli uomini del N.I.C. volta alla cattura del fuggiasco, gli agenti notavano un uomo passeggiare tranquillamente in bicicletta.  Avuta prima la percezione e successivamente la certezza che si trattava dell’evaso, fermavano ed identificavano l’uomo traendolo in arresto e riportandolo in carcere.
L’uomo si trovava recluso per i reati di rapina ed altro per i quali sarebbe dovuto rimanere in carcere fino al 2012.
È il terzo evaso catturato in un mese nell’ambito delle attività di coordinamento delle indagini attuate da parte del N.I.C. della Polizia Penitenziaria.

, , , , ,

Nessun commento

14 rapine in due settimane

31 dicembre 2007
Bari – Un rapinatore seriale. Più volte finito al fresco e mai redento. Dal giorno 14 dicembre era evaso dagli arresti domiciliari di via Porpora e, per due settimane di fila, aveva messo a segno 14 rapine. Tre colpi al giorno, escludendo le feste. Sempre armato di taglierino, sempre a volto scoperto e sempre ad istituti di credito. Ieri, però, N.A., 42 anni, pluripregiudicato per reati specifici, è stato preso a Bari dai detective della squadra Mobile della questura di Milano che da tempo erano sulle sue tracce. L’uomo si era rifugiato nel capoluogo pugliese a casa di alcuni conoscenti la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Le 14 rapine in sequenza avevano fruttato al bandito 120 mila euro.

, , , , , ,

Nessun commento

Evaso si manteneva grazie alle rapine

7 febbraio 2007
Bollate (Mi) – Era evaso dal carcere di Bollate dopo essere stato ammesso al lavoro esterno, nel maggio 2006 e da allora – secondo la Polizia – si manteneva assaltando banche, mini-market e negozi. Cinque sono le rapine che con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Busto Arsizio vengono contestate a un pregiudicato 40enne residente a Milano: due in banche di Saronno e Olgiate Olona (27 settembre e 17 ottobre 2006) e tre in esercizi commerciali del saronnese.
Il provvedimento è stato notificato dagli agenti di Varese – che hanno condotto le indagini -, nel carcere di San Vittore a Milano: l’uomo infatti – ricercato da tempo – è stato arrestato in un bar dai Carabinieri di Legnano. Secondo gli investigatori nel periodo successivo all’evasione si manteneva col bottino delle rapine che sono state effettuate tutte con la stessa tecnica: taglierino in pugno, volto scoperto e vestiti eleganti e un dipendente preso in ostaggio per guadagnare la via di fuga. L’uomo però ha sempre lasciato tracce come impronte digitali e immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza.

, , , , ,

Nessun commento